Attualità
Una mostra a Palazzo di Città ricorda Antonio Gramsci
L'iniziativa è di Rifondazione comunista
Corato - mercoledì 17 maggio 2017
17.28
In occasione degli 80 anni dalla morte di Antonio Gramsci, l'omonimo circolo cittadino di Rifondazione Comunista, in collaborazione con l'Associazione "Casa dei popoli" di Molfetta, ha organizzato a Corato presso il Chiostro Comunale, dal 16 al 19 maggio negli orari di apertura uffici comunali, la mostra "Gramsci, Il pensiero lucido. L'uomo, le idee, la storia".
La mostra, illustrerà in dieci pannelli fotografici la vita di Antonio Gramsci, il suo pensiero e le vicende legate alla persecuzione del fascismo, fino al carcere e alla morte: i pannelli sono stati progettati, con testi, immagini e foto di documenti (in massima parte provenienti dall'Archivio di Stato), in una chiave di lettura didattica, rivolta soprattutto al mondo della scuola.
La mostra illustrerà con monografie, periodici e un manoscritto dell'Archivio Tommaso Fiore la figura di Antonio Gramsci inserita nel contesto storico del primo Novecento. Vengono differenziati alcuni momenti della sua attività politico-culturale (la formazione giovanile, il periodo dell' «Ordine nuovo», la direzione del Pcd'I, i Quaderni del carcere) e della sua vicenda umana di perseguitato politico e di vittima del regime fascista.
La mostra, illustrerà in dieci pannelli fotografici la vita di Antonio Gramsci, il suo pensiero e le vicende legate alla persecuzione del fascismo, fino al carcere e alla morte: i pannelli sono stati progettati, con testi, immagini e foto di documenti (in massima parte provenienti dall'Archivio di Stato), in una chiave di lettura didattica, rivolta soprattutto al mondo della scuola.
La mostra illustrerà con monografie, periodici e un manoscritto dell'Archivio Tommaso Fiore la figura di Antonio Gramsci inserita nel contesto storico del primo Novecento. Vengono differenziati alcuni momenti della sua attività politico-culturale (la formazione giovanile, il periodo dell' «Ordine nuovo», la direzione del Pcd'I, i Quaderni del carcere) e della sua vicenda umana di perseguitato politico e di vittima del regime fascista.