Cronaca
Processo disastro ferroviario, regione esclusa dai responsabili civili
Respinte le richieste di esclusione di ministero e ferrotramviaria
Corato - giovedì 18 ottobre 2018
16.24
La Regione Puglia è stata esclusa dalla lista dei responsabili civili del procedimento penale sul disastro ferroviario che il 12 luglio 2016, nella tratta di binario unico Corato-Andria, provocò 23 morti e 51 feriti.
L'ha deciso in tarda mattinata il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani Angela Schiralli, sostenendo che "è inconciliabile la posizione di parte civile con quella di responsabile civile" e che "la Regione non potrebbe rispondere civilmente per un fatto illecito altrui atteso che nessun imputato è dipendente o funzionario regionale". Respinte, invece, le richieste di esclusione, sempre come responsabili civili, del Ministero dei Trasporti e della Ferrotramviaria che gestisce la vecchia Bari Nord.
Il gup ha rigettato anche l'eccezione di nullità del decreto di citazione pure sollevata da Ferrotramviaria. Prossime udienze 25 ottobre e poi 6,8,13 e 15 novembre. Già nella prossima udienza potrebbero giungere richieste di rito abbreviato.
Diciotto gli imputati a vario titolo: la società Ferrotramviaria (quale persona giuridica) e 17 persone fisiche.
Nel processo penale relativo al disastro ferroviario del 12 luglio 2016, il Giudice dell'Udienza Preliminare ha escluso la Regione Puglia quale responsabile civile dei fatti che sono addebitati agli imputati.
Questa decisione, ottenuta anche per l'impegno profuso dal suo difensore avv. Vincenzo Zaccaro, riconosce alla Regione Puglia il ruolo che Le è proprio, ossia quello di parte offesa in un procedimento che dovrà finalmente accertare le effettive responsabilità di quanto accaduto. Sarà, quindi, la Regione Puglia, già costituitasi parte civile con l'Avvocatura regionale, ad essere vicina ai parenti delle vittime di quella immane tragedia, cercando la verità, con la forza che il Presidente Emiliano vuole dare a chi ha perso la vita quel maledetto giorno di due anni fa.
L'ha deciso in tarda mattinata il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani Angela Schiralli, sostenendo che "è inconciliabile la posizione di parte civile con quella di responsabile civile" e che "la Regione non potrebbe rispondere civilmente per un fatto illecito altrui atteso che nessun imputato è dipendente o funzionario regionale". Respinte, invece, le richieste di esclusione, sempre come responsabili civili, del Ministero dei Trasporti e della Ferrotramviaria che gestisce la vecchia Bari Nord.
Il gup ha rigettato anche l'eccezione di nullità del decreto di citazione pure sollevata da Ferrotramviaria. Prossime udienze 25 ottobre e poi 6,8,13 e 15 novembre. Già nella prossima udienza potrebbero giungere richieste di rito abbreviato.
Diciotto gli imputati a vario titolo: la società Ferrotramviaria (quale persona giuridica) e 17 persone fisiche.
LA NOTA DELLA REGIONE
Nel processo penale relativo al disastro ferroviario del 12 luglio 2016, il Giudice dell'Udienza Preliminare ha escluso la Regione Puglia quale responsabile civile dei fatti che sono addebitati agli imputati.
Questa decisione, ottenuta anche per l'impegno profuso dal suo difensore avv. Vincenzo Zaccaro, riconosce alla Regione Puglia il ruolo che Le è proprio, ossia quello di parte offesa in un procedimento che dovrà finalmente accertare le effettive responsabilità di quanto accaduto. Sarà, quindi, la Regione Puglia, già costituitasi parte civile con l'Avvocatura regionale, ad essere vicina ai parenti delle vittime di quella immane tragedia, cercando la verità, con la forza che il Presidente Emiliano vuole dare a chi ha perso la vita quel maledetto giorno di due anni fa.