Cronaca
Un ricatto da 1500 euro al mese: ecco come agivano gli estorsori
I dettagli dell'operazione della Polizia di Stato
Corato - giovedì 2 dicembre 2021
16.11
In merito alle ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dagli uomini della Polizia di Stato nei confronti di tre persone, emergono ulteriori particolari.
Le tre persone coinvolte nella questione sono gli indagati per la rapina e il tentativo di estorsione ai danni del fruttivendolo di Piazza XX settembre, il quale fu colpito alla testa dal calcio di una pistola dopo essersi opposto ad una richiesta di pizzo. Un fatto accaduto la scorsa settimana e che provocò l'immediata reazione delle forze dell'ordine che arrestarono quattro persone nella stessa mattinata.
Evidentemente il fruttivendolo non era la loro unica vittima. È stato un imprenditore edile, attraverso la sua denuncia, a fare in modo che le forze dell'ordine, e in particolare gli agenti della Polizia di Stato, raccogliessero elementi utili a svelare una rete di taglieggi ed estorsioni importante, la stessa che già aveva denunciato il sindaco di Corato Corrado De Benedittis al Prefetto e in ragione della quale aveva richiesto un incremento del numero di forze dell'ordine operative in città.
Stando alla ricostruzione delle forze dell'ordine, all'imprenditore sarebbero state avanzate diverse richieste, da 500 a 1500 euro al mese per non ricevere danni al suo cantiere nel centro città.
La vittima, stando a quanto si apprende, sarebbe stata anche minacciata con un'arma poi rivelatasi giocattolo. La denuncia dell'imprenditore delle richieste estorsive ha fatto in modo che le indagini potessero portare alla ricostruzione degli eventi e all'arresto delle tre persone, già detenute nel carcere di Lecce.
Le tre persone coinvolte nella questione sono gli indagati per la rapina e il tentativo di estorsione ai danni del fruttivendolo di Piazza XX settembre, il quale fu colpito alla testa dal calcio di una pistola dopo essersi opposto ad una richiesta di pizzo. Un fatto accaduto la scorsa settimana e che provocò l'immediata reazione delle forze dell'ordine che arrestarono quattro persone nella stessa mattinata.
Evidentemente il fruttivendolo non era la loro unica vittima. È stato un imprenditore edile, attraverso la sua denuncia, a fare in modo che le forze dell'ordine, e in particolare gli agenti della Polizia di Stato, raccogliessero elementi utili a svelare una rete di taglieggi ed estorsioni importante, la stessa che già aveva denunciato il sindaco di Corato Corrado De Benedittis al Prefetto e in ragione della quale aveva richiesto un incremento del numero di forze dell'ordine operative in città.
Stando alla ricostruzione delle forze dell'ordine, all'imprenditore sarebbero state avanzate diverse richieste, da 500 a 1500 euro al mese per non ricevere danni al suo cantiere nel centro città.
La vittima, stando a quanto si apprende, sarebbe stata anche minacciata con un'arma poi rivelatasi giocattolo. La denuncia dell'imprenditore delle richieste estorsive ha fatto in modo che le indagini potessero portare alla ricostruzione degli eventi e all'arresto delle tre persone, già detenute nel carcere di Lecce.