Attualità
Tutti gli alberi del Tannoia: quando l’ecologia rima con l’inclusione
Due laboratori per gli studenti dell'ITSET
Corato - mercoledì 21 dicembre 2016
12.45
Quanti alberi per Natale? La domanda all'ITSET "Tannoia" di Corato quest'anno suona diversamente: "quali" alberi per il Natale?La risposta l'hanno data loro, i veri protagonisti della "Buona scuola": gli studenti diversabili e non che, insieme, hanno voluto abbellire la scuola in occasione delle imminenti festività natalizie.
Illuminandoli con la luce degli alberi di Natale il Dipartimento dei docenti di sostegno ha portato a conclusione due progetti che hanno avuto inizio a novembre: "Riciclo carta e plastica" e "Natale 2016". I due laboratori da subito hanno coinvolto l'intera comunità scolastica del "Tannoia" guidato dal dirigente scolastico prof.ssa Nunzia Trantini.
Alessandro, Angela, Anhuar, Daniele, Felice, Gabriella, Michael, i ragazzi che creduto che l'impegno e l'intreccio delle loro mani e delle loro menti in questi due progetti avrebbero potuto creare qualcosa, dal niente o dal poco di materiale di cui disponevano.Ma anche dal molto del loro desiderio di realizzare e di esprimere la propria creatività, divertendosi ed esercitandosi a rispettare l'ambiente e tutto ciò che ci circonda. E' nata così, grazie ai docenti di sostegno Giuseppe Barbone, l'anima della iniziativa, Arianna Caputi, Irene De Biase, Stefania Falco, Rosa Piarulli, Riccardo Zagaria, e le educatrici Ezia Gattulli e Marianna Quercia, l'idea di collaborare alla costruzione di qualcosa che fosse speciale: un albero di Natale, una scuola che fosse addobbata a festa, ma che rappresentasse tutti gli alunni della scuola, italiani e stranieri, disabili e non, cristiani e musulmani, tutti uniti, tutti insieme per uno stesso fine, l'albero dei ragazzi.
E' partita così una gara, senza vinti né vincitori, a chi raccoglieva più materiale da reimpiegare nel loro progetto: bottiglie, cassette di legno, giornali, cartoni e chi non riusciva a portare nulla di utile al progetto, ha messo a disposizione le proprie capacità progettuali, manuali o anche solo il suo entusiasmo, linfa vitale di un gruppo, di una squadra unita e vincente.
Ha visto così la luce L'albero di natale internazionale, completamente di plastica e materiale riciclato, che campeggia all'ingresso dell'Istituto, nel quale anche i colori usati non sono stati scelti a caso: il verde, segno della speranza che i giovani nutrono nel futuro, il rosso segno della Santità dell'evento che stiamo attendendo, e l'azzurro, colore del cielo e simbolo della voglia di volare in alto e di pensare in grande di questi ragazzi.
E infine, L'albero della Intercultura, dell'Accoglienza, della Inclusione, che i giovani costruttori hanno assemblato in Aula Magna: un albero composto da cassette di legno che ospitano tante Natività diverse, provenienti da varie parti del mondo. Natività pensate e realizzate diversamente ma non separate, come potrebbe sembrare a prima vista: a uno sguardo attento si mostrano invece coesistenti, legate strettamente tra loro a formare un corpo unico, un albero a diversi rami dove tutto si tiene, e dove ogni elemento abbellisce l'altro, l'uno ha bisogno dell'altro: l'albero della Vita.
Illuminandoli con la luce degli alberi di Natale il Dipartimento dei docenti di sostegno ha portato a conclusione due progetti che hanno avuto inizio a novembre: "Riciclo carta e plastica" e "Natale 2016". I due laboratori da subito hanno coinvolto l'intera comunità scolastica del "Tannoia" guidato dal dirigente scolastico prof.ssa Nunzia Trantini.
Alessandro, Angela, Anhuar, Daniele, Felice, Gabriella, Michael, i ragazzi che creduto che l'impegno e l'intreccio delle loro mani e delle loro menti in questi due progetti avrebbero potuto creare qualcosa, dal niente o dal poco di materiale di cui disponevano.Ma anche dal molto del loro desiderio di realizzare e di esprimere la propria creatività, divertendosi ed esercitandosi a rispettare l'ambiente e tutto ciò che ci circonda. E' nata così, grazie ai docenti di sostegno Giuseppe Barbone, l'anima della iniziativa, Arianna Caputi, Irene De Biase, Stefania Falco, Rosa Piarulli, Riccardo Zagaria, e le educatrici Ezia Gattulli e Marianna Quercia, l'idea di collaborare alla costruzione di qualcosa che fosse speciale: un albero di Natale, una scuola che fosse addobbata a festa, ma che rappresentasse tutti gli alunni della scuola, italiani e stranieri, disabili e non, cristiani e musulmani, tutti uniti, tutti insieme per uno stesso fine, l'albero dei ragazzi.
E' partita così una gara, senza vinti né vincitori, a chi raccoglieva più materiale da reimpiegare nel loro progetto: bottiglie, cassette di legno, giornali, cartoni e chi non riusciva a portare nulla di utile al progetto, ha messo a disposizione le proprie capacità progettuali, manuali o anche solo il suo entusiasmo, linfa vitale di un gruppo, di una squadra unita e vincente.
Ha visto così la luce L'albero di natale internazionale, completamente di plastica e materiale riciclato, che campeggia all'ingresso dell'Istituto, nel quale anche i colori usati non sono stati scelti a caso: il verde, segno della speranza che i giovani nutrono nel futuro, il rosso segno della Santità dell'evento che stiamo attendendo, e l'azzurro, colore del cielo e simbolo della voglia di volare in alto e di pensare in grande di questi ragazzi.
E infine, L'albero della Intercultura, dell'Accoglienza, della Inclusione, che i giovani costruttori hanno assemblato in Aula Magna: un albero composto da cassette di legno che ospitano tante Natività diverse, provenienti da varie parti del mondo. Natività pensate e realizzate diversamente ma non separate, come potrebbe sembrare a prima vista: a uno sguardo attento si mostrano invece coesistenti, legate strettamente tra loro a formare un corpo unico, un albero a diversi rami dove tutto si tiene, e dove ogni elemento abbellisce l'altro, l'uno ha bisogno dell'altro: l'albero della Vita.