Politica
Politiche 2018, debutta il Rosatellum: ecco come si vota
Ecco come funziona il nuovo sistema elettorale
Corato - lunedì 5 febbraio 2018
Fatti tutti i nomi, o quasi, ora bisogna capire come votare per evitare di rendere nulla la propria scelta.
Il 4 marzo debutta il Rosatellum, la legge elettorale che prevede un sistema misto: il 37% dei seggi (232 alla Camera e 116 al Senato) viene assegnato con un sistema maggioritario nell'uninominale: in ciascun collegio è eletto il candidato più votato. Il 61% dei seggi (rispettivamente 386 alla Camera e 193 al senato) è ripartito proporzionalmente tra coalizioni e singole liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Il riparto dei seggi viene effettuato a livello nazionale per la Camera mentre per il Senato a livello regionale, per questo nei collegi plurinominali si presentano listini bloccati. Resta il 2% dei seggi (12 deputati e 6 senatori) che è destinato al voto degli italiani all'estero e viene assegnato con un sistema proporzionale. La Puglia eleggerà 42 deputati e 20 senatori.
COME SI VOTA
L'elettore sulla scheda troverà il nome dei candidati nel collegio uninominale ed i partiti che li sostengono. Vicino al simbolo del partito, c'è il listino di massimo 4 nomi dei candidati nel collegio plurinominale. Tre le possibilità di voto: barrando solo il simbolo del partito scelto il voto andrà sia al candidato uninominale che al partito nella parte proporzionale. Se si barra invece il nome del candidato uninominale, il voto per il proporzionale viene assegnato in quota parte alle liste che compongono la coalizione a sostegno dello stesso candidato. Oppure si può anche mettere una X sul nome del candidato uninominale e una su uno dei partiti che lo sostengono. Non è ammesso il voto disgiunto in tal caso la scelta viene invalidato e non c'è premio di maggioranza. C'è invece una soglia di sbarramento del 3 per cento sotto la quale una lista (apparentata o non) non ha diritto di accesso in Parlamento. Se una lista che corre in coalizione non raggiunge il 3 percento, ma resta sopra l'1, allora i suoi voti vengono spartiti tra gli altri partiti dell'alleanza. I voti dati a una lista coalizzata che resta sotto l'1 vengono dispersi.
Il 4 marzo debutta il Rosatellum, la legge elettorale che prevede un sistema misto: il 37% dei seggi (232 alla Camera e 116 al Senato) viene assegnato con un sistema maggioritario nell'uninominale: in ciascun collegio è eletto il candidato più votato. Il 61% dei seggi (rispettivamente 386 alla Camera e 193 al senato) è ripartito proporzionalmente tra coalizioni e singole liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Il riparto dei seggi viene effettuato a livello nazionale per la Camera mentre per il Senato a livello regionale, per questo nei collegi plurinominali si presentano listini bloccati. Resta il 2% dei seggi (12 deputati e 6 senatori) che è destinato al voto degli italiani all'estero e viene assegnato con un sistema proporzionale. La Puglia eleggerà 42 deputati e 20 senatori.
COME SI VOTA
L'elettore sulla scheda troverà il nome dei candidati nel collegio uninominale ed i partiti che li sostengono. Vicino al simbolo del partito, c'è il listino di massimo 4 nomi dei candidati nel collegio plurinominale. Tre le possibilità di voto: barrando solo il simbolo del partito scelto il voto andrà sia al candidato uninominale che al partito nella parte proporzionale. Se si barra invece il nome del candidato uninominale, il voto per il proporzionale viene assegnato in quota parte alle liste che compongono la coalizione a sostegno dello stesso candidato. Oppure si può anche mettere una X sul nome del candidato uninominale e una su uno dei partiti che lo sostengono. Non è ammesso il voto disgiunto in tal caso la scelta viene invalidato e non c'è premio di maggioranza. C'è invece una soglia di sbarramento del 3 per cento sotto la quale una lista (apparentata o non) non ha diritto di accesso in Parlamento. Se una lista che corre in coalizione non raggiunge il 3 percento, ma resta sopra l'1, allora i suoi voti vengono spartiti tra gli altri partiti dell'alleanza. I voti dati a una lista coalizzata che resta sotto l'1 vengono dispersi.