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APE sociale, termini per l’invio, priorità, requisiti
I requisiti per ottenere l’assegno mensile di sostegno e le scadenze per inoltrare le richieste all’INPS
mercoledì 14 giugno 2017
11.13
Il 22 maggio è entrata in vigore l'APe sociale (Anticipo Pensionistico sociale), la norma che permette a particolari classi di lavoratori o disoccupati di ricevere un assegno mensile (massimo 1500 euro) fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione.
Ma entriamo nei dettagli.
Cos'è
Un'indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall'INPS a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L'indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata.
Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 intesa ad agevolare la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio ed è soggetta a limiti di spesa.
Il beneficio è riconosciuto nel limite 300 milioni di euro per il 2017, 609 milioni di euro per il 2018, 647 milioni di euro per il 2019, 462 milioni di euro per il 2020, 280 milioni di euro per il 2021, 83 milioni di euro per il 2022 e 8 milioni di euro per il 2023.
A chi è rivolto
L'indennità Anticipo Pensionistico (APE) spetta ai lavoratori, dipendenti pubblici e privati, autonomi e ai lavoratori iscritti alla Gestione separata che si trovano in una delle seguenti condizioni:
DECORRENZA E DURATA
L'indennità è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell'anno, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia o comunque fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata. Nel caso in cui le risorse finanziarie stanziate a copertura del beneficio risultino insufficienti rispetto al numero degli aventi diritto, la decorrenza dell'indennità è differita secondo criteri di priorità individuati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
QUANTO SPETTA
L'indennità è pari all'importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di detto importo). L'importo dell'indennità non è rivalutato.
Per i dipendenti pubblici che cessano l'attività e che richiedono l'APE sociale i termini di pagamento delle prestazioni di fine servizio iniziano dal compimento dell'età per la pensione di vecchiaia e in base alle norme vigenti che regolano la corresponsione del trattamento di fine servizio comunque denominato.
Domanda
REQUISITI
Per ottenere l'indennità è necessario avere, al momento della richiesta, i seguenti requisiti:
L'indennità non spetta ai titolari di pensione diretta.
Non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l'assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale.
È compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata soltanto nel caso in cui i relativi redditi non superino gli 8.000 euro annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro annui.
COME FARE DOMANDA
Chi matura tali requisiti, per richiedere l'APE sociale nel 2017 potrà presentare domanda all'INPS entro il 15 luglio prossimo. Chi, invece, li maturerà nel 2018, potrà fare la richiesta, sempre alla stessa INPS, entro il 31 marzo 2018. La risposta dell'INPS arriverà entro il 15 ottobre 2017, nel primo caso, ed entro il 30 giugno del 2018 nel secondo.
Tutte le ulteriori istruzioni di dettaglio (procedura per l'accertamento delle condizioni per accedere all'indennità, documentazione da presentare, ecc.) saranno specificate a seguito di emanazione di un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Il servizio online per l'inoltro della domanda all'INPS verrà rilasciato a seguito del decreto attuativo.
Criteri di assegnazione dell'APE
Nonostante i requisiti siano piuttosto restringenti, le domande attese sono molte: circa 35mila. Se le risorse richieste saranno maggiori rispetto alle risorse stanziate (300 milioni di euro per il 2017 e 609 milioni di euro per il 2018), verrà data priorità ai soggetti più vicini all'età per la pensione di vecchiaia e, in seconda istanza, alla data di ricezione della domanda.
Fonte: INPS, Prestazioni e ServiziInizio modulo
Ma entriamo nei dettagli.
Cos'è
Un'indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall'INPS a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L'indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata.
Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 intesa ad agevolare la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio ed è soggetta a limiti di spesa.
Il beneficio è riconosciuto nel limite 300 milioni di euro per il 2017, 609 milioni di euro per il 2018, 647 milioni di euro per il 2019, 462 milioni di euro per il 2020, 280 milioni di euro per il 2021, 83 milioni di euro per il 2022 e 8 milioni di euro per il 2023.
A chi è rivolto
L'indennità Anticipo Pensionistico (APE) spetta ai lavoratori, dipendenti pubblici e privati, autonomi e ai lavoratori iscritti alla Gestione separata che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- disoccupati che hanno finito integralmente di percepire, da almeno tre mesi, la prestazione per la disoccupazione loro spettante. Lo stato di disoccupazione deve essere conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo (articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604);
- soggetti che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave (articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104);
- invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%;
- dipendenti che svolgono da almeno sei anni in via continuativa un lavoro particolarmente difficoltoso o rischioso all'interno delle seguenti professioni:
- operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell'infanzia e educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
DECORRENZA E DURATA
L'indennità è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell'anno, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia o comunque fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata. Nel caso in cui le risorse finanziarie stanziate a copertura del beneficio risultino insufficienti rispetto al numero degli aventi diritto, la decorrenza dell'indennità è differita secondo criteri di priorità individuati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
QUANTO SPETTA
L'indennità è pari all'importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di detto importo). L'importo dell'indennità non è rivalutato.
Per i dipendenti pubblici che cessano l'attività e che richiedono l'APE sociale i termini di pagamento delle prestazioni di fine servizio iniziano dal compimento dell'età per la pensione di vecchiaia e in base alle norme vigenti che regolano la corresponsione del trattamento di fine servizio comunque denominato.
Domanda
REQUISITI
Per ottenere l'indennità è necessario avere, al momento della richiesta, i seguenti requisiti:
- almeno 63 anni di età;
- almeno 30 anni di anzianità contributiva. Solo per i lavoratori che svolgono attività difficoltose o rischiose l'anzianità contributiva minima richiesta è di 36 anni;
- maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi;
- non essere titolari di alcuna pensione diretta.
L'indennità non spetta ai titolari di pensione diretta.
Non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l'assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale.
È compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata soltanto nel caso in cui i relativi redditi non superino gli 8.000 euro annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro annui.
COME FARE DOMANDA
Chi matura tali requisiti, per richiedere l'APE sociale nel 2017 potrà presentare domanda all'INPS entro il 15 luglio prossimo. Chi, invece, li maturerà nel 2018, potrà fare la richiesta, sempre alla stessa INPS, entro il 31 marzo 2018. La risposta dell'INPS arriverà entro il 15 ottobre 2017, nel primo caso, ed entro il 30 giugno del 2018 nel secondo.
Tutte le ulteriori istruzioni di dettaglio (procedura per l'accertamento delle condizioni per accedere all'indennità, documentazione da presentare, ecc.) saranno specificate a seguito di emanazione di un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Il servizio online per l'inoltro della domanda all'INPS verrà rilasciato a seguito del decreto attuativo.
Criteri di assegnazione dell'APE
Nonostante i requisiti siano piuttosto restringenti, le domande attese sono molte: circa 35mila. Se le risorse richieste saranno maggiori rispetto alle risorse stanziate (300 milioni di euro per il 2017 e 609 milioni di euro per il 2018), verrà data priorità ai soggetti più vicini all'età per la pensione di vecchiaia e, in seconda istanza, alla data di ricezione della domanda.
Fonte: INPS, Prestazioni e ServiziInizio modulo