Politica
Palazzo Gioia, il sindaco: «Tenteremo ogni azione per mantenere il bene»
Nessuna novità ma il desiderio di percorrere ogni strada pur di non perdere il palazzo
Corato - domenica 2 settembre 2018
11.14
Ad oggi l'unica certezza in merito a Palazzo Gioia è che il Comune ha perso il giudizio che lo contrapponeva al privato cittadino che voleva acquistare l'immobile e che, in qualche modo, vorrebbe rimediare pur di non perdere il palazzo.
Da una nota diffusa da Palazzo di Città si evince che il Comune ha tutte le intenzioni di mantenere il Palazzo, ma ancora non si sa come sarà possibile questo: se per via giudiziaria o - più probabilmente- attraverso una transazione con il privato cittadino che ha diritto all'acquisto del Palazzo.
Dell'argomento quasi certamente il sindaco sarà chiamato a rispondere martedì prossimo nel corso del Consiglio Comunale. Sarà un consiglio comunale lunghissimo, con oltre 20 punti all'ordine del giorno e tantissime domande di attualità che saranno certamente sollevate ad inizio seduta.
«Valutare ogni azione da intraprendere per far sì che il bene resti nella disponibilità della collettività, anche per non disperdere le energie profuse per rendere Palazzo Gioia un centro di cultura ormai riconosciuto tale non solo dai cittadini di Corato», si legge nella nota diffusa da palazzo di città. Quali siano le speranze di tenere il Palazzo ancora non è chiaro, nè tanto meno è chiaro cosa nello specifico e nel concreto si intenda fare.
"E' opportuno – dice subito il Primo Cittadino - ripercorrere il percorso giudiziario della pratica di prelazione del Palazzo Gioia, dividendolo in quattro punti fondamentali: a) sentenza TAR Puglia n.2541/2008 favorevole per il Comune di Corato; b) sentenza Consiglio di stato n.4868/2010 favorevole per il privato. sentenza Consiglio di Stato n.1549/2011 favorevole per il Comune di Corato-giudizio di ottemperanza; c) sentenza TAR Puglia n.1304/2016 favorevole per il privato; d) sentenza Consiglio di Stato n.4667/2018 favorevole per il privato".
Dalla disamina delle sentenze "si evidenzia che le decisioni della Magistratura non sono costanti. Per l'Amministrazione Comunale l'obiettivo è quello di dare alla collettività un bene che è parte importante della storia stessa della Città di Corato. La questione essenziale, quella che interessa la collettività, è che dal momento dell'inaugurazione il bene ha assunto un ruolo importante nella programmazione culturale posta in essere dall'Amministrazione Comunale, registrando una notevole presenza sia di cittadini che di gente venuta da fuori. Anche in base a questi risultati, si può ben dire che Palazzo Gioia ha acquistato un ragguardevole valore storico e di immagine, che ha superato i confini Provinciale e Regionale".
Ora l'Amministrazione Comunale, unitamente allo studio legale che la rappresenta in giudizio, "sta valutando ogni azione da intraprendere – sottolinea il Sindaco - per far sì che il bene resti nella disponibilità della collettività. Ciò potrà eventualmente definirsi solo al termine di tutte le iniziative intraprese e eventualmente da intraprendere in sede giudiziaria e non".
Da una nota diffusa da Palazzo di Città si evince che il Comune ha tutte le intenzioni di mantenere il Palazzo, ma ancora non si sa come sarà possibile questo: se per via giudiziaria o - più probabilmente- attraverso una transazione con il privato cittadino che ha diritto all'acquisto del Palazzo.
Dell'argomento quasi certamente il sindaco sarà chiamato a rispondere martedì prossimo nel corso del Consiglio Comunale. Sarà un consiglio comunale lunghissimo, con oltre 20 punti all'ordine del giorno e tantissime domande di attualità che saranno certamente sollevate ad inizio seduta.
«Valutare ogni azione da intraprendere per far sì che il bene resti nella disponibilità della collettività, anche per non disperdere le energie profuse per rendere Palazzo Gioia un centro di cultura ormai riconosciuto tale non solo dai cittadini di Corato», si legge nella nota diffusa da palazzo di città. Quali siano le speranze di tenere il Palazzo ancora non è chiaro, nè tanto meno è chiaro cosa nello specifico e nel concreto si intenda fare.
"E' opportuno – dice subito il Primo Cittadino - ripercorrere il percorso giudiziario della pratica di prelazione del Palazzo Gioia, dividendolo in quattro punti fondamentali: a) sentenza TAR Puglia n.2541/2008 favorevole per il Comune di Corato; b) sentenza Consiglio di stato n.4868/2010 favorevole per il privato. sentenza Consiglio di Stato n.1549/2011 favorevole per il Comune di Corato-giudizio di ottemperanza; c) sentenza TAR Puglia n.1304/2016 favorevole per il privato; d) sentenza Consiglio di Stato n.4667/2018 favorevole per il privato".
Dalla disamina delle sentenze "si evidenzia che le decisioni della Magistratura non sono costanti. Per l'Amministrazione Comunale l'obiettivo è quello di dare alla collettività un bene che è parte importante della storia stessa della Città di Corato. La questione essenziale, quella che interessa la collettività, è che dal momento dell'inaugurazione il bene ha assunto un ruolo importante nella programmazione culturale posta in essere dall'Amministrazione Comunale, registrando una notevole presenza sia di cittadini che di gente venuta da fuori. Anche in base a questi risultati, si può ben dire che Palazzo Gioia ha acquistato un ragguardevole valore storico e di immagine, che ha superato i confini Provinciale e Regionale".
Ora l'Amministrazione Comunale, unitamente allo studio legale che la rappresenta in giudizio, "sta valutando ogni azione da intraprendere – sottolinea il Sindaco - per far sì che il bene resti nella disponibilità della collettività. Ciò potrà eventualmente definirsi solo al termine di tutte le iniziative intraprese e eventualmente da intraprendere in sede giudiziaria e non".