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Si può giocare a pallone nel cortile condominiale?

Ecco cosa prevede la legge

Nonostante i videogames, sono ancora molti i bambini che socializzano e scendono a giocare a pallone in cortile. Ma come è sempre accaduto alcuni condomini non li tollerano e li rimproverano anche minacciosamente.
Dobbiamo chiederci: si può giocare a calcio nel cortile?

Innanzitutto, se il regolamento condominiale ne prevede esplicitamente il divieto, la risposta è sicuramente NO!

Se, invece, non dispone nulla al riguardo, l'assemblea, con la maggioranza dei presenti che rappresentino almeno la metà dei millesimi, potrà imporne il divieto o prevedere delle fasce orarie. L'assemblea, ancora, potrà anche prevedere, per i trasgressori, una multa fino a € 200,00.

Nel caso in cui né il regolamento né l'assemblea dispongano alcunché in merito, la risposta dovremmo cercarla nel Codice Civile. L'art. 1102 c.c. stabilisce che «ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto». Per cui, se il cortile è adibito a parcheggio la risposta è ancora NO! In caso contrario, i bambini possono giocare nel cortile condominiale a condizione che non impediscano, comunque, il parcheggio o la circolazione dei veicoli e dei condòmini, non diano fastidio con rumori, non rovinino eventuali aiuole.

In caso di violazioni commesse dai bambini, i condòmini possono, innanzitutto, redarguirli verbalmente. Secondo una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, i rimproveri, anche se veementi, non sempre integrano il reato di minaccia; né, tantomeno, è reato tagliare il pallone. (Cass. n. 24890/2018).

Nel caso in cui nessun effetto sortiscano i rimproveri, ci si può rivolgere all'autorità giudiziaria. Ecco alcuni esemplificativi casi:
  1. se schiamazzi e rumori disturbano l'intero condominio, potrebbe configurarsi il reato ex art. 659 c.p. di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, di cui sono responsabili i genitori o lo stesso ragazzo se ha compiuto i 14 anni;
  2. se il disturbo riguarda solo alcuni condòmini, questi potrebbero rivolgersi al giudice civile per ottenere un provvedimento che ordini l'interruzione di tali comportamenti e, solo se documentato, ottenere l'eventuale risarcimento del danno;
  3. se viene danneggiato un veicolo, il proprietario potrà agire per il risarcimento del danno subito.
Se avete domande o dubbi da chiarire sull'argomento potete scrivere a redazione@coratoviva.it. Le risposte non si faranno attendere.
  • In... condominio
  • Avv. Salvatore Lotito
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