Cultura
Una Vita per la legalità, Il comandante Alfa per la prima volta a Corato: le interviste ai protagonisti
Un interessante talk condotto da Massimo Giletti, all'interno del Teatro Comunale di Corato
Corato - lunedì 29 maggio 2023
11.55
Il Comandante Alfa, tra i membri fondatori del GIS, il Carabiniere più decorato della storia d'Italia, è stato il protagonista del talk tenutosi all'interno del Teatro Comunale di Corato, sold out per l'occasione. In una sentita intervista, condotta in maniera egregia dal giornalista Massimo Giletti, il comandante ha ripercorso attraverso una serie di racconti ed aneddoti, la sua "vita spericolata", non facendo mancare momenti di riflessione, sorrisi e commozione.
Una vita nell'ombra, passata per la maggior parte del tempo con il mefisto calato sul volto. Una vita di stenti, sacrifici, continui pericoli al servizio della comunità. Ma comunque una vita piena, la migliore possibile, così come affermato dallo stesso protagonista.
Nascere a Castelvetrano negli anni 50 segna per il Comandante Alfa una sorta di solco, in quanto concittadino del boss Don Ciccio Messina Denaro (padre del famigerato Matteo). Le sue amicizie con i figli dei boss, inevitabili per il contesto in cui egli viveva, l'episodio scatenante del suo cane preso a bastonate da questi "amici" così codardi, l'hanno spinto a fare la valigia di cartone e intraprendere la carriera da Carabiniere.
Nella sua sequela di racconti, fatti di tanti successi e qualche caduta, sono emersi l'orgoglio e la passione di un uomo comune, proveniente da una famiglia umile, divenuto un punto di riferimento per una nazione intera. La nascita dei GIS, con la prima operazione nel carcere della vicina Trani, le operazioni di recupero degli ostaggi nei durissimi anni di piombo, fino al congedo, una vita sulle montagne russe, che ha colpito la folta platea.
Dopo gli anni di onorato servizio poi, il Comandante Alfa non si è fermato. Ancora oggi infatti è promotore di legalità, divulgando nelle scuole e non solo, il concetto di legalità stessa attraverso il suo intenso vissuto.
Sul finire della conferenza poi, anche spazio per la commozione. Parlando di sua moglie, in questo momento molto malata, il Comandante si è lasciato andare a lacrime di commozione che hanno mostrato anche la sua natura umana, sottolineando una volta di più che dietro al mefisto del GIS, c'è un uomo più o meno comune.
La meravigliosa serata, organizzata dal ragionier Aldo Strippoli dell'associazione culturale "Liberi per la Legalità", è stata allietata anche dalle sinfonie della banda dei Carabinieri "La Benemerita".
In allegato all'articolo le interviste al Comandante Alfa e agli altri protagonisti della serata.
Una vita nell'ombra, passata per la maggior parte del tempo con il mefisto calato sul volto. Una vita di stenti, sacrifici, continui pericoli al servizio della comunità. Ma comunque una vita piena, la migliore possibile, così come affermato dallo stesso protagonista.
Nascere a Castelvetrano negli anni 50 segna per il Comandante Alfa una sorta di solco, in quanto concittadino del boss Don Ciccio Messina Denaro (padre del famigerato Matteo). Le sue amicizie con i figli dei boss, inevitabili per il contesto in cui egli viveva, l'episodio scatenante del suo cane preso a bastonate da questi "amici" così codardi, l'hanno spinto a fare la valigia di cartone e intraprendere la carriera da Carabiniere.
Nella sua sequela di racconti, fatti di tanti successi e qualche caduta, sono emersi l'orgoglio e la passione di un uomo comune, proveniente da una famiglia umile, divenuto un punto di riferimento per una nazione intera. La nascita dei GIS, con la prima operazione nel carcere della vicina Trani, le operazioni di recupero degli ostaggi nei durissimi anni di piombo, fino al congedo, una vita sulle montagne russe, che ha colpito la folta platea.
Dopo gli anni di onorato servizio poi, il Comandante Alfa non si è fermato. Ancora oggi infatti è promotore di legalità, divulgando nelle scuole e non solo, il concetto di legalità stessa attraverso il suo intenso vissuto.
Sul finire della conferenza poi, anche spazio per la commozione. Parlando di sua moglie, in questo momento molto malata, il Comandante si è lasciato andare a lacrime di commozione che hanno mostrato anche la sua natura umana, sottolineando una volta di più che dietro al mefisto del GIS, c'è un uomo più o meno comune.
La meravigliosa serata, organizzata dal ragionier Aldo Strippoli dell'associazione culturale "Liberi per la Legalità", è stata allietata anche dalle sinfonie della banda dei Carabinieri "La Benemerita".
In allegato all'articolo le interviste al Comandante Alfa e agli altri protagonisti della serata.