Scuola e Lavoro
Tra San Siro e la Bocconi i sogni delle nuove generazioni. L'INTERVISTA
L'intervista a Niccolò De Palma, finalista ai giochi matematici della sua categoria presso l’università Bocconi
Corato - venerdì 18 maggio 2018
13.05
Nicolò De Palma è un giovane studente, frequentante la classe V della scuola primaria dell'Istituto Comprensivo "Tattoli-De Gasperi" nel plesso di "Via Gravina".
Nicolò è partito alla volta di Milano per prendere parte alla finale dei giochi matematici della sua categoria presso l'Università Bocconi.
Una interessante esperienza per un giovanissimo che è riuscito ad aggiudicarsi il passaggio alla finale nazionale dei campionati junior organizzati da Mateinitaly con la collaborazione del Centro PRISTEM dell'Università Bocconi e del Centro "matematita" dell'Università degli Studi di Milano.
I suoi compagni hanno scelto di intervistarlo per farsi raccontare le emozioni vissute in questa tanto particolare quanto emozionante avventura
"Ciao Nicolò, raccontaci un po' questa tua esperienza in una finale nazionale di giochi matematici."
La finale è stata solo il momento conclusivo di un percorso lungo e stimolante seguito nel corso di questi cinque anni insieme ai miei compagni e la mia insegnante, la maestra Enza Cantatore. Ricordo, fin dalla classe prima, i tanti giochi manipolativi e di logica e le prime sfide. Nella mia classe siamo tutti molto competitivi e cerchiamo di primeggiare in qualsiasi attività: completare per primi un compito, scrivere il testo più ricco, segnare più goal o più canestri, adoperare un lessico ricercato, finire per primi la lettura del libro della biblioteca. Insomma ci piace vincere e, aumentando il numero delle sfide, crescono le probabilità.
"Ma questo continuo confronto-scontro non rende difficili le relazioni e i legami di amicizia?"
Nooo, solo interessanti, qualche sana litigata… quindi … FAIR PLAY! Poi ci sono le competizioni a squadra che ci fanno sperimentare l'importanza della cooperazione e del contributo di tutti per raggiungere un traguardo condiviso. La prima gara matematica alla quale ho partecipato, in terza, è stato il Rally Transalpino della Matematica, era una competizione a squadre e per vincere bisognava essere un gruppo classe veramente affiatato, come la quarta D di allora che tornò con la coppa dalla finale di Barletta. Successivamente ci siamo cimentati con i Giochi Matematici del Mediterraneo e quest'anno anche con i Campionati Junior della Bocconi.
"Torniamo a Milano, come definiresti questa esperienza?"
"Nuova e orientativa. Nuova perché mi sono confrontato con i miei coetanei di altre zone d'Italia, soprattutto settentrionale, preparati ed agguerriti e perché ho sperimentato i ritmi di una metropoli come Milano. Orientativa perché ho capito che per realizzare i propri sogni e vincere le sfide ci vuole sacrificio e preparazione."
"Allora da grande farai il matematico di professione?"
"Piuttosto mi piacerebbe vincere una borsa di studio per la Bocconi e diventare un mago dell'economia e della finanza… oppure fare il calciatore e poter giocare allo stadio Giuseppe Meazza di San siro. Milano mi è proprio entrata nel cuore."
Nicolò è partito alla volta di Milano per prendere parte alla finale dei giochi matematici della sua categoria presso l'Università Bocconi.
Una interessante esperienza per un giovanissimo che è riuscito ad aggiudicarsi il passaggio alla finale nazionale dei campionati junior organizzati da Mateinitaly con la collaborazione del Centro PRISTEM dell'Università Bocconi e del Centro "matematita" dell'Università degli Studi di Milano.
I suoi compagni hanno scelto di intervistarlo per farsi raccontare le emozioni vissute in questa tanto particolare quanto emozionante avventura
"Ciao Nicolò, raccontaci un po' questa tua esperienza in una finale nazionale di giochi matematici."
La finale è stata solo il momento conclusivo di un percorso lungo e stimolante seguito nel corso di questi cinque anni insieme ai miei compagni e la mia insegnante, la maestra Enza Cantatore. Ricordo, fin dalla classe prima, i tanti giochi manipolativi e di logica e le prime sfide. Nella mia classe siamo tutti molto competitivi e cerchiamo di primeggiare in qualsiasi attività: completare per primi un compito, scrivere il testo più ricco, segnare più goal o più canestri, adoperare un lessico ricercato, finire per primi la lettura del libro della biblioteca. Insomma ci piace vincere e, aumentando il numero delle sfide, crescono le probabilità.
"Ma questo continuo confronto-scontro non rende difficili le relazioni e i legami di amicizia?"
Nooo, solo interessanti, qualche sana litigata… quindi … FAIR PLAY! Poi ci sono le competizioni a squadra che ci fanno sperimentare l'importanza della cooperazione e del contributo di tutti per raggiungere un traguardo condiviso. La prima gara matematica alla quale ho partecipato, in terza, è stato il Rally Transalpino della Matematica, era una competizione a squadre e per vincere bisognava essere un gruppo classe veramente affiatato, come la quarta D di allora che tornò con la coppa dalla finale di Barletta. Successivamente ci siamo cimentati con i Giochi Matematici del Mediterraneo e quest'anno anche con i Campionati Junior della Bocconi.
"Torniamo a Milano, come definiresti questa esperienza?"
"Nuova e orientativa. Nuova perché mi sono confrontato con i miei coetanei di altre zone d'Italia, soprattutto settentrionale, preparati ed agguerriti e perché ho sperimentato i ritmi di una metropoli come Milano. Orientativa perché ho capito che per realizzare i propri sogni e vincere le sfide ci vuole sacrificio e preparazione."
"Allora da grande farai il matematico di professione?"
"Piuttosto mi piacerebbe vincere una borsa di studio per la Bocconi e diventare un mago dell'economia e della finanza… oppure fare il calciatore e poter giocare allo stadio Giuseppe Meazza di San siro. Milano mi è proprio entrata nel cuore."