Ambiente
Una discarica a cielo aperto a due passi dalle abitazioni
Indecoroso spettacolo tra via Cassia e Via Aurelia
Corato - mercoledì 29 marzo 2017
16.21
Tre cumuli di rifiuti che sembrano tre autentiche discariche. Questa volta, però, non parliamo delle solite montagne di rifiuti accumulate nelle campagne cittadine, ma di discariche a cielo aperto a due passi dalle abitazioni, quelle che insistono tra via Cassia e via Aurelia.
Un indecoroso spettacolo che rischia di avere ripercussioni anche sul piano igienico. Alcuni residenti, infatti, parlano di un proliferare di topi, anche di grandi dimensioni, che indisturbati fanno capolino tra la sporcizia e i rifiuti.
I cumuli che mostriamo in fotografia sono quelli che si potevano vedere questa mattina su via Cassa e su Via Etruria. E non sono certamente opera dei soli residenti. «Vedendo questi cumuli di rifiuti molti avventori scaricano tranquillamente i loro sacchetti, alle volte senza neanche scendere dall'automobile» ci spiegano i residenti della zona.
Meno di un mese fa nella stessa zona altri sacchetti di spazzatura sono stati dati alle fiamme. Ciò tuttavia non ha scoraggiato chi deposita lì la propria spazzatura.
Ma c'è anche un rovescio della medaglia. Stando a quanto riferito da alcuni residenti, la consuetudine di accantonare lontano dai portoni degli edifici le buste di spazzatura era consolidata sino a qualche tempo fa. I residenti avevano scelto un punto della strada dove depositare i sacchetti che successivamente sarebbero stati raccolti dagli operatori dell'Asipu. Da qualche tempo, però, la spazzatura così come accumulata non viene più ritirata. Tuttavia la consuetudine rimane la stessa, con gli effetti che si possono evincere dalle immagini che mostriamo
Ci rincresce sapere che a pochi passi dalla sporcizia vivono decine di famiglie e, verosimilmente, anche alcuni bambini che con ogni probabilità giocano a ridosso dell'immondizia.
Il problema spazzatura è una delle questioni irrisolte del rione popolare di via Cassia - Via Aurelia. Alcuni residenti, approfittando della nostra presenza in loco, ci confidano di sentirsi «cittadini abbandonati».
E, mentre scattiamo alcune fotografie che documentino lo stato di degrado, registriamo lo scetticismo di chi abita in questa via: «Tanto non cambierà nulla».
Un indecoroso spettacolo che rischia di avere ripercussioni anche sul piano igienico. Alcuni residenti, infatti, parlano di un proliferare di topi, anche di grandi dimensioni, che indisturbati fanno capolino tra la sporcizia e i rifiuti.
I cumuli che mostriamo in fotografia sono quelli che si potevano vedere questa mattina su via Cassa e su Via Etruria. E non sono certamente opera dei soli residenti. «Vedendo questi cumuli di rifiuti molti avventori scaricano tranquillamente i loro sacchetti, alle volte senza neanche scendere dall'automobile» ci spiegano i residenti della zona.
Meno di un mese fa nella stessa zona altri sacchetti di spazzatura sono stati dati alle fiamme. Ciò tuttavia non ha scoraggiato chi deposita lì la propria spazzatura.
Ma c'è anche un rovescio della medaglia. Stando a quanto riferito da alcuni residenti, la consuetudine di accantonare lontano dai portoni degli edifici le buste di spazzatura era consolidata sino a qualche tempo fa. I residenti avevano scelto un punto della strada dove depositare i sacchetti che successivamente sarebbero stati raccolti dagli operatori dell'Asipu. Da qualche tempo, però, la spazzatura così come accumulata non viene più ritirata. Tuttavia la consuetudine rimane la stessa, con gli effetti che si possono evincere dalle immagini che mostriamo
Ci rincresce sapere che a pochi passi dalla sporcizia vivono decine di famiglie e, verosimilmente, anche alcuni bambini che con ogni probabilità giocano a ridosso dell'immondizia.
Il problema spazzatura è una delle questioni irrisolte del rione popolare di via Cassia - Via Aurelia. Alcuni residenti, approfittando della nostra presenza in loco, ci confidano di sentirsi «cittadini abbandonati».
E, mentre scattiamo alcune fotografie che documentino lo stato di degrado, registriamo lo scetticismo di chi abita in questa via: «Tanto non cambierà nulla».