#iorestoacasaeracconto
Giovedì 5 Marzo ore 18:00
«Davanti ad una vita appesa ad un filo, non si guarda il colore della pelle»
lunedì 4 maggio 2020
Ero nella mia cameretta, stavo studiando, quando il mio telefono viene bombardato da mille messaggi che urlavano impazienti, non avevo idea di cosa stesse succedendo .
"Domani le scuole di tutta Italia saranno chiuse al fine di evitare una pandemia ". Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata , ero euforica , finalmente potevo prendere una pausa dalla quotidianità . Ero convinta che la settimana successiva tutto sarebbe tornato normale . Una folata di vento, soffiò via la mia euforia, la notizia della quarantena aveva scombussolato le nostre vite.
"Rimanete a casa, non uscite " ormai questa frase rimbombava nelle mie orecchie . Cosa sarebbe significato dover rimanere a casa , per un periodo indefinito? Quella settimana si è tramutata in quindici giorni , un mese ed infine due mesi .
Il tempo scorre lento , le mattine sono interminabili e le notti insonni . Mi mancano i miei amici , mi manca l'idea di poterli vedere al di fuori di quello schermo , mi manca poterli abbracciare senza alcuna restrizione ; intanto i ricordi affiorano nella mia mente con un pizzico di nostalgia , ripenso a tutti i momenti passati senza accorgermi del tempo che scorreva presa dalla fretta della quotidianità , ripenso a tutti gli abbracci mancati e a tutte le frasi mai concluse.
Mi mancano i miei nonni , mi mancano le loro carezze e le loro continue preoccupazioni sulla nostra salute , sarebbero disposti a sacrificare la loro vita pur di proteggerci e di portarci un pasto caldo. Mi manca la mia città , quella che tutti conoscono , con le strade affollate e le code interminabili al semaforo , mi mancano persino gli odiati clacson ; sui marciapiedi delle strade ormai deserte , passeggiano donne e uomini con il viso coperto dalle mascherine , sulle panchine ormai vuote si sente la mancanza dei signori anziani che raccontano le loro giornate .Per la prima volta , dopo molto tempo , sentiamo il cinguettio degli uccellini e nel cielo vediamo stormi di rondini al posto di aerei , la natura si è risvegliata , i campi sono tornati a fiorire , il mare ha ripreso il suo colore e gli animali sono tornati nel loro habitat naturale .
Sembra che la natura sia guarita da un lungo raffreddore che le impediva di respirare. Ogni giorno il numero dei contagiati cresce e insieme a lui cresce il numero delle vite appese ad un filo e mentre i medici affrontano il coronavirus , noi proviamo a distrarci con la sperimentazione di nuove ricette , aiutando nelle faccende domestiche , giocando con i nostri fratellini più piccoli e godendoci ogni istante , anche le più semplici azioni , come quella di portare fuori la spazzatura . Non avrei mai pensato che sarebbe servita un'epidemia per farci apprezzare le piccole cose e grazie a questa abbiamo avuto l'occasione di scoprire le persone importanti nella nostra vita , abbiamo trovato finalmente il tempo per stare con i nostri familiari , tralasciando i problemi e dando spazio alle piccole gioie.
Il coronavirus è stato in grado di eliminare ogni forma di razzismo , abbattendo ogni muro , poiché davanti ad una vita appesa ad un filo , non si guarda il colore della pelle .
"Domani le scuole di tutta Italia saranno chiuse al fine di evitare una pandemia ". Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata , ero euforica , finalmente potevo prendere una pausa dalla quotidianità . Ero convinta che la settimana successiva tutto sarebbe tornato normale . Una folata di vento, soffiò via la mia euforia, la notizia della quarantena aveva scombussolato le nostre vite.
"Rimanete a casa, non uscite " ormai questa frase rimbombava nelle mie orecchie . Cosa sarebbe significato dover rimanere a casa , per un periodo indefinito? Quella settimana si è tramutata in quindici giorni , un mese ed infine due mesi .
Il tempo scorre lento , le mattine sono interminabili e le notti insonni . Mi mancano i miei amici , mi manca l'idea di poterli vedere al di fuori di quello schermo , mi manca poterli abbracciare senza alcuna restrizione ; intanto i ricordi affiorano nella mia mente con un pizzico di nostalgia , ripenso a tutti i momenti passati senza accorgermi del tempo che scorreva presa dalla fretta della quotidianità , ripenso a tutti gli abbracci mancati e a tutte le frasi mai concluse.
Mi mancano i miei nonni , mi mancano le loro carezze e le loro continue preoccupazioni sulla nostra salute , sarebbero disposti a sacrificare la loro vita pur di proteggerci e di portarci un pasto caldo. Mi manca la mia città , quella che tutti conoscono , con le strade affollate e le code interminabili al semaforo , mi mancano persino gli odiati clacson ; sui marciapiedi delle strade ormai deserte , passeggiano donne e uomini con il viso coperto dalle mascherine , sulle panchine ormai vuote si sente la mancanza dei signori anziani che raccontano le loro giornate .Per la prima volta , dopo molto tempo , sentiamo il cinguettio degli uccellini e nel cielo vediamo stormi di rondini al posto di aerei , la natura si è risvegliata , i campi sono tornati a fiorire , il mare ha ripreso il suo colore e gli animali sono tornati nel loro habitat naturale .
Sembra che la natura sia guarita da un lungo raffreddore che le impediva di respirare. Ogni giorno il numero dei contagiati cresce e insieme a lui cresce il numero delle vite appese ad un filo e mentre i medici affrontano il coronavirus , noi proviamo a distrarci con la sperimentazione di nuove ricette , aiutando nelle faccende domestiche , giocando con i nostri fratellini più piccoli e godendoci ogni istante , anche le più semplici azioni , come quella di portare fuori la spazzatura . Non avrei mai pensato che sarebbe servita un'epidemia per farci apprezzare le piccole cose e grazie a questa abbiamo avuto l'occasione di scoprire le persone importanti nella nostra vita , abbiamo trovato finalmente il tempo per stare con i nostri familiari , tralasciando i problemi e dando spazio alle piccole gioie.
Il coronavirus è stato in grado di eliminare ogni forma di razzismo , abbattendo ogni muro , poiché davanti ad una vita appesa ad un filo , non si guarda il colore della pelle .