Scuola e Lavoro
Terzo giorno di sciopero, il sindaco incontra gli studenti del Liceo Artistico
Attivo confronto con il primo cittadino sulla questione doppi turni e autobus superaffollati
Corato - mercoledì 22 settembre 2021
12.54
Terzo giorno di sciopero per gli studenti del Liceo Artistico "Federico II - Stupor Mundi" di Corato, che protestano contro la decisione della prefettura di istituire il doppio turno per le scuole superiori di tutta l'area metropolitana di Bari e la mancanza di adeguati mezzi di trasporto per raggiungere l'istituto scolastico, e di tornare a casa nel pomeriggio, da parte dei tanti alunni pendolari provenienti dai paesi limitrofi.
Una situazione per li studenti «insostenibile e che va ad inficiare anche il rendimento scolastico oltre che ledere la possibilità di svolgere attività extracurricolari», come già illustrato da Luca Ignomeriello, rappresentante d'istituto del Liceo Artistico e riportato nell'articolo pubblicato questa mattina sul nostro portale Coratoviva.it
Questa mattina ad incontrare gli studenti è intervenuto il sindaco Corrado De Benedittis che ha intrattenuto con i ragazzi un attivo confronto sulle problematiche e sulla situazione che attualmente interessa il comparto scuola, spiegando le ragioni delle istituzioni e del Prefetto Antonia Bellomo e manifestando attenta partecipazione e disponibilità da parte sua e di tutti i sindaci del territorio a rappresentare gli studenti presso gli organi competenti.
«Quello della Prefettura è un provvedimento ponderato sulla base di ordine di pubblica sicurezza per il comparto della scuola. - ha spiegato il sindaco ai ragazzi - Attendiamo che la Prefettura abbia dati atti ad una analisi su cosa va e cosa no, in modo tale che questo provvedimento eventualmente possa essere rivisto, ripensato o anche confermato. Andando a regime tutte le scuole, c'è anche l'eventualità che la situazione possa essere differenziata sul territorio.
Nel rispetto della decisione presa dal Prefetto, massima istituzione a tutela salute pubblica sul territorio, potete comunque farle presente problemi, disagi e proposte.
Dobbiamo capire tutti che stiamo vivendo una situazione unica nella storia, assolutamente inedita, dove il timore di tutti è che si possa ricadere nuovamente in una situazione di blocco. per questo, per evitare di tornare a chiudere le scuole, si stanno tentando delle strade e facendo valutazioni in funzione della sicurezza».
Quindi al momento non si tratta di situazione stabile? - chiedono gli studenti.
«Al momento la situazione è questa. Noi come sindaci e rappresentanti istituzionali del territorio ci facciamo portavoce del disagio del mondo della scuola».
Gli studenti sollevano poi la problematica della mancanza di mezzi di trasporto e del sovraffollamento di quelli disponibili. «Si istituiscono i doppi turni per evitare assembramenti e poi ci fanno viaggiare su autobus superaffollati. Uscendo da scuola nel pomeriggio molti ragazzi non sanno proprio come tornare a casa perchè non ci sono mezzi. Inoltre, parliamo di una scuola che prevede anche lo studio a casa e per chi arriva a casa alle 18.00 è pesante continuare a studiare, si inficia così il rendimento scolastico e non ci stiamo».
«La decisione dello scaglionamento degli orari è stata presa proprio per ridurre il carico sui mezzi di trasporto. Da questo punto di vista molto si è lavorato in Regione - assicura il sindaco - è stato fatto il massimo in base alla disponibilità di mezzi sul territorio, il problema sostanziale è che mancano materialmente altri pullman per incentivare il servizio. Ecco perchè l'intervento legittimo da parte della Prefettura nella decisione di scaglionare gli orari».
Una spiegazione, quella del sindaco, che risponde anche alla richiesta di dare autonomia alle scuole per organizzare i propri orari con i mezzi disponibili, non essendocene molta disponibilità.
Ma perchè invece dello scaglionamento non si è tornato alla Dad al 25% allora?
Obiettivo principale è farvi tornare in classe, ad una didattica in presenza perchè si è consapevoli degli sforzi fatti con la didattica a distanza.
Ma se dovessimo smettere di scioperare daremmo alla Prefettura il messaggio che la situazione ci va bene.
«Si può rientrare in classe senza abbassare la guardia, senza vanificare tutto il lavoro che avete fatto» - intervengono i docenti.
