Vita di Città
Ufficio chiuso, pagare un bollo comunale costa dieci volte tanto
La disavventura di un cittadino vittima della burocrazia cittadina
Corato - venerdì 27 novembre 2020
11.47
L'ufficio economato del Comune di Corato è chiuso. Riaprirà il 4 dicembre.
In tempo di Covid è comprensibile, anzi auspicabile lì dove è possibile, agevolare lo smartworking. Questo sta accadendo, seppur parzialmente, negli uffici comunali di Corato. Quel che tuttavia non è accettabile è che il lavoro agile possa penalizzare l'utente finale.
Ed è, purtroppo, quanto accaduto ad alcuni utenti degli uffici comunali.
«Sono stato convocato per ricevere copia degli atti per i quali avevo richiesto accesso. Tutto nella norma. Due fogli per i quali è prevista una imposta di bollo di 26 centesimi cadauno» ci racconta un utente del servizio.
«Mi reco dagli uffici di via Gravina all'ufficio economato di Palazzo di Città per pagare i 52 centesimi. L'ufficio era chiuso: per poter pagare il contributo dovevo recarmi nella sede della banca convenzionata col comune. Cosa che ho fatto» continua il nostro concittadino.
Nuova coda, nuove attese che, come è giusto che sia, risentono anche dei tempi per ottemperare alle prassi anticovid. Una volta allo sportello però il nostro concittadino, che non è titolare di un conto in banca, ha dovuto effettuare il pagamento di 52 centesimi per il Comune e il servizio prestato dalla banca di ben 6 euro. Una cifra più di dieci volte superiore a quella che avrebbe pagato se l'ufficio economato fosse stato aperto.
«Racconto questa storia non per aver pagato il servizio della banca ma perché ci si renda conto del paradosso nel quale si imbattono gli utenti. Oltre ad aver perso mezza giornata di lavoro» conclude
In tempo di Covid è comprensibile, anzi auspicabile lì dove è possibile, agevolare lo smartworking. Questo sta accadendo, seppur parzialmente, negli uffici comunali di Corato. Quel che tuttavia non è accettabile è che il lavoro agile possa penalizzare l'utente finale.
Ed è, purtroppo, quanto accaduto ad alcuni utenti degli uffici comunali.
«Sono stato convocato per ricevere copia degli atti per i quali avevo richiesto accesso. Tutto nella norma. Due fogli per i quali è prevista una imposta di bollo di 26 centesimi cadauno» ci racconta un utente del servizio.
«Mi reco dagli uffici di via Gravina all'ufficio economato di Palazzo di Città per pagare i 52 centesimi. L'ufficio era chiuso: per poter pagare il contributo dovevo recarmi nella sede della banca convenzionata col comune. Cosa che ho fatto» continua il nostro concittadino.
Nuova coda, nuove attese che, come è giusto che sia, risentono anche dei tempi per ottemperare alle prassi anticovid. Una volta allo sportello però il nostro concittadino, che non è titolare di un conto in banca, ha dovuto effettuare il pagamento di 52 centesimi per il Comune e il servizio prestato dalla banca di ben 6 euro. Una cifra più di dieci volte superiore a quella che avrebbe pagato se l'ufficio economato fosse stato aperto.
«Racconto questa storia non per aver pagato il servizio della banca ma perché ci si renda conto del paradosso nel quale si imbattono gli utenti. Oltre ad aver perso mezza giornata di lavoro» conclude