Territorio
Piazza Di Vagno, Legambiente protesta: «Ci saremmo aspettati più attenzione e ascolto»
Il circolo coratino contesta le "mancate opportunità"
Corato - domenica 6 agosto 2017
Comunicato Stampa
Una nota del circolo di Legambiente "Angelo Vassallo"
Su Piazza di Vagno siamo stati l'unica associazione cittadina tra silenzi e disinteresse a segnalare le criticità nei vari aspetti.
Ci saremmo aspettati più attenzione ed ascolto con una maggiore interlocuzione con l'ente locale. Ci siamo fatti anche portavoci di tutte le attività commerciali presenti nella piazza e nelle aree viciniori nel corso dell'incontro alla Sovrintendenza. Abbiamo avuto ben due appuntamenti con altrettanti sopralluoghi in collaborazione con l'Ufficio preposto: il primo Bari e il secondo a Corato, compiendo, inoltre, altri due sopralluoghi sulla piazza sul cantiere, sia nel mese di novembre che a giugno. Abbiamo cercato di capirci di più, auspicando e promuovendo come associazione capofila, un incontro pubblico per presentare i ritrovamenti che, solo dopo le nostre pressioni, siamo riusciti a sapere qualcosa, nonostante le reticenze anche all'interno della maggioranza all'interno del Consiglio Comunale di informare che cosa fosse stato rinvenuto, almeno da quello che è stato riportato dalle cronache dei Media locali.
Che fine farà piazza Di Vagno…? Per quello che possiamo sapere: sarà prima possibile realizzata, mettendo le grandi reti elettrosaldate come base, dove sarà messo il pavimento, tombando ciò che non è stato possibile ulteriormente scoprire per una serie di motivi entro novembre l'opera deve essere conclusa e rendicontata.
E' stata un'occasione mancata: poteva essere un'opportunità nel corso dello scavo per un percorso di alternanza scuola-lavoro. I ragazzi avrebbero messo "le mani nella storia locale", conoscendo parte della nostra realtà storica, facendo analizzare e studiare aspetti che sono stati sottostimati nel corso della pianificazione. Come i pannelli che intorno al cantiere potevano descrivere e, quindi, comunicare a tutta la cittadinanza che cosa si stava facendo e coinvolgere i cittadini nei lavori in corso dell'opera pubblica, interessando i residenti e i commercianti che sono rimati delusi, vedendo una grigia palizzata e grandi limitazioni di spazio e di movimento, specie per le attività commerciali.
Si potevano ascoltare i cittadini su come avrebbero voluto quell'area recependo i bisogni e le necessità dell'area….. Questo tempo mostra i segni di una decadenza che sembra non riuscire nemmeno più a indignarci, la situazione potrebbe sembrare sconfortante, ma poi pensiamo che gli italiani vivi,attivi e partecipi della cosa pubblica, ci siano ancora. Nei compiti e nei ruoli che la legge e lo statuto permettono, il nostro brand associativo ci consente di interloquire a qualsiasi livello istituzionale: tutte le istituzioni conoscono chi siamo e che cosa facciamo, pertanto, presentando le questioni e i problemi per la legge sulla trasparenza riusciamo a presentare le istanze della nostra città, senza mediazioni.
Su Piazza di Vagno siamo stati l'unica associazione cittadina tra silenzi e disinteresse a segnalare le criticità nei vari aspetti.
Ci saremmo aspettati più attenzione ed ascolto con una maggiore interlocuzione con l'ente locale. Ci siamo fatti anche portavoci di tutte le attività commerciali presenti nella piazza e nelle aree viciniori nel corso dell'incontro alla Sovrintendenza. Abbiamo avuto ben due appuntamenti con altrettanti sopralluoghi in collaborazione con l'Ufficio preposto: il primo Bari e il secondo a Corato, compiendo, inoltre, altri due sopralluoghi sulla piazza sul cantiere, sia nel mese di novembre che a giugno. Abbiamo cercato di capirci di più, auspicando e promuovendo come associazione capofila, un incontro pubblico per presentare i ritrovamenti che, solo dopo le nostre pressioni, siamo riusciti a sapere qualcosa, nonostante le reticenze anche all'interno della maggioranza all'interno del Consiglio Comunale di informare che cosa fosse stato rinvenuto, almeno da quello che è stato riportato dalle cronache dei Media locali.
Che fine farà piazza Di Vagno…? Per quello che possiamo sapere: sarà prima possibile realizzata, mettendo le grandi reti elettrosaldate come base, dove sarà messo il pavimento, tombando ciò che non è stato possibile ulteriormente scoprire per una serie di motivi entro novembre l'opera deve essere conclusa e rendicontata.
E' stata un'occasione mancata: poteva essere un'opportunità nel corso dello scavo per un percorso di alternanza scuola-lavoro. I ragazzi avrebbero messo "le mani nella storia locale", conoscendo parte della nostra realtà storica, facendo analizzare e studiare aspetti che sono stati sottostimati nel corso della pianificazione. Come i pannelli che intorno al cantiere potevano descrivere e, quindi, comunicare a tutta la cittadinanza che cosa si stava facendo e coinvolgere i cittadini nei lavori in corso dell'opera pubblica, interessando i residenti e i commercianti che sono rimati delusi, vedendo una grigia palizzata e grandi limitazioni di spazio e di movimento, specie per le attività commerciali.
Si potevano ascoltare i cittadini su come avrebbero voluto quell'area recependo i bisogni e le necessità dell'area….. Questo tempo mostra i segni di una decadenza che sembra non riuscire nemmeno più a indignarci, la situazione potrebbe sembrare sconfortante, ma poi pensiamo che gli italiani vivi,attivi e partecipi della cosa pubblica, ci siano ancora. Nei compiti e nei ruoli che la legge e lo statuto permettono, il nostro brand associativo ci consente di interloquire a qualsiasi livello istituzionale: tutte le istituzioni conoscono chi siamo e che cosa facciamo, pertanto, presentando le questioni e i problemi per la legge sulla trasparenza riusciamo a presentare le istanze della nostra città, senza mediazioni.