Calcio
Corato - Molfetta a porte chiuse, gli Ultras: «Protestiamo»
Lo sconforto del presidente Teotino e dei tifosi
Corato - giovedì 6 dicembre 2018
18.13
Ancora una partita a porte chiuse per l'Usd Corato che domenica prossima incontrerà al Comunale il Molfetta Calcio per la 14esima giornata del campionato di Eccellenza.
Ancora una volta i neroverdi dovranno scendere in campo senza il sostegno dei propri tifosi, in una stagione rocambolesca e caratterizzata da molti colpi di scena.
La società nei giorni scorsi ha fatto sapere di voler onorare le promesse e quindi di non rinunciare agli obiettivi di inizio stagione ma gli Ultras e i tifosi più fedeli dei neroverdi iniziano ad accusare la lontananza dalle tribune del comunale di Corato. Loro che hanno seguito in lungo e in largo la squadra, inneggiando ai colori della bandiera, paradossalmente non possono sostenere i calciatori e godersi una partita di calcio casalinga.
Il commissario prefettizio ha ritenuto di dover chiudere le porte dello stadio sino a quando non saranno effettuati tutti i lavori utili a garantirne la sicurezza ma i tifosi sono pronti a protestare.
«Ama, vivi, tifa... ma senza stadio cosa faranno i tifosi che hanno sottoscritto un abbonamento per seguire la squadra?» si chiede il presidente del gruppo organizzato degli Ultras Corato 1946, Carmine Teotino. «Ridateci lo stadio. È vergognoso che una città di 50mila abitanti non possa disporre di una struttura sportiva. Chi non è appassionato non può capire il malessere che noi avvertiamo. Siamo pronti anche ad organizzarci in un corteo» evidenzia il presidente degli Ultras.
Animi accesi, dunque, alla vigilia di una partita che vedrà fronteggiarsi due squadre caratterizzate da due tifoserie particolarmente appassionate se non proprio rivali. L'auspicio è che sempre e comunque prevalga il vero senso dello sport.
Ancora una volta i neroverdi dovranno scendere in campo senza il sostegno dei propri tifosi, in una stagione rocambolesca e caratterizzata da molti colpi di scena.
La società nei giorni scorsi ha fatto sapere di voler onorare le promesse e quindi di non rinunciare agli obiettivi di inizio stagione ma gli Ultras e i tifosi più fedeli dei neroverdi iniziano ad accusare la lontananza dalle tribune del comunale di Corato. Loro che hanno seguito in lungo e in largo la squadra, inneggiando ai colori della bandiera, paradossalmente non possono sostenere i calciatori e godersi una partita di calcio casalinga.
Il commissario prefettizio ha ritenuto di dover chiudere le porte dello stadio sino a quando non saranno effettuati tutti i lavori utili a garantirne la sicurezza ma i tifosi sono pronti a protestare.
«Ama, vivi, tifa... ma senza stadio cosa faranno i tifosi che hanno sottoscritto un abbonamento per seguire la squadra?» si chiede il presidente del gruppo organizzato degli Ultras Corato 1946, Carmine Teotino. «Ridateci lo stadio. È vergognoso che una città di 50mila abitanti non possa disporre di una struttura sportiva. Chi non è appassionato non può capire il malessere che noi avvertiamo. Siamo pronti anche ad organizzarci in un corteo» evidenzia il presidente degli Ultras.
Animi accesi, dunque, alla vigilia di una partita che vedrà fronteggiarsi due squadre caratterizzate da due tifoserie particolarmente appassionate se non proprio rivali. L'auspicio è che sempre e comunque prevalga il vero senso dello sport.