Cronaca
Prestazioni sessuali nel centro massaggi. Blitz dei Carabinieri
Ai domiciliari una cinquantenne
Corato - sabato 31 marzo 2018
9.49
Centro massaggi con «extra». I carabinieri di Terlizzi hanno posto i sigilli a un centro estetico alla periferia della città nel quale, oltre ai classici massaggi rilassanti, le operatrici praticavano ai clienti prestazioni sessuali a pagamento. Ragazze con indosso solo pochi capi di biancheria intima, effettuavano prestazioni sessuali a pagamento, a favore di clienti occasionali
La responsabile, una 50enne originaria di Corato (BA), aveva subito pubblicizzato il centro su diversi siti internet e nel contempo era comparsa una offerta di lavoro: richiedesi abile massaggiatrice. Il sentore che dietro l'attività di centro massaggi si nascondesse la gestione di una vera e propria "casa d'appuntamento", veniva confermata dall'attività messa in atto dagli investigatori.Le indagini hanno portato all'arresto ai domiciliari della titolare del centro massaggi, una donna terlizzese residente a Corato. Tra i vari reati contestati, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ed esercizio di casa di prostituzione.
Il blitz dei carabinieri all'interno del locale è avvenuto lunedì scorso, a conclusione di una serie di indagini iniziate con il monitoraggio di alcuni annunci web di siti erotici e diversi controlli del territorio con attività specifiche di contrasto alla prostituzione. Dopo una serie di verifiche e appostamenti in zona, coordinate dal comandante Valter Crugliano, i militari sono intervenuti nel centro dove state trovate la proprietarie e due massaggiatrici italiane in compagnia di alcuni clienti, tra i 30 e i 60 anni, provenienti anche da fuori regione.
Infatti, si appurava che i massaggi erano eseguiti in piena nudità, con il probabile fine del raggiungimento di un "piacere finale". Inoltre, che, all'interno del centro, le dipendenti, senza indumenti addosso, si adoperavano per soddisfare le esigenze dei clienti, non compiendo atti sessuali completi, ma "avvalendosi delle loro capacità di massaggiatrici". Le prestazioni sarebbero state pagate alle massaggiatrici di turno, alle quali veniva corrisposto una percentuale del 25%, dietro rilascio di regolare fattura. Un massaggio poteva arrivare a costare anche 130 euro. A disposizione per loro un vero e proprio menu con il tipo di massaggio «speciale» da scegliere e tariffe variabili dai 100 ai 150 euro. Nelle operazioni è intervenuta anche la guardia di finanza di Molfetta per gli accertamenti fiscali sull'attività del centro. Sottoposti a sequestro macchinari e prodotti utilizzati nell'attività, il personale della Guardia di Finanza sta procedendo all'analisi delle scritture contabili per l'accertamento di ulteriori illeciti di natura fiscale.
La responsabile, una 50enne originaria di Corato (BA), aveva subito pubblicizzato il centro su diversi siti internet e nel contempo era comparsa una offerta di lavoro: richiedesi abile massaggiatrice. Il sentore che dietro l'attività di centro massaggi si nascondesse la gestione di una vera e propria "casa d'appuntamento", veniva confermata dall'attività messa in atto dagli investigatori.Le indagini hanno portato all'arresto ai domiciliari della titolare del centro massaggi, una donna terlizzese residente a Corato. Tra i vari reati contestati, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ed esercizio di casa di prostituzione.
Il blitz dei carabinieri all'interno del locale è avvenuto lunedì scorso, a conclusione di una serie di indagini iniziate con il monitoraggio di alcuni annunci web di siti erotici e diversi controlli del territorio con attività specifiche di contrasto alla prostituzione. Dopo una serie di verifiche e appostamenti in zona, coordinate dal comandante Valter Crugliano, i militari sono intervenuti nel centro dove state trovate la proprietarie e due massaggiatrici italiane in compagnia di alcuni clienti, tra i 30 e i 60 anni, provenienti anche da fuori regione.
Infatti, si appurava che i massaggi erano eseguiti in piena nudità, con il probabile fine del raggiungimento di un "piacere finale". Inoltre, che, all'interno del centro, le dipendenti, senza indumenti addosso, si adoperavano per soddisfare le esigenze dei clienti, non compiendo atti sessuali completi, ma "avvalendosi delle loro capacità di massaggiatrici". Le prestazioni sarebbero state pagate alle massaggiatrici di turno, alle quali veniva corrisposto una percentuale del 25%, dietro rilascio di regolare fattura. Un massaggio poteva arrivare a costare anche 130 euro. A disposizione per loro un vero e proprio menu con il tipo di massaggio «speciale» da scegliere e tariffe variabili dai 100 ai 150 euro. Nelle operazioni è intervenuta anche la guardia di finanza di Molfetta per gli accertamenti fiscali sull'attività del centro. Sottoposti a sequestro macchinari e prodotti utilizzati nell'attività, il personale della Guardia di Finanza sta procedendo all'analisi delle scritture contabili per l'accertamento di ulteriori illeciti di natura fiscale.