Scherzi su TikTok
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Scherzi su TikTok, "jumpscare pranks" a Corato: fanno davvero ridere?

Le incursioni di Matteo Del Campo sono arrivate anche nel parco comunale

Negli Stati Uniti li chiamano "jumpscare pranks", scherzi che causano spaventi improvvisi tali da far saltare le vittime. È un meccanismo tanto semplice quanto discutibile: cogliere qualcuno di sorpresa con un'esplosione di terrore, spesso camuffata da un'apparente innocuità. Negli anni '90, le televisioni italiane mandavano in onda questo genere di candid con spensieratezza, incassando risate facili. Ma ciò che ieri era confinato a un divertimento televisivo casalingo, oggi è diventato un fenomeno invasivo sui social media, con una deriva pericolosa: l'umiliazione e lo spavento diventano virali.

Uno dei protagonisti di questa discutibile moda è Matteo Del Campo, "comico" foggiano che sta guadagnando popolarità con i suoi video prank. Solo poche ore fa, Del Campo ha girato il suo ultimo video al Parco Comunale di Corato, dove travestito da zombie in pieno stile "The Last Of Us", ha spaventato ignari passanti. Decine di persone, alcune anziane, si sono ritrovate protagoniste involontarie di una scenetta in cui lo spavento era l'unico scopo. Il risultato? Una sfilza di improperi, insulti coloriti e poche, pochissime risate.

Nel video, che ha già accumulato oltre 165mila visualizzazioni in meno di un giorno, Matteo incassa tanti commenti negativi dopo gli scherzetti che ha seminato con una risatina compiaciuta. E qui sorgono le domande: è davvero divertente vedere persone terrorizzate? E soprattutto è corretto farlo in contesti pubblici, dove nessuno ha dato il proprio consenso a diventare il bersaglio di un esperimento sociale mascherato da comicità?

Questi scherzi, che un tempo avevano un certo confine tra gioco e realtà, oggi lo hanno completamente sfumato. E non è un caso che molti dei commenti sotto questi video non siano di approvazione, ma di condanna. La satira e la comicità hanno sempre avuto il potere di infrangere barriere, di mettere in discussione norme e di far riflettere attraverso il sorriso. Ma ciò che si vede in questi video non è satira, non è comicità che fa riflettere: è la banalizzazione della paura, della vulnerabilità umana. Per un pugno di visualizzazioni.
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