Vita di Città
Venerdì Santo, in Via Nicola Salvi la luce della devozione
I residenti riuniti in un momento di preghiera davanti all'altare di quartiere
Corato - venerdì 2 aprile 2021
Per il secondo anno consecutivo Corato vive il Venerdì Santo senza i riti processionali che ripercorrono i momenti della Passione. Ma la comunione e la fede dei coratini non si affievoliscono, anzi, resta viva la fiammella della devozione.
Anche quest'anno la Confraternita San Giuseppe ha rinnovato l'invito ad esporre il lenzuolo bianco listato a lutto ed un cero per perpetrare l'antica tradizione del Venerdì Santo. Diversi i cittadini che lo scorso anno hanno voluto esporre, dinanzi ai portoni d'ingresso delle loro abitazioni, anche delle croci penitenziali e allestire dei piccoli altarini, pur sapendo che nessuna processione avrebbe attraversato le strade della città, e che hanno voluto ripetere il gesto anche quest'anno.
Fra questi, anche i residenti di via Nicola Salvi che da anni allestiscono un suggestivo altarino, con un crocifisso, fiori e ceri accesi, per accogliere il passaggio delle processioni durante il Triduo Pasquale. Non hanno interrotto la tradizione lo scorso anno, organizzando momenti di preghiera in filo diffusione e rinnovano la loro manifestazione di pietà anche quest'anno.
Tutto il quartiere ha contribuito all'allestimento dell'altare nella serata del Giovedì Santo, ha esposto i drappi a lutto ai balconi e si è poi riunito oggi in un momento di preghiera comunitaria con il Rosario recitato a mezzogiorno.
Quello dei residenti di Via Nicola Salvi non è solo un rinnovato appuntamento con la profonda devozione che li contraddistingue, ma anche un commovente esempio di quanto una iniziativa volontaria, semplice e spontanea sia capace di sottolineare il significato autentico dell'essere una comunità, dell'unione per affrontare con forza collettiva ogni momento buio e riportare la luce unendo le fiammelle di ogni singolo cuore.
L'emergenza epidemiologica da coronavirus ha impedito la partecipazione ai riti processionali ma non ha spezzato ciò che lega ogni fedele in questo tempo di Passione. La pandemia ci ha allontanati dagli affetti ma ci ha fatto riscoprire l'autenticità delle cose semplici e, anche in questa Settimana Santa, ci fa ritrovare abbracciati nella fede e nella speranza.
Anche quest'anno la Confraternita San Giuseppe ha rinnovato l'invito ad esporre il lenzuolo bianco listato a lutto ed un cero per perpetrare l'antica tradizione del Venerdì Santo. Diversi i cittadini che lo scorso anno hanno voluto esporre, dinanzi ai portoni d'ingresso delle loro abitazioni, anche delle croci penitenziali e allestire dei piccoli altarini, pur sapendo che nessuna processione avrebbe attraversato le strade della città, e che hanno voluto ripetere il gesto anche quest'anno.
Fra questi, anche i residenti di via Nicola Salvi che da anni allestiscono un suggestivo altarino, con un crocifisso, fiori e ceri accesi, per accogliere il passaggio delle processioni durante il Triduo Pasquale. Non hanno interrotto la tradizione lo scorso anno, organizzando momenti di preghiera in filo diffusione e rinnovano la loro manifestazione di pietà anche quest'anno.
Tutto il quartiere ha contribuito all'allestimento dell'altare nella serata del Giovedì Santo, ha esposto i drappi a lutto ai balconi e si è poi riunito oggi in un momento di preghiera comunitaria con il Rosario recitato a mezzogiorno.
Quello dei residenti di Via Nicola Salvi non è solo un rinnovato appuntamento con la profonda devozione che li contraddistingue, ma anche un commovente esempio di quanto una iniziativa volontaria, semplice e spontanea sia capace di sottolineare il significato autentico dell'essere una comunità, dell'unione per affrontare con forza collettiva ogni momento buio e riportare la luce unendo le fiammelle di ogni singolo cuore.
L'emergenza epidemiologica da coronavirus ha impedito la partecipazione ai riti processionali ma non ha spezzato ciò che lega ogni fedele in questo tempo di Passione. La pandemia ci ha allontanati dagli affetti ma ci ha fatto riscoprire l'autenticità delle cose semplici e, anche in questa Settimana Santa, ci fa ritrovare abbracciati nella fede e nella speranza.