Territorio
Danni alle colture, Tommaso Loiodice: «Il sindaco chieda lo stato di calamità»
L'allarme del presidente APOL
Corato - venerdì 9 marzo 2018
11.02
Oltre alla preoccupazione manifestata da Coldiretti, si registra anche la richiesta del presidente APOL Tommaso Loiodice inoltrata al sindaco di Corato affinché quest'ultimo si attivi per richiedere lo stato di calamità, in ragione dei danni alle colture verificatisi a causa del gelo degli scorsi giorni.
«A seguito di molteplici segnalazioni pervenute dai propri associati residenti nel comune di Corato per i danni provocati nell' agro di Corato dall'evento climatico di cui all'oggetto, ed essendo intervenuti con i propri apparati tecnici ad effettuare sopralluoghi mirati di campo al fine di verificarne la portata; accertata la criticità dello stato sanitario e vegetativo delle piante invita ad attivarsi presso i competenti organi regionali affinchè vengano riconosciuti i danni da calamità atmosferica per le aziende ricadenti nell'intero territorio di Corato» si legge nella lettera a firma del presidente APOL inviata all'attenzione del primo cittadino.
«A suffragio di quanto richiesto si fa presente che da diversi giorni si registra uno spropositato e preoccupante defogliamento delle piante di ulivo, in maniera generalizzata e diffusa sull'intero territorio, accompagnata da evidenti segni di lesione sugli apparati legnosi di nuova generazione e sui germogli degli ultimi due tre anni sino ad evidenti danni anche sulle branche strutturate. Nelle ultime ore si inizia inoltre ad evidenziare un parziale disseccamento, dovuto al danno da gelo (repentino abbassamento della temperatura sino a 4° sotto zero nei giorni sopracitati), delle gemme a fiore. E' evidente che i danni già oggi di notevole portata saranno ancora più statisticabili alla ripresa vegetativa delle piante» scrive ancora Loiodice.
E continua: «Al fine di poter verificare la drammatica veridicità di quanto rilevato basterebbe effettuare dei sopralluoghi nelle contrade prossime al centro urbano: Bracco; Lama Inglese; Colonnella; Capra Fatua; Lama Cupa, oltre che nelle c.de Messore; Viale Naccareno; Viale Del Noce; San Giuseppe, San Vittore».
Loiodice, inoltre, manifesta preoccupazione per le conseguenze di tale gelata: «Preme evidenziare che i rilevanti danni economici che si rifletteranno sulla produzione oleicola e non solo, della prossima campagna, stanno già provocando una crisi lavorativa nel comparto. Infatti moltissime aziende hanno bloccato i lavori di potatura in atto in attesa di meglio individuare gli interventi da effettuarsi, sospensione che non potrà essere temporalmente recuperata poiché tali operazioni colturali sono da effettuarsi nel periodo di riposo vegetativo delle piante. A quanto detto non si può sottacere che per cercare di porre rimedio ai danni e tentare di sanificare le piante occorrerà intervenire con trattamenti fitosanitari che aggraveranno i costi di produzione».
«A seguito di molteplici segnalazioni pervenute dai propri associati residenti nel comune di Corato per i danni provocati nell' agro di Corato dall'evento climatico di cui all'oggetto, ed essendo intervenuti con i propri apparati tecnici ad effettuare sopralluoghi mirati di campo al fine di verificarne la portata; accertata la criticità dello stato sanitario e vegetativo delle piante invita ad attivarsi presso i competenti organi regionali affinchè vengano riconosciuti i danni da calamità atmosferica per le aziende ricadenti nell'intero territorio di Corato» si legge nella lettera a firma del presidente APOL inviata all'attenzione del primo cittadino.
«A suffragio di quanto richiesto si fa presente che da diversi giorni si registra uno spropositato e preoccupante defogliamento delle piante di ulivo, in maniera generalizzata e diffusa sull'intero territorio, accompagnata da evidenti segni di lesione sugli apparati legnosi di nuova generazione e sui germogli degli ultimi due tre anni sino ad evidenti danni anche sulle branche strutturate. Nelle ultime ore si inizia inoltre ad evidenziare un parziale disseccamento, dovuto al danno da gelo (repentino abbassamento della temperatura sino a 4° sotto zero nei giorni sopracitati), delle gemme a fiore. E' evidente che i danni già oggi di notevole portata saranno ancora più statisticabili alla ripresa vegetativa delle piante» scrive ancora Loiodice.
E continua: «Al fine di poter verificare la drammatica veridicità di quanto rilevato basterebbe effettuare dei sopralluoghi nelle contrade prossime al centro urbano: Bracco; Lama Inglese; Colonnella; Capra Fatua; Lama Cupa, oltre che nelle c.de Messore; Viale Naccareno; Viale Del Noce; San Giuseppe, San Vittore».
Loiodice, inoltre, manifesta preoccupazione per le conseguenze di tale gelata: «Preme evidenziare che i rilevanti danni economici che si rifletteranno sulla produzione oleicola e non solo, della prossima campagna, stanno già provocando una crisi lavorativa nel comparto. Infatti moltissime aziende hanno bloccato i lavori di potatura in atto in attesa di meglio individuare gli interventi da effettuarsi, sospensione che non potrà essere temporalmente recuperata poiché tali operazioni colturali sono da effettuarsi nel periodo di riposo vegetativo delle piante. A quanto detto non si può sottacere che per cercare di porre rimedio ai danni e tentare di sanificare le piante occorrerà intervenire con trattamenti fitosanitari che aggraveranno i costi di produzione».