Trittico ciclistico "Tesori Unesco di Puglia", Castel del Monte incorona i vincitori
Vittorio Carrer campione regionale di specialità nella gara organizzata da Eurobike Corato con Spes Alberobello e Ludobike Bisceglie
Primo esperimento di corsa su più giorni in tempo di Covid, il Trittico "I Tesori Unesco di Puglia" ha coinvolto atleti giunti anche da Veneto, Friuli, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo, Marche, Lombardia, Piemonte per affrontare tre tipologie di gare differenti, premiate con le maglie bianco-gialle per i leader e bianche per i migliori giovani della classifica generale a punti.
A sfidarsi, nelle tipologie "Tipo Pista" (Giovinazzo), "Cronometro Individuale" (Alberobello) e "Corsa in Linea" (Castel del Monte) sono state le tre categorie cadette del ciclismo: Esordienti (13-14 anni), Allievi (15-16 anni), Juniores (17-18 anni), con un'importante ricaduta sul tessuto alberghiero turistico-ricettivo grazie anche all'indotto di accompagnatori, staff e genitori al seguito. In tanti e di qualità, perché a darsi battaglia sono giunti anche diversi specialisti delle tre discipline.
Tra gli Esordienti il trittico è stato vinto da Nicolò Pizzi del Pedale Teate (maglia di miglior giovane a Dario Cammisa della Spes Alberobello), degli Allievi il migliore è stato Federico Amati (team Logistica Ambientale) che fa bottino pieno di entrambe le maglie, essendo al primo anno nella categoria. Maglia juniores a Luca Marziale (AS Roma Coratti), dominatore di due gare su tre. Maglia bianca al compagno di squadra Nicolò Severa. I trofei del Trittico per società sono andati a: AS Roma Coratti (Juniores), Team Logistica Ambientale (Allievi), Pedale Teate (Esordienti).
Tre gare, tre società organizzatrici, un'unica sinergia e un grande amore per il ciclismo: Eurobike Corato, Spes Alberobello e Ludobike Bisceglie. Il merito di fare da collante e di motivator è indubbiamente di Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo, grande appassionato delle due ruote (e padre di due giovani atleti) ma grande è stata anche la soddisfazione di Giovanni Sardone, coordinatore dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, nell'aver dimostrato all'Italia intera che il ciclismo che conta, al sud, non si ferma a Pescara.
Disputata sotto l'egida della Federazione Ciclistica Italiana, la tappa di Castel del Monte (ospitata logisticamente presso il Centro Turistico Federiciano "L'Altro Villaggio") è stata teatro anche dell'assegnazione della maglia di campione regionale di specialità. Porteranno per un anno i colori della Puglia: Vittorio Carrer (CPS Professional, Juniores), Angelo Colaiemma (GC Fausto Coppi Acquaviva, Allievi e fresco vincitore del medesimo titolo nella Mountain Bike, a dimostrazione che la multidisciplina premia), Nicolò Ragnatela (Team Eurobike, Esordienti 2° anno) Dario Cammisa (Spes Alberobello, Esordienti 1° anno), Kristel Krasnaj (Scuola di Ciclismo Franco Ballerini, Esordienti Donne 1° anno), Jennifer Maria Fosco (MTB Casarano, Donne Allieve).
«Solo sette mesi fa tutto questo sarebbe stato un sogno. - le dichiarazioni di Maurizio Luigi CARRER (Team Eurobike) - Per noi però i sogni diventano sempre realtà, in questa bellissima struttura abbiamo portato sempre eventi memorabili e questo è stato il progetto più bello degli ultimi dieci anni. Organizzare un trittico di livello così alto e per così tante categorie, è stato davvero un bel rebus, ma ci siamo riusciti. In primis per l'affiatamento dello staff, ma anche grazie alla collaborazione delle istituzioni, specialmente la prefettura di Bari. E come presidente dell'Eurobike posso anche dirmi soddisfatto per le maglie di campione regionale conquistate».
Fatti di corsa: tante volate e tanto controllo, un percorso insidioso
I vecchi saggi del ciclismo bacchettano sempre gli addetti ai lavori: sono gli atleti a fare la corsa, non i percorsi! Sacrosanto. Ma è pur vero che è quando percorsi speciali e corridori di classe si incontrano che sboccia lo spettacolo autentico. Così a Castel del Monte, a discapito di un profilo altimetrico (sulla carta) ingannevole, i fatti di corsa hanno dimostrato che salite troppo impegnative possono ammazzare la competizione (per esempio se i 16 km del circuito fossero stati percorsi in senso contrario) mentre la velocità e i cambiamenti di ritmo la esaltano. Senza considerare, poi, che le salite comunque hanno influito, specialmente gli strappi riscaldati dal sole estivo pugliese.
