Economia
Spinta all'imprenditoria femminile, agevolazioni rosa da ISMEA
Modificato il requisito di accesso alle agevolazioni che riflette in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili
Corato - giovedì 10 marzo 2022
Comunicato Stampa
Contro il calo dell'occupazione femminile in agricoltura arriva l'allungamento delle agevolazioni di ISMEA fino al 30 marzo per le aziende agricole in rosa, aspettando la misura 'Più Impresa' che prevede mutui a tasso zero fino al 60% del valore del progetto imprenditoriale. E' quanto annuncia Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati divulgati in occasione della Giornata internazionale della donna festeggiata in tutto il mondo l'8 marzo dall'ufficio statistico dell'Unione europea secondo cui la quota rosa nel settore dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, nel confronto tra il terzo trimestre 2011 e il terzo trimestre 2021 è passata dal 39% al 31%,.
"Più impresa" la misura semplificata di sostegno all'imprenditoria femminile prevista dalla Legge di Bilancio 2022 sarà operativa a giorni – spiega Coldiretti Puglia - consente di accedere a contributi fino al 35% del valore del progetto, mutui a tasso zero fino al 60% del valore del progetto e limite massimo di intervento di Ismea entro 1,5 milioni di euro per singolo progetto.
"C'è bisogno di sostenere con strumenti adatti, finanziari e normativi , l'intraprendenza e i talenti femminili nel mondo dell'impresa e in agricoltura. Per questo abbiamo sostenuto come Coldiretti Donne Impresa – spiega Floriana Fanizza, responsabile nazionale e regionale della Puglia di Coldiretti Donne Impresa - una modifica al requisito di accesso alle agevolazioni che riflettesse in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili. La misura "Più Impresa" prevede infatti che per le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile costituite in forma societaria non sia più richiesto il requisito della metà numerica dei soci, bensì solo quello di essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da donne".
In questo modo, secondo Donne Impresa Coldiretti, si punta a raggiungere ancora più imprenditrici agricole, donne che spesso insieme ai loro mariti o familiari guidano da anni aziende dinamiche e innovative ma che hanno bisogno di aiuti per superare gli ostacoli che ancora frenano uno sviluppo più ambizioso in termini di innovazione tecnologica.
Con il via all'estensione alle donne, senza limiti di età, delle agevolazioni previste da ISMEA si intende favorire l'imprenditoria femminile in agricoltura – aggiunge Coldiretti Puglia - quando a pagare il prezzo più alto sul fronte occupazionale sono state proprio le donne con il 70% dei posti di lavoro persi a causa della crisi economica e occupazionale per la pandemia da Covid 19.
"Strategico supportare e incentivare l'imprenditoria femminile in agricoltura che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani donne, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle imprenditrici in erba. L'agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell'agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna con gli agriasilo, le fattorie didattiche e quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile", ha dichiarato la leader regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa, la pugliese Floriana Fanizza.
Sono quasi 24mila le aziende agricole 'rosa' che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.
I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, per cui Coldiretti ha chiesto investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rurali, rendendo fruibili e maggiormente rispondenti alle esigenze delle imprenditrici gli strumenti del PSR e della PAC.
"Più impresa" la misura semplificata di sostegno all'imprenditoria femminile prevista dalla Legge di Bilancio 2022 sarà operativa a giorni – spiega Coldiretti Puglia - consente di accedere a contributi fino al 35% del valore del progetto, mutui a tasso zero fino al 60% del valore del progetto e limite massimo di intervento di Ismea entro 1,5 milioni di euro per singolo progetto.
"C'è bisogno di sostenere con strumenti adatti, finanziari e normativi , l'intraprendenza e i talenti femminili nel mondo dell'impresa e in agricoltura. Per questo abbiamo sostenuto come Coldiretti Donne Impresa – spiega Floriana Fanizza, responsabile nazionale e regionale della Puglia di Coldiretti Donne Impresa - una modifica al requisito di accesso alle agevolazioni che riflettesse in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili. La misura "Più Impresa" prevede infatti che per le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile costituite in forma societaria non sia più richiesto il requisito della metà numerica dei soci, bensì solo quello di essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da donne".
In questo modo, secondo Donne Impresa Coldiretti, si punta a raggiungere ancora più imprenditrici agricole, donne che spesso insieme ai loro mariti o familiari guidano da anni aziende dinamiche e innovative ma che hanno bisogno di aiuti per superare gli ostacoli che ancora frenano uno sviluppo più ambizioso in termini di innovazione tecnologica.
Con il via all'estensione alle donne, senza limiti di età, delle agevolazioni previste da ISMEA si intende favorire l'imprenditoria femminile in agricoltura – aggiunge Coldiretti Puglia - quando a pagare il prezzo più alto sul fronte occupazionale sono state proprio le donne con il 70% dei posti di lavoro persi a causa della crisi economica e occupazionale per la pandemia da Covid 19.
"Strategico supportare e incentivare l'imprenditoria femminile in agricoltura che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani donne, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle imprenditrici in erba. L'agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell'agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna con gli agriasilo, le fattorie didattiche e quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile", ha dichiarato la leader regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa, la pugliese Floriana Fanizza.
Sono quasi 24mila le aziende agricole 'rosa' che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.
I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, per cui Coldiretti ha chiesto investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rurali, rendendo fruibili e maggiormente rispondenti alle esigenze delle imprenditrici gli strumenti del PSR e della PAC.