Cultura
Un altro desiderio espresso sotto il cielo di Fiero del Libro
L'evento nella serata di venerdì
Corato - lunedì 23 agosto 2021
17.21
Nella serata di venerdì scorso, sul proscenio del Festival letterario "Fiero del Libro", prima degli interessanti e coinvolgenti libri in scaletta, "Concatenati" di Agostino Picicco e "Abbracco d'autunno" di Giuseppe Selvaggi, c'era il poeta Alberto Tarantini, a lui questa volta il compito di aprire la serata con il prologo.
E Tarantini non si smentisce. Ancora una volta ha dimostrato di essere un cavallo di razza. La sua lectio magistralis, contenuta tra due argute e struggenti poesie, ha reso il tema proposto dalla Secop edizioni sul desiderio di tempo restituito un momento collettivo di riflessione sul senso arbitrario del tempo che crede di poter essere il padrone assoluto della nostra libertà, ma che noi, nel suo sguardo filosofico, potremmo, volendolo, piegare a nostra volontà, ponendolo alla stregua di una sigaretta.
Una semplice eppure emblematica sigaretta a cui si può decidere di bloccare il flusso delle aspirate o, in alternativa, si può lasciarla consumare senza degnarla più di un ulteriore attenzione da parte nostra.
A Fiero Del Libro dell'Associazione culturale FOS, si attende ormai con entusiasmo il prologo e l'epilogo che, come le due parti del sipario, preparano e chiudono la magia che sprigiona il teatro.
Gli interpreti sono posti come sentinelle a che tutti si sentano coinvolti e liberi di poter esprimere un desiderio. Un umano semplicissimo desiderio.
Il poeta Alberto Tarantini, coinvolto anche in veste di ginecologo, ieri ha affidato i suoi desideri al bisogno della parola di farsi fisica estensione del cuore umano, insondabile e sconosciuto eppure decifrabile e nudo, scoperto e offerto.
La sua è stata anche una grande prova attoriale, perché la lettura delle poesie si è rivelata una danza sulle note dei brani musicali, sapientemente scelti. Fiero del Libro, dunque, c'insegna ad essere Fieri anche dei nostri concittadini che rendono viva e pulsante la nostra città.
E Tarantini non si smentisce. Ancora una volta ha dimostrato di essere un cavallo di razza. La sua lectio magistralis, contenuta tra due argute e struggenti poesie, ha reso il tema proposto dalla Secop edizioni sul desiderio di tempo restituito un momento collettivo di riflessione sul senso arbitrario del tempo che crede di poter essere il padrone assoluto della nostra libertà, ma che noi, nel suo sguardo filosofico, potremmo, volendolo, piegare a nostra volontà, ponendolo alla stregua di una sigaretta.
Una semplice eppure emblematica sigaretta a cui si può decidere di bloccare il flusso delle aspirate o, in alternativa, si può lasciarla consumare senza degnarla più di un ulteriore attenzione da parte nostra.
A Fiero Del Libro dell'Associazione culturale FOS, si attende ormai con entusiasmo il prologo e l'epilogo che, come le due parti del sipario, preparano e chiudono la magia che sprigiona il teatro.
Gli interpreti sono posti come sentinelle a che tutti si sentano coinvolti e liberi di poter esprimere un desiderio. Un umano semplicissimo desiderio.
Il poeta Alberto Tarantini, coinvolto anche in veste di ginecologo, ieri ha affidato i suoi desideri al bisogno della parola di farsi fisica estensione del cuore umano, insondabile e sconosciuto eppure decifrabile e nudo, scoperto e offerto.
La sua è stata anche una grande prova attoriale, perché la lettura delle poesie si è rivelata una danza sulle note dei brani musicali, sapientemente scelti. Fiero del Libro, dunque, c'insegna ad essere Fieri anche dei nostri concittadini che rendono viva e pulsante la nostra città.