Basket
Basket, Bari annienta Corato ma i playoff sono salvi
Pesante sconfitta per l'Adriatica Industriale
Corato - lunedì 31 maggio 2021
10.34
Nella partita più importante della stagione, la classica da dentro o fuori, l'Adriatica Industriale Basket Corato offre la prestazione meno convincente di tutte sotto ogni punto di vista, esso sia tattico, tecnico, mentale o di atteggiamento. I neroverdi cedono in casa con il punteggio di 53-70 (20-17, 31-36, 41-53) al cospetto di un'Adria Bari che ha dominato in lungo e in largo, meritando ampiamente vittoria e terzo posto in classifica. Nonostante la quarta sconfitta consecutiva però, Corato accede comunque alla fase ad orologio grazie alla concomitante sconfitta di Altamura, fermata al PalaPinto di Mola 77-59. L'unica gioia in una serata da dimenticare per la Corato a spicchi.
IL FILM DEL MATCH:
Parte benissimo la squadra ospite, che imprime sin dall'inizio il proprio ritmo e inizia a bombardare gli avversari da dietro l'arco con percentuali clamorose: Rodriguez e Lupo (3+1) per il primo importante parziale del match, inframezzati dal solo Di Diomede (2-7 al 3'). Corato però c'è, sale d'intensità e nonostante lo scarso feeling con la lunetta, Bagdonavicius e uno strepitoso Idiaru firmano un contro parziale di 10-2 che lascia ben sperare (12-9 al 6'). Dopo il timeout di coach Cazzorla, Rodriguez (19 punti) spara due bombe di fila che ribaltano nuovamente il parziale, con la difesa di Corato troppo larga. Idiaru impatta e mette la freccia, la bomba di un grintosissimo Algie, tra i migliori, manda le squadre al mini break sul 20-17.
Il buon primo quarto (almeno nella metà campo avversaria) dell'Adriatica Industriale però, non è altro che una crudele illusione: Rodriguez pronti via piazza uno 0-5 di parziale in un minuto, Corato fallisce ancora dalla lunetta (alla fine saranno solo tre i liberi segnati su 11il tentativi). Che sia in post basso o dalla lunga, i neroverdi non riescono in nessun modo a trovare la via del canestro, ma Bari vive un momento difficile in fase realizzativa, così il primo canestro dei padroni di casa dopo quasi 4 minuti vale il nuovo pareggio (22-22 al 14'). Dopo aver espresso una pallacanestro perimetrale per 15 minuti, i biancorossi cambiano canovaccio tattico, mettendo sul parquet una pallacanestro molto lineare ma terribilmente efficace, che consiste essenzialmente nel servire il gigante classe 2002 Meistas. Il lituano infatti vince tutti i duelli nel pitturato, annichilendo i lunghi neroverdi e tiranneggiando in maniera netta. Nonostante ciò, Corato resta in scia con Benas (11 punti) e Di Diomede (27-31 al 18'). Ultimi due minuti, De Angelis e Meistas fissano il punteggio sul 31-36.
Secondo tempo: per atteggiamento e intensità Corato non parte male, con Idiaru (20 punti) che risponde a Meistas. Di Diomede da una parte, ancora Meistas dall'altra (21 punti per lui) e Corato è sempre lì (37-40 al 23'). Qui però si spegne la luce. Come contro Mola, la partita dei neroverdi dura soli 25 minuti: da qui Corato realizzerà soli 14 punti in 16 minuti. Lo scatenato Meistas realizza, i padroni di casa all'ennesimo 0/2 dalla lunetta, Rodriguez scocca i dardi del +8 e del +11 che ammazzano il match (39-50 al 28'). Meistas, sempre lui, e Abrescia concludono il mega parziale di 0-11, Del Tedesco a tempo scaduto regala due punti dalla lunetta, dopo cinque minuti di digiuno. 41-53 all'ultimo mini riposo.
Non esce male dai blocchi l'Adriatica Industriale con Idiaru che realizza da sotto e quantomeno lotta su ogni pallone, ma Dimitrov (17 punti) è un fattore importantissimo e realizza in penetrazione. Corato realizza una bomba importante dall'angolo con 1 secondo di possesso, Del Tedesco dalla media, in attacco gli uomini di coach Cadeo sembrano aver trovato continuità, ma dietro si balla e si subisce canestro praticamente ad ogni sortita offensiva ospite (48-59 al 34'). Il fallo antisportivo fischiato a favore di Corato potrebbe cambiare l'inerzia del match ma la lunetta è ancora avversa e la tripla di Algie non entra per una soffio. Scampato il possibile -7, Bari chiude il match e lo fa dominando nel pitturato (49-65 al 36'). Non c'è più partita, i viaggianti giocano sul velluto, Corato non ci prova più. Alla fine l'Adria Bari la spunta 53-70.
