Calcio
Corato Calcio fuori dai Play-off ma a testa altissima: lo 0-0 premia il Bisceglie
L'ennesima grande prova stagionale non basta ai neroverdi per staccare il pass per la finale
Corato - mercoledì 3 maggio 2023
8.06
A testa altissima. Finisce così la stagione dell'USD Corato Calcio, che nella semifinale play-off impatta 0-0 al "Gustavo Ventura" di Bisceglie, ma viene eliminato dopo i supplementari per via del peggior piazzamento in classifica nella regular season.
Non basta una prova caparbia e coriacea al collettivo di mister Di Domenico, al quale è mancato solo il gol nell'arco dei 120'. Nel primo tempo un po' meglio la squadra di casa, poi, dopo la girata da pochi passi di Bonicelli al 7' della ripresa, è un monologo a tinte neroverdi, al quale però manca l'acuto che sarebbe valso la finale.
IL MATCH:
Mister Di Domenico lancia Brandonisio sulla linea degli attaccanti assieme ai confermati Suriano e Konè, mediana con Diomande, Scardigno e Cannito, difesa a quattro con il ritorno di Ripanto al fianco di Campanella. I terzini sono Santoro e Colabello con capitan Addario in porta. Novità Doukoure per mister Passiatore, fuori De Vivo.
Il primo squillo del match è proprio di Doukoure, che dopo 3' impegna Addario sul primo palo, che mette in corner. La partita come prevedibile è molto bloccata, ma vibrante. Al 15' Ripanto è costretto a dare forfait, al suo posto Dispoto.
Al 24' si affacciano i neroverdi dalle parti di Tarolli: azione tambureggiante e ben orchestrata,, ma prima Suriano, poi Konè, non riescono a trovare il pertugio per la conclusione a rete. Cinque minuti più tardi ancora una bella azione del Corato, ma anche Santoro manca nell'ultimo passaggio dopo una bellissima serpentina. Al 37' rischia l'harakiri il Corato: pasticcio del centrocampo nero verde, Bonicelli si invola verso la porta ma si fa ipnotizzare da Addario. L'ultimo sussulto della prima frazione è di Diomande, ma il suo tiro a giro si spegne sul fondo.
Ripresa, le due squadre non cambiano nulla rispetto alla prima frazione ma i nerazzurro stellati entrano meglio in campo: al 7' Bonicelli si gira in area indisturbato, miracolo di Addario da pochi passi. Con il passare dei minuti i neroverdi guadagnano metri, il Bisceglie fatica a tener palla e il match cambia radicalmente. Al minuto 26' Suriano prova la magia in surplace dai 25 metri, la traversa gli dice di no. Il numerosissimo pubblico ospite cerca di spingere la squadra oltre l'ostacolo, il Corato spinge sull'acceleratore e Santoro al 34' impegna Tarolli da fuori. Nel recupero entrambe le squadre sfiorano il colpo del ko tecnico: Al 47' un colpo di testa di Campanella da corner finisce alto di poco. Due minuti più tardi il neo entrato Genchi disegna un bel tiro a giro che finisce largo di poco. I 90' non bastano: si va ai supplementari.
Al 3' un pericoloso di Bonicelli attraversa l'area piccola, nessuno corregge in porta. Corato gioca benissimo palla al piede ma non trova azioni pulite in questo frangente, anzi è Addario al 14' a compiere una bella parata plastica a due passi dalla linea. Sul rinvio ingenuità di Stele che fa ostruzione e si becca il secondo giallo, Bisceglie in dieci.
Secondo tempo supplementare il forcing del Corato è ordinato e Bisceglie non vede più la palla. Ci provano Konè e Suriano ma la palla non ne vuole sapere di entrare. Ad un minuto dal 120' poi la colossale chance sui piedi di Konè, che calcia da ottima posizione dopo un flipper in area, ma l'impatto con la palla non è felice e questa finisce altissima. È l'ultimo sussulto di un match vibrante ed intenso, in cui la coriacea difesa biscegliese, non a caso tra le migliori delle Eccellenze italiane, ha avuto la meglio su un attacco ieri poco fortunato, al quale è mancato solo il guizzo.
Cala così il sipario sulla stagione neroverde, otto mesi intensi, sorprendenti, un gruppo meraviglioso, una famiglia, sostenuto da un pubblico eccezionale, da una città che si è stretta attorno alla squadra, in un crescendo di emozioni uniche. Il Corato va fuori dalla fase ad eliminazione diretta dimostrando ancora una volta che con una rosa "low budget" (rispetto alle big della categoria) si può giocar bene a calcio, si può lottare contro i titani, si può sognare. Una politica nuova a queste latitudini, fondata sui giovani, con un calcio positivo e propositivo. E anche se l'avventura è finita, la stagione 2022/2023 potrebbe essere il seme di qualcosa di più grande, il primo passo verso un progetto pluriennale e lungimirante. E noi non vediamo già l'ora di tornare di nuovo in campo.
