In... Condominio
Si prega di chiudere il portone!
Portone sempre aperto: quali i rimedi?
mercoledì 5 settembre 2018
12.00
Accade spesso di trovare aperto il portone d'ingresso del nostro palazzo. E molte volte a nulla servono i cartelli affissi che invitano a chiudere il portone.
Il portone d'ingresso lasciato aperto può comportare grossi rischi ai condòmini.
Si può imporre la chiusura del portone?
Non c'è una norma specifica, ma è opportuno innanzitutto analizzare l'art. 1102 c.c. che testualmente recita: «Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il migliore godimento della cosa». Per cui, lasciare il portone aperto è un comportamento sicuramente non conforme all'uso a cui è destinato, cioè quello di non consentire l'accesso incondizionato agli estranei.
La recente sentenza n. 21054/2017 del Tribunale di Roma si è espressa sull'argomento. Si legge, infatti, che rientra nei poteri dell'assemblea condominiale deliberare la chiusura del portone. Tale decisione dell'assemblea non snaturerebbe lo scopo proprio del portone, anzi lo rafforzerebbe. Tra l'altro, sempre secondo la suddetta sentenza, per tale deliberazione non è necessaria né l'unanimità né, tantomeno, una maggioranza qualificata. Servirebbe, invece, la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno 1/3 dei millesimi.
L'obbligo di chiudere il portone, ancora, può anche essere previsto nel regolamento condominiale, prevedendo per i trasgressori una sanzione pecuniaria (fino a € 200,00 o, in caso di recidiva fino a € 800,00), ai sensi dell'art. 70 disp. att. c.c., da destinare al fondo spese condominiali ordinarie.
In caso di assenza di tali regolamentazioni, solo in caso di prova certa della reiterata condotta impropria nell'uso del portone da parte di un determinato condomino, si potrà diffidarlo, sollecitandolo ad una maggiore attenzione, preannunciando che, in difetto, si potrebbero adire le vie legali.
Se avete domande o dubbi da chiarire sull'argomento potete scrivere a redazione@coratoviva.it. Le risposte non si faranno attendere.
Il portone d'ingresso lasciato aperto può comportare grossi rischi ai condòmini.
Si può imporre la chiusura del portone?
Non c'è una norma specifica, ma è opportuno innanzitutto analizzare l'art. 1102 c.c. che testualmente recita: «Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il migliore godimento della cosa». Per cui, lasciare il portone aperto è un comportamento sicuramente non conforme all'uso a cui è destinato, cioè quello di non consentire l'accesso incondizionato agli estranei.
La recente sentenza n. 21054/2017 del Tribunale di Roma si è espressa sull'argomento. Si legge, infatti, che rientra nei poteri dell'assemblea condominiale deliberare la chiusura del portone. Tale decisione dell'assemblea non snaturerebbe lo scopo proprio del portone, anzi lo rafforzerebbe. Tra l'altro, sempre secondo la suddetta sentenza, per tale deliberazione non è necessaria né l'unanimità né, tantomeno, una maggioranza qualificata. Servirebbe, invece, la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno 1/3 dei millesimi.
L'obbligo di chiudere il portone, ancora, può anche essere previsto nel regolamento condominiale, prevedendo per i trasgressori una sanzione pecuniaria (fino a € 200,00 o, in caso di recidiva fino a € 800,00), ai sensi dell'art. 70 disp. att. c.c., da destinare al fondo spese condominiali ordinarie.
In caso di assenza di tali regolamentazioni, solo in caso di prova certa della reiterata condotta impropria nell'uso del portone da parte di un determinato condomino, si potrà diffidarlo, sollecitandolo ad una maggiore attenzione, preannunciando che, in difetto, si potrebbero adire le vie legali.
Se avete domande o dubbi da chiarire sull'argomento potete scrivere a redazione@coratoviva.it. Le risposte non si faranno attendere.