Ambiente
Rifiuti: la Regione fissa la tariffa a 100 euro a tonnellata
Stabilita la tariffa riguardante il trattamento della frazione umida dei rifiuti solidi urbani
Corato - giovedì 21 febbraio 2019
La tariffa unica per tutti gli impianti di trattamento della frazione organica dei rifiuti sarà di 100 euro a tonnellata oltre iva. La maggiorazione di 6 euro sarà applicata per ogni punto percentuale o frazione di esso eccedente l'1% di impurità. Lo rende noto l'assessore regionale all'Ambiente, Gianni Stea: «"La Regione Puglia ha avviato, nelle more dell'approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti urbani, una programmazione impiantistica a sostegno e chiusura del ciclo dei rifiuti da raccolta differenziata, affidandone l'esecuzione, come da normativa, all'Ager».
Il problema era stato posto dai sindaci pugliesi i quali avevano fatto notare la mancanza in Puglia di impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti. In tutti questi anni il governo regionale non si è dotato di impianti pubblici per la chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti. Una situazione anomala che lascia i sindaci (quelli che poi devono far applicare la tassa rifiuti a carico dei cittadini) nelle mani dei gestori privati che, in uno status di monopolio di fatto, rischiano di fare il brutto e il cattivo tempo aumentando a dismisura le tariffe.
La novità importante, dunque, è la tariffa unica per tutti gli impianti fissata a 100 euro a tonnellata, «essendo necessario definire, nelle more della realizzazione delle strutture di natura pubblica programmata, un rapporto di collaborazione con gli impianti di trattamento in Puglia "con la duplice finalità di migliorare qualità della raccolta differenziata e contenere i costi per i Comuni, anche al fine di premiare sotto il profilo economico i cittadini virtuosi con la riduzione della Tari», sottolinea Stea.
Il problema era stato posto dai sindaci pugliesi i quali avevano fatto notare la mancanza in Puglia di impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti. In tutti questi anni il governo regionale non si è dotato di impianti pubblici per la chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti. Una situazione anomala che lascia i sindaci (quelli che poi devono far applicare la tassa rifiuti a carico dei cittadini) nelle mani dei gestori privati che, in uno status di monopolio di fatto, rischiano di fare il brutto e il cattivo tempo aumentando a dismisura le tariffe.
La novità importante, dunque, è la tariffa unica per tutti gli impianti fissata a 100 euro a tonnellata, «essendo necessario definire, nelle more della realizzazione delle strutture di natura pubblica programmata, un rapporto di collaborazione con gli impianti di trattamento in Puglia "con la duplice finalità di migliorare qualità della raccolta differenziata e contenere i costi per i Comuni, anche al fine di premiare sotto il profilo economico i cittadini virtuosi con la riduzione della Tari», sottolinea Stea.