Cronaca
Una foto che vale una denuncia: scoperto dai Forestali grazie a un'immagine Facebook
Denunciato coratino: aveva ucciso un cinghiale pur non avendo la licenza di caccia
Corato - mercoledì 29 gennaio 2020
12.50
Tradito dai social network, scoperto a causa della smania di pubblicare una foto che lo ritraeva con una carabina mentre esponeva il suo "trofeo di caccia": un cinghiale abbattuto e ancora sanguinante.
Un uomo di Corato è stato denunciato dai carabinieri forestali della Stazione Parco di Ruvo di Puglia che, partendo proprio dall'analisi del profilo facebook dello pseudo cacciatore, hanno avviato una serie di indagini a suo carico.
È risultato che l'uomo, già sottoposto in passato a controlli dei militari, era in possesso della sola licenza per uso sportivo e non per fini venatori, e inoltre risultava detenere un fucile tipo carabina identico a quello imbracciato nella foto.
Grazie agli accertamenti successivi si è inoltre appurato che l'abbattimento del cinghiale è avvenuto sul territorio murgiano, nell'agro di Minervino Murge, e nel periodo primaverile, ossia quando la caccia è chiusa.
Gli ulteriori elementi probatori raccolti durante le indagini hanno portato i militari di Ruvo a segnalare all'autorità giudiziaria lo pseudo "cacciatore", residente a Corato, deferendolo per il reato di porto d'armi illegale in luogo pubblico e in aggiunta anche per il furto aggravato di selvaggina.
Infatti il porto d'armi ad uso sportivo non consente il trasporto delle stesse armi verso luoghi diversi dai poligoni di tiro né l'esercizio dell'attività venatoria. Il furto venatorio invece trova principio nel fondamento che, ai sensi di legge, la fauna costituisce patrimonio indisponibile dello Stato e non può essere detenuta e prelevata in assenza di specifica licenza ad uso caccia.
Un uomo di Corato è stato denunciato dai carabinieri forestali della Stazione Parco di Ruvo di Puglia che, partendo proprio dall'analisi del profilo facebook dello pseudo cacciatore, hanno avviato una serie di indagini a suo carico.
È risultato che l'uomo, già sottoposto in passato a controlli dei militari, era in possesso della sola licenza per uso sportivo e non per fini venatori, e inoltre risultava detenere un fucile tipo carabina identico a quello imbracciato nella foto.
Grazie agli accertamenti successivi si è inoltre appurato che l'abbattimento del cinghiale è avvenuto sul territorio murgiano, nell'agro di Minervino Murge, e nel periodo primaverile, ossia quando la caccia è chiusa.
Gli ulteriori elementi probatori raccolti durante le indagini hanno portato i militari di Ruvo a segnalare all'autorità giudiziaria lo pseudo "cacciatore", residente a Corato, deferendolo per il reato di porto d'armi illegale in luogo pubblico e in aggiunta anche per il furto aggravato di selvaggina.
Infatti il porto d'armi ad uso sportivo non consente il trasporto delle stesse armi verso luoghi diversi dai poligoni di tiro né l'esercizio dell'attività venatoria. Il furto venatorio invece trova principio nel fondamento che, ai sensi di legge, la fauna costituisce patrimonio indisponibile dello Stato e non può essere detenuta e prelevata in assenza di specifica licenza ad uso caccia.