Politica
«Voto dove vivo», la proposta dei Giovani Democratici
L'idea è consentire la scelta ai fuorisede tra l'esercizio del diritto nella città in di domicilio o in quella di residenza
Corato - martedì 28 giugno 2022
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«Da molti anni ormai si sente l'esigenza di garantire il diritto del voto ai cittadini che lavorano, studiano o si curano in una regione diversa da quella di residenza ed innovare così le procedure elettorali. Infatti, secondo lo studio condotto dalla Commissione governativa di studio sul fenomeno dell'astensionismo elettorale, istituita dal ministro per i rapporti con il parlamento Federico D'Incà, sono 4.9 milioni gli elettori fuori sede che svolgono la propria attività lavorativa o frequentano corsi di studio scolastici o universitari in luoghi diversi dalla Provincia o Città metropolitana di residenza (ma comunque in Italia)». Queste le premesse di una nota diffusa dai Giovani Democratici di Puglia.
«Lo stesso studio mette in evidenza il fatto che è ragionevole supporre, in funzione della distanza tra il luogo di potenziale dimora e quello di residenza, che queste persone possano essere più o meno disincentivate al rientro nel Comune dove risultano iscritte nelle liste elettorali.
Proprio le province del Mezzogiorno, dove risiede circa il 35% degli elettori, sono quelle che esprimono la quota più consistente (oltre la metà) dei potenziali spostamenti "lunghi" dei propri cittadini (superiori alle 4 ore di viaggio fra andata e ritorno) tra dimora e residenza in province diverse. Se prendiamo in considerazione i dati della Puglia, i fuorisede costretti agli spostamenti "lunghi" sono il 6.2% del corpo elettorale» hanno rilevato.
«Considerato l'impegno del tempo necessario e i costi correlati, si può assumere che questi cittadini contribuiscano ad accrescere il fenomeno dell'astensionismo.
Ritenuto che lo stesso potrebbe essere contenuto dando ai fuorisede la possibilità di votare nella città in cui hanno il domicilio, al posto della città in cui hanno la residenza, i Giovani Democratici Puglia e i tanti giovani amministratori presenti nei comuni pugliesi hanno deciso di unirsi alla campagna a sostegno dell'approvazione della proposta di legge "Voto dove vivo".
Attraverso i nostri amministratori locali chiederemo ai Consigli comunali di approvare una mozione con la quale si invita il Governo e il Parlamento ad un sollecito esame e alla successiva approvazione della proposta di legge "Voto dove vivo", per modificare le procedure elettorali e consentire l'esercizio del diritto di voto ai cittadini fuorisede in occasione delle varie competizioni elettorali, dando la possibilità di scegliere se votare nel comune di domicilio o in quello di residenza.
Il voto è un diritto e deve essere garantito a tutti» hanno concluso.
«Lo stesso studio mette in evidenza il fatto che è ragionevole supporre, in funzione della distanza tra il luogo di potenziale dimora e quello di residenza, che queste persone possano essere più o meno disincentivate al rientro nel Comune dove risultano iscritte nelle liste elettorali.
Proprio le province del Mezzogiorno, dove risiede circa il 35% degli elettori, sono quelle che esprimono la quota più consistente (oltre la metà) dei potenziali spostamenti "lunghi" dei propri cittadini (superiori alle 4 ore di viaggio fra andata e ritorno) tra dimora e residenza in province diverse. Se prendiamo in considerazione i dati della Puglia, i fuorisede costretti agli spostamenti "lunghi" sono il 6.2% del corpo elettorale» hanno rilevato.
«Considerato l'impegno del tempo necessario e i costi correlati, si può assumere che questi cittadini contribuiscano ad accrescere il fenomeno dell'astensionismo.
Ritenuto che lo stesso potrebbe essere contenuto dando ai fuorisede la possibilità di votare nella città in cui hanno il domicilio, al posto della città in cui hanno la residenza, i Giovani Democratici Puglia e i tanti giovani amministratori presenti nei comuni pugliesi hanno deciso di unirsi alla campagna a sostegno dell'approvazione della proposta di legge "Voto dove vivo".
Attraverso i nostri amministratori locali chiederemo ai Consigli comunali di approvare una mozione con la quale si invita il Governo e il Parlamento ad un sollecito esame e alla successiva approvazione della proposta di legge "Voto dove vivo", per modificare le procedure elettorali e consentire l'esercizio del diritto di voto ai cittadini fuorisede in occasione delle varie competizioni elettorali, dando la possibilità di scegliere se votare nel comune di domicilio o in quello di residenza.
Il voto è un diritto e deve essere garantito a tutti» hanno concluso.