Vita di Città
Stop alle auto al centro raccolta, De Benedittis: "Provvedimento annullato con effetto immediato"
Il sindaco interviene sulla decisione della Sanb che aveva creato caos e disagi
Corato - mercoledì 19 gennaio 2022
22.13
"Ho chiamato la Sanb chiedendo di annullare con effetto immediato il provvedimento di interdizione dell'accesso delle auto all'isola ecologica di via Castel del Monte. Richiesta immediatamente accordata dal Società di gestione dei rifiuti, che ringrazio per la disponibilità e sensibilità". Così il sindaco Corrado De Benedittis è intervenuto in merito alla decisione della Sanb di sospendere l'accesso con automezzi al Centro di Raccolta di via Castel del Monte.
"C'è un grosso problema di polveri che il transito delle auto fa sollevare entrando nell'isola ecologica". - la motivazione del provvedimento addotta dal primo cittadino che sottolinea di aver più volte sollecitato l'ufficio tecnico ad attivarsi per risolvere tale criticità. "Provvederò, in settimana, ad approvare con la Giunta una delibera di indirizzo che disponga l'immediata attivazione dell'ufficio per risolvere in modo definitivo e strutturale il problema. - promette De Benedittis - Chiudere alle automobili non risolve tale criticità ma ne crea una doppia".
Direzione Corato a sua volta, qualche minuto prima della nota del sindaco, aveva diffuso il seguente comunicato: "I problemi non si risolvono creandone di nuovi a danno della cittadinanza. Invitiamo l'amministrazione comunale e la SANB ad adoperarsi per revocare al più presto la decisione di inibire l'accesso delle autovetture all'interno del Centro di Raccolta Rifiuti di Via Castel del Monte, poiché ciò comporterà un inevitabile disagio ai cittadini ed un potenziale elemento di dissuasione del rispetto delle regole per la raccolta differenziata.
Direzione Corato, già nel programma elettorale delle ultime votazioni amministrative, aveva proposto il potenziamento dei centri di raccolta e l'incremento degli orari di apertura. Chiediamo alla Amministrazione Comunale di attivarsi al più presto per rendere agevolmente accessibili i centri di raccolta rifiuti.
Infine, ricordiamo alla Amministrazione che una delle misure del PNRR prevede la presentazione di progettualità nell'ambito della gestione sostenibile dei rifiuti; sarebbe quanto mai necessario che il Comune di Corato si attivasse sin d'ora con un progetto di sviluppo in tal senso".
Ed effettivamente molte sono state le segnalazioni di disagi e criticità pervenute dai cittadini nella prima e unica giornata di attivazione del provvedimento della Sanb, inteso con la necessità di "garantire la sicurezza ambientale e dei terzi" - come dichiarato dalla società stessa - ma che ha invece alimentato proprio un problema di igiene e sicurezza pubblica in un periodo emergenziale dal punto di vista sanitario come quello che stiamo attraversando.
Chiudere i cancelli alle auto, invitando i cittadini a lasciare le vetture all'esterno e procedere a piedi all'accesso servendosi di appositi carrelli per il trasporto dei rifiuti ai rispettivi container, aveva prodotto come conseguenza una concentrazione di veicoli all'esterno del centro di raccolta, parcheggiati in maniera disordinata, ad ingombrare una strada su cui già grava la "colpa" di essere per metà privata ad uso pubblico e che rappresenta la via di accesso ad alcune aziende che già ne subiscono le criticità e che, con la via occupata, hanno denunciato l'impossibilità di accesso e uscita dei propri mezzi subendo blocchi e disagi nell'espletamento delle attività lavorative.
Senza tralasciare il rischio di intralcio del traffico della stessa via Castel del Monte, rendendo difficoltosa e pericolosa la svolta, da e verso il contro raccolta.
Passando a quanto attiene l'atto del conferimento dei rifiuti, se da una parte l'uso dei carrelli era previsto per agevolare il trasporto di rifiuti pesanti, ingombranti o di diverse tipologie, dall'altro sono state riportate diverse le difficoltà nell'adempiere alle operazioni di scarico (dalle vetture) e carico (sui carrelli) dei rifiuti, oltre al reale rischio di investimento per i pedoni al centro di un via vai veicolare.
Difficoltà ancor più evidenti per i cittadini disabili o con limitate possibilità di deambulazione e per i quali lasciare il proprio veicolo e proseguire a piedi, ritirare il carrello da avvicinare alla propria auto per caricare i rifiuti, accedere al centro per il conferimento e tornare indietro al proprio veicolo, rappresenta un'impresa faticosa oltre che una limitazione ai propri diritti di cittadino al corretto conferimento dei rifiuti.
A questo si aggiunge un vero e proprio problema di natura igienico-sanitaria: trattandosi di trasporto di rifiuti, sia pur ben conferiti, non si poteva escludere la possibilità che alcuni residui si depositassero sui carrelli, utilizzati da tutti senza l'ausilio di igienizzanti o guanti monouso, non dispensati dal centro raccolta, in barba alle basilari norme di sicurezza contro la diffusione del contagio da Covid-19.
Un provvedimento, quindi, che faceva appello alla sicurezza "ambientale e di terzi" ma che ha invece creato caos e disagi e lasciando molto discutere proprio in merito alla sicurezza non garantita per gli utenti, l'area circostante - e qui rientra anche la problematica delle polveri evidenziata dal sindaco - e le aziende che vi insistono. Una decisione che, inoltre, avrebbe potuto anche rappresentare un ulteriore deterrente per quei cittadini già mal disposti nei confronti della raccolta differenziata all'adozione di buone pratiche di conferimento.