«Ci vuole un margine di flessibilità ed elasticità» - fa eco De Benedittis sollecitando gli studenti a costituire una unità di crisi con le altre scuole cittadine e stilare un documento contenente criticità, bisogni e proposte da mandare all'attenzione sua e del Prefetto Bellomo e del sindaco Decaro. «In ballo ci sono grandi responsabilità su cui va assunta prudenza. Io sono disposto ad interfacciarmi con organi competenti e con voi studenti» - ha aggiunto, con la promessa di tornare ad aggiornarsi con i ragazzi nei prossimi giorni.
Una situazione per li studenti «insostenibile e che va ad inficiare anche il rendimento scolastico oltre che ledere la possibilità di svolgere attività extracurricolari», come già illustrato da Luca Ignomeriello, rappresentante d'istituto del Liceo Artistico e riportato nell'articolo pubblicato questa mattina sul nostro portale Coratoviva.it
Questa mattina ad incontrare gli studenti è intervenuto il sindaco Corrado De Benedittis che ha intrattenuto con i ragazzi un attivo confronto sulle problematiche e sulla situazione che attualmente interessa il comparto scuola, spiegando le ragioni delle istituzioni e del Prefetto Antonia Bellomo e manifestando attenta partecipazione e disponibilità da parte sua e di tutti i sindaci del territorio a rappresentare gli studenti presso gli organi competenti.
«Quello della Prefettura è un provvedimento ponderato sulla base di ordine di pubblica sicurezza per il comparto della scuola. - ha spiegato il sindaco ai ragazzi - Attendiamo che la Prefettura abbia dati atti ad una analisi su cosa va e cosa no, in modo tale che questo provvedimento eventualmente possa essere rivisto, ripensato o anche confermato. Andando a regime tutte le scuole, c'è anche l'eventualità che la situazione possa essere differenziata sul territorio.
Nel rispetto della decisione presa dal Prefetto, massima istituzione a tutela salute pubblica sul territorio, potete comunque farle presente problemi, disagi e proposte.
Dobbiamo capire tutti che stiamo vivendo una situazione unica nella storia, assolutamente inedita, dove il timore di tutti è che si possa ricadere nuovamente in una situazione di blocco. per questo, per evitare di tornare a chiudere le scuole, si stanno tentando delle strade e facendo valutazioni in funzione della sicurezza».
Quindi al momento non si tratta di situazione stabile? - chiedono gli studenti.
«Al momento la situazione è questa. Noi come sindaci e rappresentanti istituzionali del territorio ci facciamo portavoce del disagio del mondo della scuola».
Gli studenti sollevano poi la problematica della mancanza di mezzi di trasporto e del sovraffollamento di quelli disponibili. «Si istituiscono i doppi turni per evitare assembramenti e poi ci fanno viaggiare su autobus superaffollati. Uscendo da scuola nel pomeriggio molti ragazzi non sanno proprio come tornare a casa perchè non ci sono mezzi. Inoltre, parliamo di una scuola che prevede anche lo studio a casa e per chi arriva a casa alle 18.00 è pesante continuare a studiare, si inficia così il rendimento scolastico e non ci stiamo».
«La decisione dello scaglionamento degli orari è stata presa proprio per ridurre il carico sui mezzi di trasporto. Da questo punto di vista molto si è lavorato in Regione - assicura il sindaco - è stato fatto il massimo in base alla disponibilità di mezzi sul territorio, il problema sostanziale è che mancano materialmente altri pullman per incentivare il servizio. Ecco perchè l'intervento legittimo da parte della Prefettura nella decisione di scaglionare gli orari».
Una spiegazione, quella del sindaco, che risponde anche alla richiesta di dare autonomia alle scuole per organizzare i propri orari con i mezzi disponibili, non essendocene molta disponibilità.
Ma perchè invece dello scaglionamento non si è tornato alla Dad al 25% allora?
Obiettivo principale è farvi tornare in classe, ad una didattica in presenza perchè si è consapevoli degli sforzi fatti con la didattica a distanza.
Ma se dovessimo smettere di scioperare daremmo alla Prefettura il messaggio che la situazione ci va bene.
«Si può rientrare in classe senza abbassare la guardia, senza vanificare tutto il lavoro che avete fatto» - intervengono i docenti.
«Ci vuole un margine di flessibilità ed elasticità» - fa eco De Benedittis sollecitando gli studenti a costituire una unità di crisi con le altre scuole cittadine e stilare un documento contenente criticità, bisogni e proposte da mandare all'attenzione sua e del Prefetto Bellomo e del sindaco Decaro. «In ballo ci sono grandi responsabilità su cui va assunta prudenza. Io sono disposto ad interfacciarmi con organi competenti e con voi studenti» - ha aggiunto, con la promessa di tornare ad aggiornarsi con i ragazzi nei prossimi giorni.