Un percorso così difficile da interpretare e tanti i cavalli di razza da tenere a bada. Risultato: gare incerte sino all'ultimo metro, conclusesi sempre in volata sulle rampe della SS 170 ai piedi del Castello con punte al 6%. La gara Esordienti (33 km), caratterizzata in apertura da qualche caduta, ha visto ii gruppo sempre compatto, con qualche sporadico tentativo di allungo, concentrato a metà salita, ma presto riassorbito. Così allo sprint si sono presentati in gruppo e ad imporsi è stato Jacopo Ficaccio (Il Pirata Orelli), che al fotofinish ha sopravanzato il leader della generale Nicolò Pizzi e il beniamino di casa Nicolò Ragnatela.
Scenario analogo per la gara Allievi (50 km), con numerosi tentativi e allunghi anche in pianura che però a nulla sono valsi ai fini del traguardo. L'ultima salita ha infatti ricompattato il gruppo ed è stato in un momento di controllo che Angelo Colaiemma (GC Fausto Coppi Acquaviva) è partito in contropiede con un colpo da finisseur. La sua cavalcata, tra due ali di pubblico esaltato dall'azione, si è interrotta a venti centimetri dalla linea d'arrivo, quando è stato raggiunto da un impetuoso Federico Amati (Team Logistica Ambientale) che più di tutti ha creduto nella possibilità di rimontare il fuggitivo, riuscendo a scalzarlo dopo una volata da manuale. Chapeau. Terzo il portacolori della Pro.Gi.T. Cycling Team Cosma Gabriele Rausa, al fotofinish con Michele Depalma (Team Eurobike).
Scintille a non finire nella gara Juniores (99 km), con la tensione palpabile sin dalle prime battute (rovinosa caduta di gruppo in un tratto di pianura normalmente tranquillo) e gruppo spesso allungatissimo in modo particolare nella fase di attacco della salita. A metà del terzo giro il tentativo di fuga è finalmente andato in porto, con un gruppetto forte di 16 unità e con dentro alcuni dei favoriti. Ma se si pensa che gli inseguitori si siano rassegnati si va fuoristrada: gli aggiornamenti incalzanti di radio corsa hanno raccontato di un ultimo giro tutto all'inseguimento, con il ricongiungimento che sarebbe arrivato proprio sulle rampe finali se Tommaso Dati (GS Stabbia Ciclismo) non avesse rotto gli indugi infrangendo la perigliosa fase di studio con uno sprint molto bene impostato che lo ha condotto a una vittoria di spessore. Necessario il fotofinish per dirimere le altre posizioni del podio: argento al marchigiano Marco Fermanelli (Scap. Trodica di Morrovalle) e bronzo a Giuliano Santarpia (CPS Professional).
«Complimenti a tutte le società che hanno partecipato al Trittico e grazie di cuore a tutti coloro che hanno percorso appositamente tanti km da ogni parte d'Italia. - si congratula Gaetano NESTA (Vice Presidente Vicario FCI CR Puglia) - Sappiamo benissimo quanto sia difficile organizzare una gara sportiva, ci sono tante regole da rispettare, specialmente nell'ultimo periodo. Bisogna fare i complimenti a chi si prende carico di questo impegno, Carrer, Loconsolo, Perta e tutti gli amici organizzatori. Sono stati tre giorni di gare fantastiche e auguri a tutti i neo campioni regionali».
A lui si unisce Lorenzo SPINELLI (Presidente FCI CP Bari-Bat): «Ho visto questo Trittico nascere dal primo giorno, un'idea di tanti appassionati di ciclismo. È stato un momento importante di aggregazione e collaborazione tra tutti. Siamo qui a festeggiare questa bellissima finale e come rappresentare della Federazione Ciclistica Italiana sono molto contento nel vedere ragazzi che ho apprezzato crescere ciclisticamente sin dalle categorie giovanili stanno ottenendo grandi risultati, facendo sacrifici che altri coetanei nemmeno sfiorerebbero col pensiero. Per amore di questo sport ci mettono tutto il loro impegno e noi speriamo un giorno di vederli sfrecciare tra i professionisti».