La sconfitta con Bari è stata brutta sotto ogni punto di vista ed è la più pesante tra le mura amiche degli ultimi 4 anni, battuto il record di Corato-Palestrina 72-87, prima giornata di ritorno del campionato di B dello scorso anno. Altro dato poco confrontante: Corato nei tre anni precedenti a questo aveva perso 11 volte al PalaLosito su 42 incontri disputati, quest'anno è arrivata la sconfitta 3 volte su 6, a dimostrazione che i neroverdi stanno pagando anche l'assenza di pubblico. Dati a parte però Corato ha raggiunto i playoff perché ad Altamura non è riuscito il colpaccio esterno a Mola. Una bella consolazione, ma ora per la fase ad orologio al via tra due giorni, serve davvero resettare e ripartire in maniera totalmente diversa.
IL FILM DEL MATCH:
Parte benissimo la squadra ospite, che imprime sin dall'inizio il proprio ritmo e inizia a bombardare gli avversari da dietro l'arco con percentuali clamorose: Rodriguez e Lupo (3+1) per il primo importante parziale del match, inframezzati dal solo Di Diomede (2-7 al 3'). Corato però c'è, sale d'intensità e nonostante lo scarso feeling con la lunetta, Bagdonavicius e uno strepitoso Idiaru firmano un contro parziale di 10-2 che lascia ben sperare (12-9 al 6'). Dopo il timeout di coach Cazzorla, Rodriguez (19 punti) spara due bombe di fila che ribaltano nuovamente il parziale, con la difesa di Corato troppo larga. Idiaru impatta e mette la freccia, la bomba di un grintosissimo Algie, tra i migliori, manda le squadre al mini break sul 20-17.
Il buon primo quarto (almeno nella metà campo avversaria) dell'Adriatica Industriale però, non è altro che una crudele illusione: Rodriguez pronti via piazza uno 0-5 di parziale in un minuto, Corato fallisce ancora dalla lunetta (alla fine saranno solo tre i liberi segnati su 11il tentativi). Che sia in post basso o dalla lunga, i neroverdi non riescono in nessun modo a trovare la via del canestro, ma Bari vive un momento difficile in fase realizzativa, così il primo canestro dei padroni di casa dopo quasi 4 minuti vale il nuovo pareggio (22-22 al 14'). Dopo aver espresso una pallacanestro perimetrale per 15 minuti, i biancorossi cambiano canovaccio tattico, mettendo sul parquet una pallacanestro molto lineare ma terribilmente efficace, che consiste essenzialmente nel servire il gigante classe 2002 Meistas. Il lituano infatti vince tutti i duelli nel pitturato, annichilendo i lunghi neroverdi e tiranneggiando in maniera netta. Nonostante ciò, Corato resta in scia con Benas (11 punti) e Di Diomede (27-31 al 18'). Ultimi due minuti, De Angelis e Meistas fissano il punteggio sul 31-36.
Secondo tempo: per atteggiamento e intensità Corato non parte male, con Idiaru (20 punti) che risponde a Meistas. Di Diomede da una parte, ancora Meistas dall'altra (21 punti per lui) e Corato è sempre lì (37-40 al 23'). Qui però si spegne la luce. Come contro Mola, la partita dei neroverdi dura soli 25 minuti: da qui Corato realizzerà soli 14 punti in 16 minuti. Lo scatenato Meistas realizza, i padroni di casa all'ennesimo 0/2 dalla lunetta, Rodriguez scocca i dardi del +8 e del +11 che ammazzano il match (39-50 al 28'). Meistas, sempre lui, e Abrescia concludono il mega parziale di 0-11, Del Tedesco a tempo scaduto regala due punti dalla lunetta, dopo cinque minuti di digiuno. 41-53 all'ultimo mini riposo.
Non esce male dai blocchi l'Adriatica Industriale con Idiaru che realizza da sotto e quantomeno lotta su ogni pallone, ma Dimitrov (17 punti) è un fattore importantissimo e realizza in penetrazione. Corato realizza una bomba importante dall'angolo con 1 secondo di possesso, Del Tedesco dalla media, in attacco gli uomini di coach Cadeo sembrano aver trovato continuità, ma dietro si balla e si subisce canestro praticamente ad ogni sortita offensiva ospite (48-59 al 34'). Il fallo antisportivo fischiato a favore di Corato potrebbe cambiare l'inerzia del match ma la lunetta è ancora avversa e la tripla di Algie non entra per una soffio. Scampato il possibile -7, Bari chiude il match e lo fa dominando nel pitturato (49-65 al 36'). Non c'è più partita, i viaggianti giocano sul velluto, Corato non ci prova più. Alla fine l'Adria Bari la spunta 53-70.
La sconfitta con Bari è stata brutta sotto ogni punto di vista ed è la più pesante tra le mura amiche degli ultimi 4 anni, battuto il record di Corato-Palestrina 72-87, prima giornata di ritorno del campionato di B dello scorso anno. Altro dato poco confrontante: Corato nei tre anni precedenti a questo aveva perso 11 volte al PalaLosito su 42 incontri disputati, quest'anno è arrivata la sconfitta 3 volte su 6, a dimostrazione che i neroverdi stanno pagando anche l'assenza di pubblico. Dati a parte però Corato ha raggiunto i playoff perché ad Altamura non è riuscito il colpaccio esterno a Mola. Una bella consolazione, ma ora per la fase ad orologio al via tra due giorni, serve davvero resettare e ripartire in maniera totalmente diversa.