Cronaca
Taglio abusivo di querce ai piedi di Castel del Monte, una denuncia
Sequestrati 25 ettari di bosco
Corato - lunedì 12 marzo 2018
13.13
Le costanti attività di perlustrazione dei territori del Parco Nazionale dell'Alta Murgia hanno permesso ai Militari della Stazione Parco di Andria di scoprire l'avvenuto taglio di una porzione di bosco ceduo sito alla località "Masseria Posticchio" nei pressi di Castel del Monte.
Le indagini hanno permesso di verificare che il taglio delle piante, circa 150 di essenza quercina, e la successiva estirpazione delle ceppaie, ha interessato una superficie di circa 1000 mq posta ai margini di un'aviosuperficie privata. Il tutto finalizzato all'allargamento della pista la cui larghezza, a seguito dei tagli, è risultata ampliata di circa 10 metri.
Gli interventi di taglio sono avvenuti in un'area ad elevato vincolo ambientale, qualificandosi non solo "Zona B" del Parco Nazionale ma anche, secondo Direttive Europee, quale Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria nonché area vincolata dal PPTR Piano paesaggistico della Regione Puglia.
Nessuno degli interventi eseguito è risultato essere stato autorizzato dall'Ente Parco o assoggettato alla procedura di valutazione di incidenza ambientale come pure privo dell'autorizzazione regionale al taglio delle essenze.
Per questo, l'intero bosco di 25 ettari è stato posto sotto sequestro preventivo essendo stata violata la normativa a tutela delle aree protette, con distruzione e danneggiamento di parte di un bene (bosco) tutelato da specifica normativa.
Un soggetto residente a Andria è stato deferito A.G. in qualità di conduttore delle aree, nonché committente ed esecutore delle opere illecite.
Le indagini hanno permesso di verificare che il taglio delle piante, circa 150 di essenza quercina, e la successiva estirpazione delle ceppaie, ha interessato una superficie di circa 1000 mq posta ai margini di un'aviosuperficie privata. Il tutto finalizzato all'allargamento della pista la cui larghezza, a seguito dei tagli, è risultata ampliata di circa 10 metri.
Gli interventi di taglio sono avvenuti in un'area ad elevato vincolo ambientale, qualificandosi non solo "Zona B" del Parco Nazionale ma anche, secondo Direttive Europee, quale Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria nonché area vincolata dal PPTR Piano paesaggistico della Regione Puglia.
Nessuno degli interventi eseguito è risultato essere stato autorizzato dall'Ente Parco o assoggettato alla procedura di valutazione di incidenza ambientale come pure privo dell'autorizzazione regionale al taglio delle essenze.
Per questo, l'intero bosco di 25 ettari è stato posto sotto sequestro preventivo essendo stata violata la normativa a tutela delle aree protette, con distruzione e danneggiamento di parte di un bene (bosco) tutelato da specifica normativa.
Un soggetto residente a Andria è stato deferito A.G. in qualità di conduttore delle aree, nonché committente ed esecutore delle opere illecite.