Cronaca
Sale da 59 a 63 il numero di positivi a Corato. Riunito il COC: «Non si escludono ordinanze restrittive»
L'attività in programmazione della Protezione Civile
Corato - giovedì 22 ottobre 2020
17.50 Comunicato Stampa
Il sindaco prof. Corrado Nicola De Benedittis ha convocato per questa mattina, in presenza e video conferenza, alle ore 10.30, presso la sala giunta del Comune di Corato, il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Protezione Civile che si è riunito per fare il punto della situazione sull'emergenza epidemiologica da COVID – 19 e stabilire le eventuali misure e programmazioni da adottare nell'immediatezza, ai sensi dei DPCM del 13 e del 18 ottobre 2020.
Il Sindaco, preliminarmente, ha comunicato i dati forniti dalla ASL/BA che porta la nostra città ad avere 63 concittadini positivi e tra questi 5 in regime di ricovero ospedaliero. Detto quadro epidemiologico porta Corato ad un indice di rischio moderato di 1,2 considerata la popolazione residente, purtroppo molto vicino alla soglia di rischio fissata ad 1,5, così come indicato dai medici sanitari presenti, che fa dedurre una situazione epidemiologica più aggressiva dei mesi scorsi.
Nel corso della giornata l'ASL/BA ha inoltre fatto sapere che alcuni di questi casi positivi saranno liberalizzati e potranno tornare alla vita e contatti sociali, atteso che ai sensi del DPCM del 18 ottobre 2020 sono trascorsi i 21 giorni dal contagio per cui il loro livello di positività è così tenue da non potersi propagare ad altre persone.
Attività in programmazione:
Il Sindaco, preliminarmente, ha comunicato i dati forniti dalla ASL/BA che porta la nostra città ad avere 63 concittadini positivi e tra questi 5 in regime di ricovero ospedaliero. Detto quadro epidemiologico porta Corato ad un indice di rischio moderato di 1,2 considerata la popolazione residente, purtroppo molto vicino alla soglia di rischio fissata ad 1,5, così come indicato dai medici sanitari presenti, che fa dedurre una situazione epidemiologica più aggressiva dei mesi scorsi.
Nel corso della giornata l'ASL/BA ha inoltre fatto sapere che alcuni di questi casi positivi saranno liberalizzati e potranno tornare alla vita e contatti sociali, atteso che ai sensi del DPCM del 18 ottobre 2020 sono trascorsi i 21 giorni dal contagio per cui il loro livello di positività è così tenue da non potersi propagare ad altre persone.
Attività in programmazione:
- stante l'incremento costante dei casi positivi e la maggiore propagazione del Covid 19 a livello generale e nella nostra Città, sarà attivata una campagna di sensibilizzazione e di informazione alla cittadinanza;
- sul sito istituzionale saranno pubblicate delle linee guida fornite dal Distretto della ASL/BA che andranno a chiarire molti quesiti che i concittadini quotidianamente formulano alle varie istituzioni;
- nei limiti del possibile ed adottando tutte le misure necessarie, il Sindaco è fortemente orientato a salvaguardare l'esercizio di tutte le attività commerciali e produttive che dovrebbero dal loro canto collaborare ad assicurare il contingentamento degli ingressi e l'uso dei DPI sanitari, così come hanno egregiamente fatto durante la "Fase 1", non escludendo la emanazione di probabili ordinanze restrittive per le ore serali-notturne per alcune tipologie di vendita, atteso le preoccupanti notizie e richieste avanzate dalle forze dell'ordine;
- si valuterà di incrementare il numero 366 7830016, disponibile nei soli giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 11:00, gestito esclusivamente dal Settore Polizia Locale – Sezione Servizi Sociali - assicurato in collaborazione con le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile operanti nel Comune di Corato, che rende il servizio, a titolo gratuito, per prenotare la consegna a domicilio di generi alimentari e farmaci alle sole persone dichiarate COVID positivi;
- saranno valutate le situazioni a rischio potenziale per la propagazione del contagio nelle zone maggiormente esposte (mercato settimanale, villa comunale, cimitero, scuole, mezzi di trasporto urbano e zone della movida serale), predisponendo maggiori controlli e l'applicazione pedissequa delle disposizioni dettate dai vigenti DPCM, coinvolgendo anche le associazioni di volontariato e le persone inserite nel PUC secondo le loro attribuzioni e possibilità, al fine di sensibilizzare l'uso delle mascherine ed il distanziamento sociale.