Rugby
Il coratino Antonio Bove selezionato per il programma di sperimentazione didattica “Studenti-Atleti”
Il quattordicenne è studente del Liceo Scientifico e Linguistico "Tedone" di Ruvo di Puglia
Corato - lunedì 26 novembre 2018
19.47
Il coratino Antonio Bove studente del 'Liceo Scientifico e linguistico "Orazio Tedone" ' di Ruvo di Puglia è stato selezionato, unico della sua scuola, per partecipare alla sperimentazione didattica "Studenti-Atleti" promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
I numeri della sperimentazione didattica "Studenti-Atleti", oltre 1.500 ragazzi coinvolti in 396 istituti di tutta Italia, descrivono una iniziativa promossa dal Ministero in collaborazione con il CONI per permettere a studenti impegnati nello sport di rimanere al passo con gli studi. Una misura a favore della diffusione della pratica sportiva tra i più giovani.
La sperimentazione, arrivata alla sua terza edizione, consente a chi va a scuola e fa sport di avere percorsi di studio personalizzati e seguire le lezioni anche a distanza, nei momenti di maggiore impegno sportivo.
Per il quattordicenne Antonio Bove la ammissione al programma è una opportunità di coniugare il suo percorso scolastico, nel suo primo anno da liceale, e il suo percorso sportivo con la squadra Under16 della ASD Rugby Corato.
La sperimentazione consente allo studente di superare le difficoltà dovute alla mancanza di regolare frequenza delle lezioni, senza dover rinunciare al rugby. Per questo è affiancato da due tutor: il tutor interno al Liceo è la professoressa Margherita Leone (sua insegnante) e il tutor esterno è Cataldo Piccolomo (suo allenatore).
Antonio ha iniziato a giocare a rugby a 12 anni, scoprendo il gioco in occasione dei corsi gratuiti tenuti alla scuola media "Santarella" dagli istruttori della ASD Rugby Corato. Nei due anni successivi Antonio ha fatto parte della squadra Under14 della ASD Rugby Corato e, in alcune occasioni è stato selezionato per far parte della Rappresentativa Regionale Pugliese Under14 in occasione di tornei di categoria tenutisi in Puglia, Campania, Lazio, Abruzzo, Marche e Sicilia.
Quest'anno Antonio è uno dei giocatori della squadra Under16 del Rugby Corato, squadra impegnata nel campionato di categoria nel girone "Puglia-Basilicata-Calabria". Come i suoi compagni di squadra anche Antonio deve impiegare diverso tempo per poter giocare a rugby a Corato: in un campionato che già prevede trasferte in altre due regioni e in Salento, è costretto a disputare le gare 'casalinghe' lontano da Corato e gli allenamenti suddivisi tra il campo di calcetto privato 'Il Serrone' e il campo B del Campo sportivo Comunale, con tutti i suoi limiti nel manto terroso.
La adesione al programma può essere una opportunità per Antonio tra tante occasioni in cui le strutture pubbliche comunali sono negate anche ai coratini più giovani.
La recente convocazione nella rappresentativa regionale Under16 è un'altra soddisfazione tra tanti sacrifici settimanali.
Come evidenziato sul sito del MIUR "Si tratta di un progetto che sta dando dei buoni risultati ma da solo purtroppo non basta. Abbiamo il dovere di ridare la giusta collocazione allo sport all'interno delle nostre scuole dove non ci si occupa del risultato ma dell'aspetto educativo che questo ha nel formare i giovani sul piano individuale e collettivo. L'attività sportiva diventa allora un valore aggiunto capace di insegnare la disciplina, il rispetto delle regole e delle autorità, il senso di responsabilità, la capacità di fare squadra, il controllo del proprio corpo. Tutti elementi utili, se ci pensiamo, per formare un buon cittadino".
I numeri della sperimentazione didattica "Studenti-Atleti", oltre 1.500 ragazzi coinvolti in 396 istituti di tutta Italia, descrivono una iniziativa promossa dal Ministero in collaborazione con il CONI per permettere a studenti impegnati nello sport di rimanere al passo con gli studi. Una misura a favore della diffusione della pratica sportiva tra i più giovani.
La sperimentazione, arrivata alla sua terza edizione, consente a chi va a scuola e fa sport di avere percorsi di studio personalizzati e seguire le lezioni anche a distanza, nei momenti di maggiore impegno sportivo.
Per il quattordicenne Antonio Bove la ammissione al programma è una opportunità di coniugare il suo percorso scolastico, nel suo primo anno da liceale, e il suo percorso sportivo con la squadra Under16 della ASD Rugby Corato.
La sperimentazione consente allo studente di superare le difficoltà dovute alla mancanza di regolare frequenza delle lezioni, senza dover rinunciare al rugby. Per questo è affiancato da due tutor: il tutor interno al Liceo è la professoressa Margherita Leone (sua insegnante) e il tutor esterno è Cataldo Piccolomo (suo allenatore).
Antonio ha iniziato a giocare a rugby a 12 anni, scoprendo il gioco in occasione dei corsi gratuiti tenuti alla scuola media "Santarella" dagli istruttori della ASD Rugby Corato. Nei due anni successivi Antonio ha fatto parte della squadra Under14 della ASD Rugby Corato e, in alcune occasioni è stato selezionato per far parte della Rappresentativa Regionale Pugliese Under14 in occasione di tornei di categoria tenutisi in Puglia, Campania, Lazio, Abruzzo, Marche e Sicilia.
Quest'anno Antonio è uno dei giocatori della squadra Under16 del Rugby Corato, squadra impegnata nel campionato di categoria nel girone "Puglia-Basilicata-Calabria". Come i suoi compagni di squadra anche Antonio deve impiegare diverso tempo per poter giocare a rugby a Corato: in un campionato che già prevede trasferte in altre due regioni e in Salento, è costretto a disputare le gare 'casalinghe' lontano da Corato e gli allenamenti suddivisi tra il campo di calcetto privato 'Il Serrone' e il campo B del Campo sportivo Comunale, con tutti i suoi limiti nel manto terroso.
La adesione al programma può essere una opportunità per Antonio tra tante occasioni in cui le strutture pubbliche comunali sono negate anche ai coratini più giovani.
La recente convocazione nella rappresentativa regionale Under16 è un'altra soddisfazione tra tanti sacrifici settimanali.
Come evidenziato sul sito del MIUR "Si tratta di un progetto che sta dando dei buoni risultati ma da solo purtroppo non basta. Abbiamo il dovere di ridare la giusta collocazione allo sport all'interno delle nostre scuole dove non ci si occupa del risultato ma dell'aspetto educativo che questo ha nel formare i giovani sul piano individuale e collettivo. L'attività sportiva diventa allora un valore aggiunto capace di insegnare la disciplina, il rispetto delle regole e delle autorità, il senso di responsabilità, la capacità di fare squadra, il controllo del proprio corpo. Tutti elementi utili, se ci pensiamo, per formare un buon cittadino".