Politica
Vaccini, il Governo impugna la legge regionale sull'obbligo per gli operatori sanitari
Coro di proteste bipartisan dagli scranni del consiglio regionale
Puglia - domenica 5 agosto 2018
10.52
"Con l'impugnazione da parte del Governo della legge pugliese sull'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari si materializza la linea no-vax del nuovo Governo a trazione grillina".
Lo dichiara Francesca Franzoso consigliere regionale di Forza italia, promotrice della legge regionale n. 27 del 19/06/2018, recante "Disposizioni per l'esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari".
"I Cinquestelle, in Puglia - va avanti Franzoso - si aggrappano ad uno storico cavallo di battaglia: quello della lotta ai vaccini. E gli effetti dell'impugnativa, a cascata, potrebbero riflettersi su altre Regioni tra cui l' Emilia-Romagna che, al pari della nostra, hanno istituito lo stesso obbligo, ma con strumenti normativi diversi.
Il Ministro della Salute, Giulia Grillo, ha dichiarato guerra ai più moderni diritti civili: il traguardo collettivo dell'immunità di gregge e quello individuale – rivolto ai piu deboli che non possono vaccinarsi - di essere tutelati dall'immunità altrui.
Sono certa che la Corte costituzionale si esprimerà in senso favorevole alla legge regionale, che in questo caso riguarda medici assunti nelle strutture regionali pugliesi, la cui organizzazione sanitaria compete alla Puglia. Attendiamo fiduciosi l'esito della Consulta.
Così, finalmente, i Cinquestelle capiranno che l'interesse pubblico viene prima delle farneticazioni di qualche delirante setta antiscientifica e che, mentre la politica in modo perverso discute sull'obbligo vaccinale, virus ampiamente debellati come morbillo e pertosse - per citare solo l'ultimo caso – tornano, e mietono vittime".
"D'ora in poi sui vaccini chi tace è complice. Deve diventare la battaglia dei medici, dei giuristi e dei politici avveduti contro gli aguzzini del popolo. Per questo invitiamo gli ordini dei medici, degli avvocati e le diverse società scientifiche a prendere posizione contro l'ignobile proroga dell'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale e l'impugnazione della legge pugliese sulle vaccinazioni degli operatori sanitari". Lo dichiarano i consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, con riferimento alla decisione del Governo nazionale di impugnare la legge regionale pugliese sull'obbligo vaccinale a carico degli operatori sanitari e la proroga all'anno scolastico 2019-20 dell'obbligo vaccinale previsto dalla legge Lorenzin.
"Non si può tacere o far finta di niente - continuano i consiglieri regionali pugliesi - anche perché è una violenza fuori misura, inflitta al popolo quella che, in nome di un malinteso senso della libertà, riduce la politica di prevenzione su malattie note, nelle stesse ore in cui nei laboratori universitari si studiano le nuove e gravi malattie portate da nuovi e pericolosissimi vettori animali. È inoltre importante che il Pd nazionale e pugliese – sottolineano gli esponenti del partito in Consiglio regionale - si svegli dal torpore in cui è caduto dopo il 4 marzo e avvii, tanto per cominciare, una straordinaria campagna di comunicazione, città per città, sui rischi di questo nuovo medioevo, che è destinato a sfregiare nella salute il popolo e la parte più debole di esso".
"Ai tanti dirigenti e militanti locali – concludono Amati, Blasi, Mennea e Pentassuglia - offriamo la nostra collaborazione e chiediamo di alzare in ogni circolo la bandiera del futuro, del progresso, della civiltà e dell'umanità, senza alcuna soggezione nei confronti delle forze politiche di governo".
Lo dichiara Francesca Franzoso consigliere regionale di Forza italia, promotrice della legge regionale n. 27 del 19/06/2018, recante "Disposizioni per l'esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari".
"I Cinquestelle, in Puglia - va avanti Franzoso - si aggrappano ad uno storico cavallo di battaglia: quello della lotta ai vaccini. E gli effetti dell'impugnativa, a cascata, potrebbero riflettersi su altre Regioni tra cui l' Emilia-Romagna che, al pari della nostra, hanno istituito lo stesso obbligo, ma con strumenti normativi diversi.
Il Ministro della Salute, Giulia Grillo, ha dichiarato guerra ai più moderni diritti civili: il traguardo collettivo dell'immunità di gregge e quello individuale – rivolto ai piu deboli che non possono vaccinarsi - di essere tutelati dall'immunità altrui.
Sono certa che la Corte costituzionale si esprimerà in senso favorevole alla legge regionale, che in questo caso riguarda medici assunti nelle strutture regionali pugliesi, la cui organizzazione sanitaria compete alla Puglia. Attendiamo fiduciosi l'esito della Consulta.
Così, finalmente, i Cinquestelle capiranno che l'interesse pubblico viene prima delle farneticazioni di qualche delirante setta antiscientifica e che, mentre la politica in modo perverso discute sull'obbligo vaccinale, virus ampiamente debellati come morbillo e pertosse - per citare solo l'ultimo caso – tornano, e mietono vittime".
"D'ora in poi sui vaccini chi tace è complice. Deve diventare la battaglia dei medici, dei giuristi e dei politici avveduti contro gli aguzzini del popolo. Per questo invitiamo gli ordini dei medici, degli avvocati e le diverse società scientifiche a prendere posizione contro l'ignobile proroga dell'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale e l'impugnazione della legge pugliese sulle vaccinazioni degli operatori sanitari". Lo dichiarano i consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, con riferimento alla decisione del Governo nazionale di impugnare la legge regionale pugliese sull'obbligo vaccinale a carico degli operatori sanitari e la proroga all'anno scolastico 2019-20 dell'obbligo vaccinale previsto dalla legge Lorenzin.
"Non si può tacere o far finta di niente - continuano i consiglieri regionali pugliesi - anche perché è una violenza fuori misura, inflitta al popolo quella che, in nome di un malinteso senso della libertà, riduce la politica di prevenzione su malattie note, nelle stesse ore in cui nei laboratori universitari si studiano le nuove e gravi malattie portate da nuovi e pericolosissimi vettori animali. È inoltre importante che il Pd nazionale e pugliese – sottolineano gli esponenti del partito in Consiglio regionale - si svegli dal torpore in cui è caduto dopo il 4 marzo e avvii, tanto per cominciare, una straordinaria campagna di comunicazione, città per città, sui rischi di questo nuovo medioevo, che è destinato a sfregiare nella salute il popolo e la parte più debole di esso".
"Ai tanti dirigenti e militanti locali – concludono Amati, Blasi, Mennea e Pentassuglia - offriamo la nostra collaborazione e chiediamo di alzare in ogni circolo la bandiera del futuro, del progresso, della civiltà e dell'umanità, senza alcuna soggezione nei confronti delle forze politiche di governo".