Politica
"Sud al centro" chiede le dimissioni del vicesindaco Marcone
Polemiche per la scelta di concedere il patrocinio ad uno spettacolo che avrebbe creato turbamento ad alcuni bambini della scuola primaria "Fornelli"
Corato - venerdì 23 dicembre 2022
11.07
I contenuti dello spettacolo teatrale "La cattedrale vivente", andato in scena mercoledì 21 dicembre, sono stati oggetto di pesanti contestazioni e rimostranze da parte di diversi genitori dei bambini della scuola primaria "Fornelli" di Corato. La visione, in sostanza, avrebbe comportato turbamento nei piccoli. Netti sono i toni dell'intervento di Mario Matteo Malcangi, coordinatore cittadino di "Sud al centro", che ha stigmatizzato l'accaduto richiamando l'amministrazione comunale ad assumersene le responsabilità.
«Lo spettacolo, stando a quanto si evince dalle locandine affisse, godeva della collaborazione del Comune di Corato oltre che di altri partner istituzionali. All'evento hanno partecipato delle scolaresche della scuola primaria Fornelli di Corato» ha spiegato Malcangi. «L'esplicito riferimento al tema della morte e a tematiche complesse esposte in maniera diretta,avrebbe turbato la sensibilità dei bambini che hanno cominciato a piangere costringendo alcuni genitori a consolarli e a portarli via» ha aggiunto, rimarcando come la stessa dirigenza dell'istituto "Fornelli" abbia preso le distanze da quello che è successo.
«Appare evidente che la manifestazione, inserita nella proposta culturale della città di Corato per il dicembre in corso, sia risultata inappropriata e inadeguata al contesto e al pubblico al quale si rivolgeva e che non abbia tenuto conto del grave danno che avrebbe potuto provocare ai destinatari di quella performance» ha osservato Malcangi.
«L'amministrazione comunale e in particolare l'assessorato alle politiche culturali e all'istruzione non possono non ritenersi responsabili dell'accaduto, che è gravissimo.
Senza entrare nel merito della scelta artistica, riteniamo che sia compito dell'ente pubblico garantire la libertà delle forme di espressione senza tuttavia che esse siano lesive della sensibilità di chiunque, a maggior ragione di un pubblico di bambini che è, invece, nostro compito tutelare. Ciò purtroppo non è accaduto, al punto da generare l'indignazione delle famiglie dei bambini e la netta presa di distanza della scuola» hanno aggiunto da "Sud al centro".
«Non abbiamo motivo di pensare che chi ha inserito tale iniziativa all'interno del cartellone del dicembre coratino, chi ha consentito che venisse apposto il logo del Comune di Corato su quella iniziativa, di fatto avallandola, non conoscesse il contenuto dello spettacolo.
È dunque chiaro che tale spettacolo si integri perfettamente nella visione culturale di questa amministrazione. È tuttavia altrettanto chiaro che tale visione culturale vada a scontrarsi con le esigenze dei più piccoli, dei bambini della scuola elementare che hanno preso parte allo spettacolo oggetto di questo intervento. Se consideriamo che la delega alle politiche culturali e quella alla pubblica istruzione sono in capo allo stesso assessore, che riveste anche l'importantissimo ruolo di vice sindaco, quanto accaduto mercoledì sera è molto grave anche sul piano politico» è la valutazione, molto severa, della forza politica nei confronti di Beniamino Marcone.
«Pertanto, riteniamo ormai inevitabile che l'assessore all'istruzione si dimetta dall'incarico e rimetta la sua delega nelle mani del Sindaco. Si tratterebbe di un atto di responsabilità nei confronti della città e di rispetto nei confronti della scuola, dei bambini e delle loro famiglie, atteso che da parte dell'amministrazione comunale nemmeno una parola di scuse è stata pubblicamente formulata nei confronti di chi suo malgrado ha subìto quello spettacolo».
«Lo spettacolo, stando a quanto si evince dalle locandine affisse, godeva della collaborazione del Comune di Corato oltre che di altri partner istituzionali. All'evento hanno partecipato delle scolaresche della scuola primaria Fornelli di Corato» ha spiegato Malcangi. «L'esplicito riferimento al tema della morte e a tematiche complesse esposte in maniera diretta,avrebbe turbato la sensibilità dei bambini che hanno cominciato a piangere costringendo alcuni genitori a consolarli e a portarli via» ha aggiunto, rimarcando come la stessa dirigenza dell'istituto "Fornelli" abbia preso le distanze da quello che è successo.
«Appare evidente che la manifestazione, inserita nella proposta culturale della città di Corato per il dicembre in corso, sia risultata inappropriata e inadeguata al contesto e al pubblico al quale si rivolgeva e che non abbia tenuto conto del grave danno che avrebbe potuto provocare ai destinatari di quella performance» ha osservato Malcangi.
«L'amministrazione comunale e in particolare l'assessorato alle politiche culturali e all'istruzione non possono non ritenersi responsabili dell'accaduto, che è gravissimo.
Senza entrare nel merito della scelta artistica, riteniamo che sia compito dell'ente pubblico garantire la libertà delle forme di espressione senza tuttavia che esse siano lesive della sensibilità di chiunque, a maggior ragione di un pubblico di bambini che è, invece, nostro compito tutelare. Ciò purtroppo non è accaduto, al punto da generare l'indignazione delle famiglie dei bambini e la netta presa di distanza della scuola» hanno aggiunto da "Sud al centro".
«Non abbiamo motivo di pensare che chi ha inserito tale iniziativa all'interno del cartellone del dicembre coratino, chi ha consentito che venisse apposto il logo del Comune di Corato su quella iniziativa, di fatto avallandola, non conoscesse il contenuto dello spettacolo.
È dunque chiaro che tale spettacolo si integri perfettamente nella visione culturale di questa amministrazione. È tuttavia altrettanto chiaro che tale visione culturale vada a scontrarsi con le esigenze dei più piccoli, dei bambini della scuola elementare che hanno preso parte allo spettacolo oggetto di questo intervento. Se consideriamo che la delega alle politiche culturali e quella alla pubblica istruzione sono in capo allo stesso assessore, che riveste anche l'importantissimo ruolo di vice sindaco, quanto accaduto mercoledì sera è molto grave anche sul piano politico» è la valutazione, molto severa, della forza politica nei confronti di Beniamino Marcone.
«Pertanto, riteniamo ormai inevitabile che l'assessore all'istruzione si dimetta dall'incarico e rimetta la sua delega nelle mani del Sindaco. Si tratterebbe di un atto di responsabilità nei confronti della città e di rispetto nei confronti della scuola, dei bambini e delle loro famiglie, atteso che da parte dell'amministrazione comunale nemmeno una parola di scuse è stata pubblicamente formulata nei confronti di chi suo malgrado ha subìto quello spettacolo».