Cronaca
«Ringrazio gli angeli che hanno salvato mio figlio»
I genitori del piccolo Aldo: «Senza di loro mio figlio non ce l'avrebbe fatta»
Corato - martedì 27 febbraio 2018
16.52
Mangiare. Uno dei gesti più naturali, esigenza per chiunque, ancor di più per un bambino di cinque anni. Eppure mangiando il piccolo Aldo ha rischiato di morire e per lui non ci sarebbero state speranze se non fossero intervenuti i sanitari del 118 che lo hanno letteralmente strappato alla morte proprio quando sembrava che il piccolo non ce l'avrebbe fatta.
A raccontare la drammatica vicenda è il papà del piccolo Aldo che ha contattato la nostra redazione per esprimere il suo ringraziamento a coloro hanno salvato la vita di suo figlio.
Camici bianchi che ogni giorno si battono per la vita dei pazienti, che si prendono cura di loro senza alcuna distinzione e, talvolta, senza neanche conoscerne il nome. Camici bianchi che riescono ancora a commuoversi nel guardare il viso vispo di un bambino di 5 anni, lo stesso bambino che solo per un pelo sono riusciti a salvare.
Un pezzo di prosciutto andato di traverso ha rischiato di uccidere il piccolo Aldo.
«Dopo aver ingerito il pezzo di prosciutto, Aldo ha cominciato a non respirare più bene. Io e mia moglie, già nel panico totale abbiamo cominciato a fare la prima manovra ma il bimbo stava sempre peggio» è il drammatico racconto del papà di Aldo.
Che fare? L'unica soluzione era chiamare il 118. «In vivavoce gli operatori dicevano cosa fare, ma occorreva intervenire. Quando sono arrivati la situazione era davvero molto grave. Il piccolo aveva perso conoscenza e stava quasi per andare in arresto cardiaco».
Immediatamente gli operatori sanitari hanno chiamato una seconda ambulanza che è arrivata da Andria. Si è deciso, dunque di trasportare il bambino, ormai in condizioni disperate, presso il L. Bonomo.
I sanitari non si sono persi d'animo. Durante il tragitto hanno tentato una ulteriore manovra per liberare il piccolo e consentirgli di respirare. «È proprio in questo momento che è avvenuto il miracolo. Il bambino ha ripreso finalmente a respirare».
Il peggio era passato, ma il bambino è stato comunque condotto presso l'ospedale di Corato in codice rosso. Oggi, Aldo è uscito dall'ospedale dove è stato monitorato e sottoposto ad esami. È tornato a sorridere e ad essere vispo. Sta bene e la sua disavventura è ormai un bruttissimo ricordo.
Un ricordo indelebile per il suo papà e la sua mamma che hanno ringraziato uno solo degli infermieri che hanno salvato la vita al loro bambino.
«Me lo hanno salvato ed io ho potuto soltanto ringraziare l'infermiere che è venuto a trovare mio figlio per sapere come stava. Non sono riuscito ad esprimere la mia gratitudine ai suoi colleghi. Racconto questa storia per ringraziarli anche se sento che non potrò mai fare abbastanza per dimostrare loro la mia riconoscenza» dice il papà di Aldo.
A raccontare la drammatica vicenda è il papà del piccolo Aldo che ha contattato la nostra redazione per esprimere il suo ringraziamento a coloro hanno salvato la vita di suo figlio.
Camici bianchi che ogni giorno si battono per la vita dei pazienti, che si prendono cura di loro senza alcuna distinzione e, talvolta, senza neanche conoscerne il nome. Camici bianchi che riescono ancora a commuoversi nel guardare il viso vispo di un bambino di 5 anni, lo stesso bambino che solo per un pelo sono riusciti a salvare.
Un pezzo di prosciutto andato di traverso ha rischiato di uccidere il piccolo Aldo.
«Dopo aver ingerito il pezzo di prosciutto, Aldo ha cominciato a non respirare più bene. Io e mia moglie, già nel panico totale abbiamo cominciato a fare la prima manovra ma il bimbo stava sempre peggio» è il drammatico racconto del papà di Aldo.
Che fare? L'unica soluzione era chiamare il 118. «In vivavoce gli operatori dicevano cosa fare, ma occorreva intervenire. Quando sono arrivati la situazione era davvero molto grave. Il piccolo aveva perso conoscenza e stava quasi per andare in arresto cardiaco».
Immediatamente gli operatori sanitari hanno chiamato una seconda ambulanza che è arrivata da Andria. Si è deciso, dunque di trasportare il bambino, ormai in condizioni disperate, presso il L. Bonomo.
I sanitari non si sono persi d'animo. Durante il tragitto hanno tentato una ulteriore manovra per liberare il piccolo e consentirgli di respirare. «È proprio in questo momento che è avvenuto il miracolo. Il bambino ha ripreso finalmente a respirare».
Il peggio era passato, ma il bambino è stato comunque condotto presso l'ospedale di Corato in codice rosso. Oggi, Aldo è uscito dall'ospedale dove è stato monitorato e sottoposto ad esami. È tornato a sorridere e ad essere vispo. Sta bene e la sua disavventura è ormai un bruttissimo ricordo.
Un ricordo indelebile per il suo papà e la sua mamma che hanno ringraziato uno solo degli infermieri che hanno salvato la vita al loro bambino.
«Me lo hanno salvato ed io ho potuto soltanto ringraziare l'infermiere che è venuto a trovare mio figlio per sapere come stava. Non sono riuscito ad esprimere la mia gratitudine ai suoi colleghi. Racconto questa storia per ringraziarli anche se sento che non potrò mai fare abbastanza per dimostrare loro la mia riconoscenza» dice il papà di Aldo.