Non basta una prova caparbia e coriacea al collettivo di mister Di Domenico, al quale è mancato solo il gol nell'arco dei 120'. Nel primo tempo un po' meglio la squadra di casa, poi, dopo la girata da pochi passi di Bonicelli al 7' della ripresa, è un monologo a tinte neroverdi, al quale però manca l'acuto che sarebbe valso la finale.
IL MATCH:
Mister Di Domenico lancia Brandonisio sulla linea degli attaccanti assieme ai confermati Suriano e Konè, mediana con Diomande, Scardigno e Cannito, difesa a quattro con il ritorno di Ripanto al fianco di Campanella. I terzini sono Santoro e Colabello con capitan Addario in porta. Novità Doukoure per mister Passiatore, fuori De Vivo.
Il primo squillo del match è proprio di Doukoure, che dopo 3' impegna Addario sul primo palo, che mette in corner. La partita come prevedibile è molto bloccata, ma vibrante. Al 15' Ripanto è costretto a dare forfait, al suo posto Dispoto.
Al 24' si affacciano i neroverdi dalle parti di Tarolli: azione tambureggiante e ben orchestrata,, ma prima Suriano, poi Konè, non riescono a trovare il pertugio per la conclusione a rete. Cinque minuti più tardi ancora una bella azione del Corato, ma anche Santoro manca nell'ultimo passaggio dopo una bellissima serpentina. Al 37' rischia l'harakiri il Corato: pasticcio del centrocampo nero verde, Bonicelli si invola verso la porta ma si fa ipnotizzare da Addario. L'ultimo sussulto della prima frazione è di Diomande, ma il suo tiro a giro si spegne sul fondo.
Ripresa, le due squadre non cambiano nulla rispetto alla prima frazione ma i nerazzurro stellati entrano meglio in campo: al 7' Bonicelli si gira in area indisturbato, miracolo di Addario da pochi passi. Con il passare dei minuti i neroverdi guadagnano metri, il Bisceglie fatica a tener palla e il match cambia radicalmente. Al minuto 26' Suriano prova la magia in surplace dai 25 metri, la traversa gli dice di no. Il numerosissimo pubblico ospite cerca di spingere la squadra oltre l'ostacolo, il Corato spinge sull'acceleratore e Santoro al 34' impegna Tarolli da fuori. Nel recupero entrambe le squadre sfiorano il colpo del ko tecnico: Al 47' un colpo di testa di Campanella da corner finisce alto di poco. Due minuti più tardi il neo entrato Genchi disegna un bel tiro a giro che finisce largo di poco. I 90' non bastano: si va ai supplementari.
Al 3' un pericoloso di Bonicelli attraversa l'area piccola, nessuno corregge in porta. Corato gioca benissimo palla al piede ma non trova azioni pulite in questo frangente, anzi è Addario al 14' a compiere una bella parata plastica a due passi dalla linea. Sul rinvio ingenuità di Stele che fa ostruzione e si becca il secondo giallo, Bisceglie in dieci.
Secondo tempo supplementare il forcing del Corato è ordinato e Bisceglie non vede più la palla. Ci provano Konè e Suriano ma la palla non ne vuole sapere di entrare. Ad un minuto dal 120' poi la colossale chance sui piedi di Konè, che calcia da ottima posizione dopo un flipper in area, ma l'impatto con la palla non è felice e questa finisce altissima. È l'ultimo sussulto di un match vibrante ed intenso, in cui la coriacea difesa biscegliese, non a caso tra le migliori delle Eccellenze italiane, ha avuto la meglio su un attacco ieri poco fortunato, al quale è mancato solo il guizzo.
Cala così il sipario sulla stagione neroverde, otto mesi intensi, sorprendenti, un gruppo meraviglioso, una famiglia, sostenuto da un pubblico eccezionale, da una città che si è stretta attorno alla squadra, in un crescendo di emozioni uniche. Il Corato va fuori dalla fase ad eliminazione diretta dimostrando ancora una volta che con una rosa "low budget" (rispetto alle big della categoria) si può giocar bene a calcio, si può lottare contro i titani, si può sognare. Una politica nuova a queste latitudini, fondata sui giovani, con un calcio positivo e propositivo. E anche se l'avventura è finita, la stagione 2022/2023 potrebbe essere il seme di qualcosa di più grande, il primo passo verso un progetto pluriennale e lungimirante. E noi non vediamo già l'ora di tornare di nuovo in campo.