Politica
Un freno alle liste civiche? Lo propone il deputato Galantino
Che accadrà a Corato se dovesse passare la proposta di legge?
Corato - lunedì 17 settembre 2018
11.25
«Le coalizioni di liste civiche alle elezioni comunali alterano spesso il consenso popolare e favoriscono il malaffare». A dirlo è il deputato biscegliese del Movimento Cinque Stelle Davide Galantino che ha presentato una proposta di legge che avrà un forte impatto sul territorio se verrà approvata.
Galantino spiega: «Nell'approssimarsi delle Elezioni Amministrative puntualmente spuntano nei comuni innumerevoli liste civiche fatte a tavolino che si propongono, con le sigle più variegate, come alternativa ai partiti tradizionali e ai politici di professione. Al contrario di quanto promesso però servono a portare un pacchetto di voti provenienti per lo più da amici o parenti al candidato 'politicante' di turno, risultato che spesso altera il consenso popolare, garantendo l'ennesima vittoria per il 'politico professionista'. Il contrario di quello che viene definito: voto d' opinione. In altre situazioni, grazie alla creazioni di liste civiche, si alimenta il voto di scambio che, come disse l'allora Presidente della Commissione Permanete Antimafia, Rosy Bindi, nell'anno 2016: "si apre un varco alle mafie". Spesso è proprio grazie alla maschera della lista civica che il malavitoso riesce ad "inquinare" la tornata elettorale. La lista civica dovrebbe invece essere lo strumento democratico per permettere a qualunque cittadino di determinare la politica locale anche in alternativa al sistema partitico tradizionale».
Il deputato biscegliese entra nel dettaglio: «Per tali ragioni, mi fregio di proporre alcune modifiche al Decreto Legge 267 del 18 agosto 2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" Titolo 3 Capo III agli articoli 72 e 73. È un'occasione storica per porre fine ad un meccanismo di cui ci siamo lamentati più volte» conclude Galantino.
La proposta di legge è ora in discussione sulla piattaforma del MoVimento 5 Stelle Rousseau.
Una proposta di legge che potrebbe guastare i piani di molti di coloro che, già da alcuni mesi, si stanno organizzando in vista delle elezioni amministrative anche nella città di Corato.
In un momento di profonda crisi dei partiti e, soprattutto alla luce dei tanti divari interni che hanno animato in questo quinquennio i partiti di Corato, in particolare del centrodestra, sono tanti gli esponenti locali che - fuoriusciti dai partiti - hanno iniziato a pensare ad una organizzazione di liste civiche per contrapporsi ai gruppi e alle coalizioni con simbolo di partito. Liste che vogliono svincolarsi dai simboli e darsi un'aria di rinnovamento benché comunque abitate e coordinate da esponenti politici di lungo corso.
Da alcuni mesi ormai sono in corso dialoghi tra gruppi che intendono costruire progetti politici civici. Si starebbe persino delineando una eventuale coalizione, formata da gruppi civici ed individuando un possibile candidato sindaco.
La proposta di Galantino potrebbe guastare i piani e spazzare via mesi di lavoro e, forse, decimare i futuri candidati alla carica di consigliere comunale.
Galantino spiega: «Nell'approssimarsi delle Elezioni Amministrative puntualmente spuntano nei comuni innumerevoli liste civiche fatte a tavolino che si propongono, con le sigle più variegate, come alternativa ai partiti tradizionali e ai politici di professione. Al contrario di quanto promesso però servono a portare un pacchetto di voti provenienti per lo più da amici o parenti al candidato 'politicante' di turno, risultato che spesso altera il consenso popolare, garantendo l'ennesima vittoria per il 'politico professionista'. Il contrario di quello che viene definito: voto d' opinione. In altre situazioni, grazie alla creazioni di liste civiche, si alimenta il voto di scambio che, come disse l'allora Presidente della Commissione Permanete Antimafia, Rosy Bindi, nell'anno 2016: "si apre un varco alle mafie". Spesso è proprio grazie alla maschera della lista civica che il malavitoso riesce ad "inquinare" la tornata elettorale. La lista civica dovrebbe invece essere lo strumento democratico per permettere a qualunque cittadino di determinare la politica locale anche in alternativa al sistema partitico tradizionale».
Il deputato biscegliese entra nel dettaglio: «Per tali ragioni, mi fregio di proporre alcune modifiche al Decreto Legge 267 del 18 agosto 2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" Titolo 3 Capo III agli articoli 72 e 73. È un'occasione storica per porre fine ad un meccanismo di cui ci siamo lamentati più volte» conclude Galantino.
La proposta di legge è ora in discussione sulla piattaforma del MoVimento 5 Stelle Rousseau.
Una proposta di legge che potrebbe guastare i piani di molti di coloro che, già da alcuni mesi, si stanno organizzando in vista delle elezioni amministrative anche nella città di Corato.
In un momento di profonda crisi dei partiti e, soprattutto alla luce dei tanti divari interni che hanno animato in questo quinquennio i partiti di Corato, in particolare del centrodestra, sono tanti gli esponenti locali che - fuoriusciti dai partiti - hanno iniziato a pensare ad una organizzazione di liste civiche per contrapporsi ai gruppi e alle coalizioni con simbolo di partito. Liste che vogliono svincolarsi dai simboli e darsi un'aria di rinnovamento benché comunque abitate e coordinate da esponenti politici di lungo corso.
Da alcuni mesi ormai sono in corso dialoghi tra gruppi che intendono costruire progetti politici civici. Si starebbe persino delineando una eventuale coalizione, formata da gruppi civici ed individuando un possibile candidato sindaco.
La proposta di Galantino potrebbe guastare i piani e spazzare via mesi di lavoro e, forse, decimare i futuri candidati alla carica di consigliere comunale.