Eventi
"Per non morire di mafia", questa sera a Teatro Sebastiano Lo Monaco
Primo appuntamento per la rassegna Terre Promesse - Tu non conosci il sud
Corato - mercoledì 23 novembre 2016
12.20
Questa sera alle ore 21.00 al Teatro Comunale di Corato, Sebastiano Lo Monaco porterà in scena "Per non morire di mafia" per la regia di un nuovo e talentuoso Alessio Pizzech, nell'ambito della rassegna TERRE PROMESSE – tu non conosci il sud.
Uno spettacolo esemplare di teatro civile per sobrietà ed efficacia, tratta dall'autobiografia di Pietro Grasso, ex Procuratore Nazionale Antimafia ed attuale Presidente del Senato della Repubblica Italiana.
Se Falcone e Borsellino teorizzarono che "per combattere la mafia è necessario conoscerla", il loro "erede", a sua volta impegnato per più di trent'anni contro la criminalità organizzata, aggiunge che "oggi per contrastare la mafia è indispensabile avere la percezione esatta della sua pericolosità", soprattutto nel tentativo di parlarne alle coscienze dei più giovani.
E' partendo da questi presupposti che l'uomo di teatro e il magistrato hanno condiviso la stessa necessità: restituire un'esperienza rendendola simbolica. Un vero e proprio progetto/spettacolo contro il silenzio:per far parlare, discutere, reagire. Un racconto che parte dalla Sicilia per aprirsi alla globalizzazione, verso un orizzonte di riferimento in cui si compie la tragedia contemporanea del fenomeno mafioso.
Lo spettacolo è il monologo vibrante di un uomo contro. Che mette la sua vita in prima linea per salvare la speranza di un futuro possibile.
Uno spettacolo esemplare di teatro civile per sobrietà ed efficacia, tratta dall'autobiografia di Pietro Grasso, ex Procuratore Nazionale Antimafia ed attuale Presidente del Senato della Repubblica Italiana.
Se Falcone e Borsellino teorizzarono che "per combattere la mafia è necessario conoscerla", il loro "erede", a sua volta impegnato per più di trent'anni contro la criminalità organizzata, aggiunge che "oggi per contrastare la mafia è indispensabile avere la percezione esatta della sua pericolosità", soprattutto nel tentativo di parlarne alle coscienze dei più giovani.
E' partendo da questi presupposti che l'uomo di teatro e il magistrato hanno condiviso la stessa necessità: restituire un'esperienza rendendola simbolica. Un vero e proprio progetto/spettacolo contro il silenzio:per far parlare, discutere, reagire. Un racconto che parte dalla Sicilia per aprirsi alla globalizzazione, verso un orizzonte di riferimento in cui si compie la tragedia contemporanea del fenomeno mafioso.
Lo spettacolo è il monologo vibrante di un uomo contro. Che mette la sua vita in prima linea per salvare la speranza di un futuro possibile.