Cultura
Vito Matera e il suo estro geniale in mostra presso lo Sporting Club
La Murgia e le sue tradizioni raccontate in modo originale e innovativo
Corato - giovedì 13 settembre 2018
10.31
Quando parliamo di Murgia, vogliamo intendere tante cose: storia, cultura, tradizioni, coltivazioni tipiche della nostra terra, colori e vita delle persone che ci hanno lavorato e vissuto. Si ricorda il passato, fatto di tradizioni contadine, di campi, ma anche di storia, di imperatori, di uomini che hanno lasciato il segno attraverso il lavoro e la presenza di siti archeologici lo dimostrano. Potremmo raccontare con queste parole l'iniziativa voluta dall' Archeoclub di Corato e dal Centro Teseo – Creatività tra Arte e Scienza. Presenti all'inauguarazione, Pasquale Tarricone, Assessore all'ambiente, Michele Iacovelli, Presidente Archeoclub e Marilena Martinelli, Presidente dello Sporting club. L'evento non cade per caso, ma in occasione dell'anno Europeo per la valorizzazione e promozione del territorio. Intento fondamentali di simili iniziative è proprio far emergere la bellezza del nostro patrimonio paesaggistico e archeologico.
«Abbiamo già calendarizzato una serie di occasioni che valorizzino il nostro territorio ma che spieghino e mostrino la sua bellezza – ha affermato Michele Iacovelli. – Il 23 settembre, per esempio, in occasione di una delle giornate europee per la valorizzazione del territorio, avremo la possibilità di accedere alle chiese rupestri sparse nel nostro territorio, grazie alla collaborazione di don Peppino Lobascio, chiese alle quali non è possibile accedere durante l'anno».
Il fulcro della serata è stata l'inaugurazione della mostra dell'artista Vito Matera, famoso per le sue opere esposte in tutto il mondo, anche in occasioni e iniziative di grande spessore.
Attraverso il gioco della fantasia e la sua predisposizione allo sperimentalismo, Matera ha messo in scena i colori e le tradizioni della nostra Murgia, usando i famosi Tarocchi. Nata da un'idea di Raffaele Nigro, le 21 carte dei tarocchi, che rappresentavano un gioco e la volontà dell'uomo di conoscere e giocare con il proprio destino, richiamano personaggi e colori, in chiave simbolica, della nostra Terra. Dall'Imperatore Federico II, all'imperatrice sposa, all'uso del maialino in testa in giù al posto dell'uomo nell'immagine dell'appeso, fino alla bellezza dei colori al chiarire della luna, tutto sembra un gioco e tutto racconta della Murgia, delle nostre tradizioni contadine e di un passato che, valorizzato, sarà la chiave di successo del nostro futuro.
«Abbiamo già calendarizzato una serie di occasioni che valorizzino il nostro territorio ma che spieghino e mostrino la sua bellezza – ha affermato Michele Iacovelli. – Il 23 settembre, per esempio, in occasione di una delle giornate europee per la valorizzazione del territorio, avremo la possibilità di accedere alle chiese rupestri sparse nel nostro territorio, grazie alla collaborazione di don Peppino Lobascio, chiese alle quali non è possibile accedere durante l'anno».
Il fulcro della serata è stata l'inaugurazione della mostra dell'artista Vito Matera, famoso per le sue opere esposte in tutto il mondo, anche in occasioni e iniziative di grande spessore.
Attraverso il gioco della fantasia e la sua predisposizione allo sperimentalismo, Matera ha messo in scena i colori e le tradizioni della nostra Murgia, usando i famosi Tarocchi. Nata da un'idea di Raffaele Nigro, le 21 carte dei tarocchi, che rappresentavano un gioco e la volontà dell'uomo di conoscere e giocare con il proprio destino, richiamano personaggi e colori, in chiave simbolica, della nostra Terra. Dall'Imperatore Federico II, all'imperatrice sposa, all'uso del maialino in testa in giù al posto dell'uomo nell'immagine dell'appeso, fino alla bellezza dei colori al chiarire della luna, tutto sembra un gioco e tutto racconta della Murgia, delle nostre tradizioni contadine e di un passato che, valorizzato, sarà la chiave di successo del nostro futuro.