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Servirà il “preavviso” per la 104? Novità in vista per i dipendenti pubblici
La ministra Madia ha consegnato all’Aran l’Atto di indirizzo sui rinnovi contrattuali, che prevede, tra l’altro, il “preavviso per alcune fattispecie di assenze”
lunedì 12 giugno 2017
Sono cinque righe che potrebbero cambiare la vita a tanti lavoratori (pubblici) disabili o caregiver: "L'Aran negozierà una integrazione della disciplina contrattuale in materia di permessi di cui alla legge n. 104 del 1992 e di quelli per donazione di sangue, prevedendo un congruo preavviso nelle relative richieste, anche mediante, ove possibile, una programmazione mensile. Ciò al fine di contemperare il legittimo diritto riconosciuto ai dipendenti con le esigenze di funzionalità degli uffici e di organizzazione delle relative attività.".
È quanto si legge al comma c) del punto 2.10 dell'Atto di indirizzo sui rinnovi contrattuali, che il ministero della Pubblica Amministrazione ha inviato nei giorni scorsi all'Aran, l'agenzia che rappresenta le pubbliche amministrazioni italiane nella contrattazione collettiva nazionale.
Si delinea così, in queste poche righe, lo scenario di un importante cambiamento per i dipendenti pubblici che oggi usufruiscono della legge 104, in quanto disabili loro stessi o in quanto "caregiver" chiamati ad assistere un familiare con disabilità. Se le novità entreranno in vigore, infatti, le assenze dovranno essere programmate e comunicate con anticipo al datore di lavoro.
Altre novità in materia di "conciliazione" tra esigenze di salute e funzionalità aziendale riguardano le assenze per visite, cure mediche, esami, terapie salvavita.
Misure ancora solo in bozza, che però già generano nervosismo e malumore in rete, soprattutto tra chi usufruisce dei benefici di questa legge per assistere un figlio con disabilità: "io non posso mica programmare quando avrò bisogno della 104. Andassero a cercare chi abusa della legge, piuttosto che penalizzare noi genitori che ne abbiamo veramente bisogno!", commenta una mamma.
Ora si attendono le reazioni delle associazioni e le conferme delle istituzioni.
Fonte: redattoresociale.it
È quanto si legge al comma c) del punto 2.10 dell'Atto di indirizzo sui rinnovi contrattuali, che il ministero della Pubblica Amministrazione ha inviato nei giorni scorsi all'Aran, l'agenzia che rappresenta le pubbliche amministrazioni italiane nella contrattazione collettiva nazionale.
Si delinea così, in queste poche righe, lo scenario di un importante cambiamento per i dipendenti pubblici che oggi usufruiscono della legge 104, in quanto disabili loro stessi o in quanto "caregiver" chiamati ad assistere un familiare con disabilità. Se le novità entreranno in vigore, infatti, le assenze dovranno essere programmate e comunicate con anticipo al datore di lavoro.
Altre novità in materia di "conciliazione" tra esigenze di salute e funzionalità aziendale riguardano le assenze per visite, cure mediche, esami, terapie salvavita.
Misure ancora solo in bozza, che però già generano nervosismo e malumore in rete, soprattutto tra chi usufruisce dei benefici di questa legge per assistere un figlio con disabilità: "io non posso mica programmare quando avrò bisogno della 104. Andassero a cercare chi abusa della legge, piuttosto che penalizzare noi genitori che ne abbiamo veramente bisogno!", commenta una mamma.
Ora si attendono le reazioni delle associazioni e le conferme delle istituzioni.
Fonte: redattoresociale.it