Tante le richieste di chiarimenti e informazioni inviate dai cittadini al numero WhatsApp messo a disposizione della Sanb che sono rimaste senza risposta, al momento ormai inutili visto l'annullamento del provvedimento grazie all'intervento del sindaco che ha permesso di far rientrare anche l'allarme.
"C'è un grosso problema di polveri che il transito delle auto fa sollevare entrando nell'isola ecologica". - la motivazione del provvedimento addotta dal primo cittadino che sottolinea di aver più volte sollecitato l'ufficio tecnico ad attivarsi per risolvere tale criticità. "Provvederò, in settimana, ad approvare con la Giunta una delibera di indirizzo che disponga l'immediata attivazione dell'ufficio per risolvere in modo definitivo e strutturale il problema. - promette De Benedittis - Chiudere alle automobili non risolve tale criticità ma ne crea una doppia".
Direzione Corato a sua volta, qualche minuto prima della nota del sindaco, aveva diffuso il seguente comunicato: "I problemi non si risolvono creandone di nuovi a danno della cittadinanza. Invitiamo l'amministrazione comunale e la SANB ad adoperarsi per revocare al più presto la decisione di inibire l'accesso delle autovetture all'interno del Centro di Raccolta Rifiuti di Via Castel del Monte, poiché ciò comporterà un inevitabile disagio ai cittadini ed un potenziale elemento di dissuasione del rispetto delle regole per la raccolta differenziata.
Direzione Corato, già nel programma elettorale delle ultime votazioni amministrative, aveva proposto il potenziamento dei centri di raccolta e l'incremento degli orari di apertura. Chiediamo alla Amministrazione Comunale di attivarsi al più presto per rendere agevolmente accessibili i centri di raccolta rifiuti.
Infine, ricordiamo alla Amministrazione che una delle misure del PNRR prevede la presentazione di progettualità nell'ambito della gestione sostenibile dei rifiuti; sarebbe quanto mai necessario che il Comune di Corato si attivasse sin d'ora con un progetto di sviluppo in tal senso".
Ed effettivamente molte sono state le segnalazioni di disagi e criticità pervenute dai cittadini nella prima e unica giornata di attivazione del provvedimento della Sanb, inteso con la necessità di "garantire la sicurezza ambientale e dei terzi" - come dichiarato dalla società stessa - ma che ha invece alimentato proprio un problema di igiene e sicurezza pubblica in un periodo emergenziale dal punto di vista sanitario come quello che stiamo attraversando.
Chiudere i cancelli alle auto, invitando i cittadini a lasciare le vetture all'esterno e procedere a piedi all'accesso servendosi di appositi carrelli per il trasporto dei rifiuti ai rispettivi container, aveva prodotto come conseguenza una concentrazione di veicoli all'esterno del centro di raccolta, parcheggiati in maniera disordinata, ad ingombrare una strada su cui già grava la "colpa" di essere per metà privata ad uso pubblico e che rappresenta la via di accesso ad alcune aziende che già ne subiscono le criticità e che, con la via occupata, hanno denunciato l'impossibilità di accesso e uscita dei propri mezzi subendo blocchi e disagi nell'espletamento delle attività lavorative.
Senza tralasciare il rischio di intralcio del traffico della stessa via Castel del Monte, rendendo difficoltosa e pericolosa la svolta, da e verso il contro raccolta.
Passando a quanto attiene l'atto del conferimento dei rifiuti, se da una parte l'uso dei carrelli era previsto per agevolare il trasporto di rifiuti pesanti, ingombranti o di diverse tipologie, dall'altro sono state riportate diverse le difficoltà nell'adempiere alle operazioni di scarico (dalle vetture) e carico (sui carrelli) dei rifiuti, oltre al reale rischio di investimento per i pedoni al centro di un via vai veicolare.
Difficoltà ancor più evidenti per i cittadini disabili o con limitate possibilità di deambulazione e per i quali lasciare il proprio veicolo e proseguire a piedi, ritirare il carrello da avvicinare alla propria auto per caricare i rifiuti, accedere al centro per il conferimento e tornare indietro al proprio veicolo, rappresenta un'impresa faticosa oltre che una limitazione ai propri diritti di cittadino al corretto conferimento dei rifiuti.
A questo si aggiunge un vero e proprio problema di natura igienico-sanitaria: trattandosi di trasporto di rifiuti, sia pur ben conferiti, non si poteva escludere la possibilità che alcuni residui si depositassero sui carrelli, utilizzati da tutti senza l'ausilio di igienizzanti o guanti monouso, non dispensati dal centro raccolta, in barba alle basilari norme di sicurezza contro la diffusione del contagio da Covid-19.
Un provvedimento, quindi, che faceva appello alla sicurezza "ambientale e di terzi" ma che ha invece creato caos e disagi e lasciando molto discutere proprio in merito alla sicurezza non garantita per gli utenti, l'area circostante - e qui rientra anche la problematica delle polveri evidenziata dal sindaco - e le aziende che vi insistono. Una decisione che, inoltre, avrebbe potuto anche rappresentare un ulteriore deterrente per quei cittadini già mal disposti nei confronti della raccolta differenziata all'adozione di buone pratiche di conferimento.
Tante le richieste di chiarimenti e informazioni inviate dai cittadini al numero WhatsApp messo a disposizione della Sanb che sono rimaste senza risposta, al momento ormai inutili visto l'annullamento del provvedimento grazie all'intervento del sindaco che ha permesso di far rientrare anche l'allarme.