Territorio
Uva da vino, Cia Puglia: «Qualità eccellente, no alle speculazioni»
Sicolo: «Tempesta perfetta sulle aziende agricole. Bisogna vigilare sulle frodi e salvaguardare la redditività»
Corato - venerdì 26 agosto 2022
10.05
«A furia di tirarla, la corda potrebbe spezzarsi. I produttori di uva da vino, a pochi giorni dall'inizio della vendemmia, sono comprensibilmente preoccupati. Quello che temono è che a danno delle loro aziende si profili una nuova miserevole speculazione. La situazione è molto delicata, per questo stiamo vigilando e invitiamo a vigilare su quanto accadrà di qui alle prossime settimane» È con queste parole che Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale di Cia agricoltori italiani, ha commentato le segnalazioni preoccupate dei produttori viticoli pugliesi.
Dal punto più a nord della Puglia all'estremo sud della regione, il filo rosso della viticoltura pugliese è molto teso. Ancora una volta, è la questione prezzi ad agitare il sonno delle aziende agricole. «Si tratta delle stesse imprese che stanno facendo i salti mortali per portare a compimento una stagione già martoriata dall'impennata allucinante di bollette energetiche, caro-gasolio, materie prime e costi di produzione, oltre che dallo stillicidio di grandinate e nubifragi» ha ricordato il presidente del sindacato pugliese degli agricoltori.
Alla data del 31 luglio 2022, negli stabilimenti pugliesi sono presenti 762mila ettolitri di vini Dop; 3 milioni di ettolitri di vini Igp; 1.4 milioni di ettolitri di altri vini; 40.300 vini varietali, per un totale di 5.2 milioni di ettolitri di vino (fonte: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari).
«Siamo fermamente convinti che agli alti costi di produzione sostenuti per produrre uve eccellenti (gasolio, concimi, fitosanitari, eccetera) da cui si ottengono vini da guinness dei primati, vada riconosciuta l'adeguata remunerazione alle aziende vitivinicole e su questa impostazione saremo fermi e determinati» ha rimarcato Sicolo.
Dal punto più a nord della Puglia all'estremo sud della regione, il filo rosso della viticoltura pugliese è molto teso. Ancora una volta, è la questione prezzi ad agitare il sonno delle aziende agricole. «Si tratta delle stesse imprese che stanno facendo i salti mortali per portare a compimento una stagione già martoriata dall'impennata allucinante di bollette energetiche, caro-gasolio, materie prime e costi di produzione, oltre che dallo stillicidio di grandinate e nubifragi» ha ricordato il presidente del sindacato pugliese degli agricoltori.
Alla data del 31 luglio 2022, negli stabilimenti pugliesi sono presenti 762mila ettolitri di vini Dop; 3 milioni di ettolitri di vini Igp; 1.4 milioni di ettolitri di altri vini; 40.300 vini varietali, per un totale di 5.2 milioni di ettolitri di vino (fonte: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari).
«Siamo fermamente convinti che agli alti costi di produzione sostenuti per produrre uve eccellenti (gasolio, concimi, fitosanitari, eccetera) da cui si ottengono vini da guinness dei primati, vada riconosciuta l'adeguata remunerazione alle aziende vitivinicole e su questa impostazione saremo fermi e determinati» ha rimarcato Sicolo.