Basket
Un anno da capolista: il presidente Musto racconta il 2024 magico della Virtus
"Il mio auspicio, per il 2025 e per tutti gli anni a venire, è quello di crescere, ma senza cambiare mai."
Corato - martedì 31 dicembre 2024
7.06 Comunicato Stampa
Con il successo contro Ruvo dello scorso 22 dicembre si è chiuso un magico 2024 in casa Adriatica Industriale Virtus Corato.
Un anno iniziato in DR2 da capolista e concluso da capolista ma in DR1 al termine di un girone d'andata incredibile.
A tracciare il bilancio, all'alba del 2025, non può che essere Cataldo Musto, testa e cuore della Virtus nonché presidente: "L'impostazione e i principi su cui si basa la nostra squadra hanno sempre avuto qualcosa di magico, ed è stato così fin dal nostro primo anno, il 2012.
Siamo nati come gruppo di amici auto-gestiti e auto-finanziati e siamo riusciti negli anni a diventare credibili e salire di qualche categoria, ma senza snaturare nessuno dei nostri principi. Certamente c'è della magia ma c'è anche il lavoro gigantesco di tutto lo staff dietro i nostri risultati.
Lo scorso anno eravamo consapevoli della nostra forza, quest'anno stiamo facendo qualcosa di sorprendente, soprattutto considerando che siamo stati ripescati il 31 Luglio e abbiamo avuto solo 15 giorni per impostare la squadra e il lavoro per tutta la stagione.
Ma il girone di ritorno sarà difficilissimo, non ci facciamo illusioni". Ad oggi i virtussini sono primi in classifica in coabitazione con la Duma Bari, battuta però al PalaLosito. Quanto può ancora migliorare questa squadra? "C'è sempre possibilità di migliorare", - ci dice Musto.
Lo abbiamo sempre fatto, cercando di diventare sempre più solidi e credibili, dentro e fuori dal campo. Quest'anno siamo una neopromossa, e stiamo imparando tantissimo, soprattutto a livello di organizzazione. Salendo di categoria le dinamiche si fanno sempre più complesse e bisogna sempre essere all'altezza. Per ora ci siamo riusciti, ma come detto, quello che vedo fare da Felice e al suo staff è un lavoro di altra categoria. La dedizione del gruppo storico, che continua a dedicarsi alla Virtus con diverse mansioni, è una delle cose di cui vado più orgoglioso". La fine dell'anno è sempre tempo di auspici per quello che potrebbe riservare il futuro. Da Presidente, fondatore e tifoso numero uno della Virtus, cosa chiede Cataldo Musto al 2025? "Come detto, il vero "miracolo" è essere riusciti a scalare qualche gradino mantenendo però lo spirito iniziale del gruppo di amici che voleva divertirsi.
La presenza di Adriatica Industriale e di Cataldo Mazzilli ci ha certamente aiutato ad allargare la nostra visione e a credere di poter fare qualcosa di importante, ma la solidità delle nostre basi e del nostro gruppo è l'ingrediente principale che ci ha portato fin qui.
Il mio auspicio, per il 2025 e per tutti gli anni a venire, è quello di crescere, ma senza cambiare mai. Per immaginare un futuro ancora più importante c'è bisogno di migliorare a 360 gradi, giocatori, staff, dirigenza, anche il pubblico. Per molte cose sappiamo di essere stati un piccolo "modello" per le minors. Ecco, vogliamo continuare ad esserlo". Tempo di meritati festeggiamenti da smaltire in fretta: il 4 gennaio il girone di ritorno inizierà "con il botto" e con la ricorrente nonché affascinante sfida con l'Avis Tran
Un anno iniziato in DR2 da capolista e concluso da capolista ma in DR1 al termine di un girone d'andata incredibile.
A tracciare il bilancio, all'alba del 2025, non può che essere Cataldo Musto, testa e cuore della Virtus nonché presidente: "L'impostazione e i principi su cui si basa la nostra squadra hanno sempre avuto qualcosa di magico, ed è stato così fin dal nostro primo anno, il 2012.
Siamo nati come gruppo di amici auto-gestiti e auto-finanziati e siamo riusciti negli anni a diventare credibili e salire di qualche categoria, ma senza snaturare nessuno dei nostri principi. Certamente c'è della magia ma c'è anche il lavoro gigantesco di tutto lo staff dietro i nostri risultati.
Lo scorso anno eravamo consapevoli della nostra forza, quest'anno stiamo facendo qualcosa di sorprendente, soprattutto considerando che siamo stati ripescati il 31 Luglio e abbiamo avuto solo 15 giorni per impostare la squadra e il lavoro per tutta la stagione.
Ma il girone di ritorno sarà difficilissimo, non ci facciamo illusioni". Ad oggi i virtussini sono primi in classifica in coabitazione con la Duma Bari, battuta però al PalaLosito. Quanto può ancora migliorare questa squadra? "C'è sempre possibilità di migliorare", - ci dice Musto.
Lo abbiamo sempre fatto, cercando di diventare sempre più solidi e credibili, dentro e fuori dal campo. Quest'anno siamo una neopromossa, e stiamo imparando tantissimo, soprattutto a livello di organizzazione. Salendo di categoria le dinamiche si fanno sempre più complesse e bisogna sempre essere all'altezza. Per ora ci siamo riusciti, ma come detto, quello che vedo fare da Felice e al suo staff è un lavoro di altra categoria. La dedizione del gruppo storico, che continua a dedicarsi alla Virtus con diverse mansioni, è una delle cose di cui vado più orgoglioso". La fine dell'anno è sempre tempo di auspici per quello che potrebbe riservare il futuro. Da Presidente, fondatore e tifoso numero uno della Virtus, cosa chiede Cataldo Musto al 2025? "Come detto, il vero "miracolo" è essere riusciti a scalare qualche gradino mantenendo però lo spirito iniziale del gruppo di amici che voleva divertirsi.
La presenza di Adriatica Industriale e di Cataldo Mazzilli ci ha certamente aiutato ad allargare la nostra visione e a credere di poter fare qualcosa di importante, ma la solidità delle nostre basi e del nostro gruppo è l'ingrediente principale che ci ha portato fin qui.
Il mio auspicio, per il 2025 e per tutti gli anni a venire, è quello di crescere, ma senza cambiare mai. Per immaginare un futuro ancora più importante c'è bisogno di migliorare a 360 gradi, giocatori, staff, dirigenza, anche il pubblico. Per molte cose sappiamo di essere stati un piccolo "modello" per le minors. Ecco, vogliamo continuare ad esserlo". Tempo di meritati festeggiamenti da smaltire in fretta: il 4 gennaio il girone di ritorno inizierà "con il botto" e con la ricorrente nonché affascinante sfida con l'Avis Tran