Politica
Testi antichi all'Asipu, D'Introno: «Auguro vengano ricollocati»
La nostra inchiesta oggetto di discussione in consiglio comunale
Corato - mercoledì 1 febbraio 2017
14.03
Auspicavamo che la notizia da noi riportata nei giorni scorsi relativa a dei faldoni e libri antichi custoditi in alcuni locali dell'Asipu fosse portata all'attenzione del Consiglio Comunale.
Così è stato. Nel corso dei preliminari di seduta dello scorso 30 gennaio, la consigliera del Partito Democratico Rosalba Marcone ha chiesto spiegazioni circa l'insolita collocazione di quei volumi.
Spiegazioni che sono arrivate direttamente dal presidente della commissione cultura Giuseppe D'Introno che ha ringraziato gli organi di stampa per l'attenzione dimostrata sull'argomento ed ha auspicato una collocazione più dignitosa di quel materiale.
L'intervento del consigliere D'Introno (Città Nuova) ha preso spunto da una relazione del direttore della biblioteca e vistata dal dirigente del settore, nella quale si ricordava che tali volumi furono spostati all'Asipu al momento del trasloco della biblioteca da via Dante.
«Si tratta di faldoni che giacevano nella parte a piano terra del palazzo del Giudice di Pace. Quando i locali furono interessati da lavori, faldoni furono spostati all'Asipu» ha riferito D'Introno, ricordando che all'Asipu ci sono degli spazi pensati per essere magazzino di materiale del Comune.
Ciò che conforta è che il materiale lasciato ormai dal 2003 all'Asipu non è particolarmente pregiato: « Si tratta comunque di faldoni di libri cosiddetti "classe 0" , registri, Gazzette Ufficiali, e testi incompleti».
Un patrimonio che, ribadiamo, può sembrare di scarso valore ma al suo interno può contenere informazioni utilissime per la ricostruzione della storia della nostra città.
Sembra essere dello stesso avviso il consigliere D'Introno quando auspica in una «ricollocazione di quel materiale», pur ammettendo che l'attuale collocazione della biblioteca comunale non consente la conservazione nei suoi locali anche del materiale attualmente giacente all'Asipu.
L'auspicio è dunque che il progetto di recupero e valorizzazione dei fondi bibliografici della biblioteca comunale, previsto dall'amministrazione comunale e in virtù del quale la cooperativa Sistema Museo ha già effettuato dei sopralluoghi proprio all'Asipu, possa prendere finalmente il via e possa interessare anche il materiale da noi individuato.
Così è stato. Nel corso dei preliminari di seduta dello scorso 30 gennaio, la consigliera del Partito Democratico Rosalba Marcone ha chiesto spiegazioni circa l'insolita collocazione di quei volumi.
Spiegazioni che sono arrivate direttamente dal presidente della commissione cultura Giuseppe D'Introno che ha ringraziato gli organi di stampa per l'attenzione dimostrata sull'argomento ed ha auspicato una collocazione più dignitosa di quel materiale.
L'intervento del consigliere D'Introno (Città Nuova) ha preso spunto da una relazione del direttore della biblioteca e vistata dal dirigente del settore, nella quale si ricordava che tali volumi furono spostati all'Asipu al momento del trasloco della biblioteca da via Dante.
«Si tratta di faldoni che giacevano nella parte a piano terra del palazzo del Giudice di Pace. Quando i locali furono interessati da lavori, faldoni furono spostati all'Asipu» ha riferito D'Introno, ricordando che all'Asipu ci sono degli spazi pensati per essere magazzino di materiale del Comune.
Ciò che conforta è che il materiale lasciato ormai dal 2003 all'Asipu non è particolarmente pregiato: « Si tratta comunque di faldoni di libri cosiddetti "classe 0" , registri, Gazzette Ufficiali, e testi incompleti».
Un patrimonio che, ribadiamo, può sembrare di scarso valore ma al suo interno può contenere informazioni utilissime per la ricostruzione della storia della nostra città.
Sembra essere dello stesso avviso il consigliere D'Introno quando auspica in una «ricollocazione di quel materiale», pur ammettendo che l'attuale collocazione della biblioteca comunale non consente la conservazione nei suoi locali anche del materiale attualmente giacente all'Asipu.
L'auspicio è dunque che il progetto di recupero e valorizzazione dei fondi bibliografici della biblioteca comunale, previsto dall'amministrazione comunale e in virtù del quale la cooperativa Sistema Museo ha già effettuato dei sopralluoghi proprio all'Asipu, possa prendere finalmente il via e possa interessare anche il materiale da noi individuato.