Territorio
Ospedale Unico, il comitato: «La Carta di Ruvo è carta straccia o carta del futuro?»
L'invito a Emiliano e Spaccavento a concretizzare l'impegno preso tre anni fa
Corato - martedì 1 ottobre 2019
12.02
Una lettera inviata dal coordinatore del comitato "Ospedale Unico" Mario Albrizio al governatore della Puglia Michele Emiliano e al dott. Felice Spaccavento, referente del comitato stesso che firmò la "Carta di Ruvo", ossia l'impegno a realizzare l'ospedale del Nord Barese,
riaccende i riflettori su una questione rimasta sospesa dal tre anni.
Il prossimo 11 ottobre saranno passati tre anni dalla sottoscrizione di quell'impegno richiesto dal basso, che portò il presidente Emiliano ad assumere pubblicamente l'impegno alla realizzazione del nuovo ospedale.
«La Regione Puglia ha già, dal 2017, la sua Legge per la Partecipazione, di cui noi siamo stati evidentemente anticipatori. Tra poco infatti la Carta di Ruvo, frutto di quella serata memorabile, storica, dell'11 ottobre 2016, compie tre anni. La partecipazione come metodo democratico è stata inserita nei giorni scorsi nel Piano Strategico regionale. Quindi ci sono ormai tutte le condizioni per portare alla desiderata conclusione l'ambizioso progetto democratico e partecipativo iniziato tre anni fa. Invitiamo perciò i due firmatari della Carta di Ruvo, il Presidente Michele Emiliano e il dottor Felice Spaccavento, per fare il punto sull'Ospedale Unico che ormai dovrebbe avere la strada spianata. La Carta di Ruvo infatti attende ancora di essere compiuta, le promesse mantenute e di conseguenza, soprattutto, la Salute dei Cittadini di questo enorme e magnifico Territorio, finalmente tutelata» scrive Albrizio.
E continua: «Proporremo una Carta della Salute che parta dalla Carta di Ruvo e ne faccia la base di una rivoluzione pacifica che porti la Sanità regionale e meridionale a livello delle migliori realtà settentrionali ed europee. Per ottenere questo risultato storico abbiamo bisogno solo di due componenti: Istituzioni che mantengono gli impegni; e Cittadini che mantengono alta la guardia e ci danno forza per poter far sentire la nostra voce anche alle orecchie più distratte...
È un appello per tutti. Tu, ci sarai? Noi ti invitiamo, come invitiamo Michele Emiliano e Felice Spaccavento, il Fondatore del nostro Progetto e il referente istituzionale che hanno dato vita al miracolo (purtroppo ancora incompiuto) di tre anni fa.
Così come invitiamo i Sindaci del territorio, i medici, operatori sanitari e i Cittadini attenti che hanno dato vita con noi, tre anni fa, a quel Progetto straordinario».
A che punto siamo? Tre anni fa abbiamo scherzato o abbiamo fatto sul serio? Abbiamo fatto promesse al vento o preso impegni da mantenere in pena maturità e responsabilità? Sapranno ora i protagonisti di ieri, ciascuno per la sua parte, realizzarlo? La Carta di Ruvo, come qualcuno magari un po' arrabbiato ha scritto, è Carta Straccia, addirittura Carta Igienica, uno show a uso mediatico, una vuota passerella politica subito dimenticata - è quello, ciò che è stato firmato tre anni fa? O è, come noi pensiamo, la Carta del Futuro, che indica la partecipazione informata come via per una Politica migliore, oltre che per una Sanità migliore? Scoprilo con noi, a Ruvo, il 10 ottobre. Tre anni dopo» sono le domande che si pone Albrizio.
riaccende i riflettori su una questione rimasta sospesa dal tre anni.
Il prossimo 11 ottobre saranno passati tre anni dalla sottoscrizione di quell'impegno richiesto dal basso, che portò il presidente Emiliano ad assumere pubblicamente l'impegno alla realizzazione del nuovo ospedale.
«La Regione Puglia ha già, dal 2017, la sua Legge per la Partecipazione, di cui noi siamo stati evidentemente anticipatori. Tra poco infatti la Carta di Ruvo, frutto di quella serata memorabile, storica, dell'11 ottobre 2016, compie tre anni. La partecipazione come metodo democratico è stata inserita nei giorni scorsi nel Piano Strategico regionale. Quindi ci sono ormai tutte le condizioni per portare alla desiderata conclusione l'ambizioso progetto democratico e partecipativo iniziato tre anni fa. Invitiamo perciò i due firmatari della Carta di Ruvo, il Presidente Michele Emiliano e il dottor Felice Spaccavento, per fare il punto sull'Ospedale Unico che ormai dovrebbe avere la strada spianata. La Carta di Ruvo infatti attende ancora di essere compiuta, le promesse mantenute e di conseguenza, soprattutto, la Salute dei Cittadini di questo enorme e magnifico Territorio, finalmente tutelata» scrive Albrizio.
E continua: «Proporremo una Carta della Salute che parta dalla Carta di Ruvo e ne faccia la base di una rivoluzione pacifica che porti la Sanità regionale e meridionale a livello delle migliori realtà settentrionali ed europee. Per ottenere questo risultato storico abbiamo bisogno solo di due componenti: Istituzioni che mantengono gli impegni; e Cittadini che mantengono alta la guardia e ci danno forza per poter far sentire la nostra voce anche alle orecchie più distratte...
È un appello per tutti. Tu, ci sarai? Noi ti invitiamo, come invitiamo Michele Emiliano e Felice Spaccavento, il Fondatore del nostro Progetto e il referente istituzionale che hanno dato vita al miracolo (purtroppo ancora incompiuto) di tre anni fa.
Così come invitiamo i Sindaci del territorio, i medici, operatori sanitari e i Cittadini attenti che hanno dato vita con noi, tre anni fa, a quel Progetto straordinario».
A che punto siamo? Tre anni fa abbiamo scherzato o abbiamo fatto sul serio? Abbiamo fatto promesse al vento o preso impegni da mantenere in pena maturità e responsabilità? Sapranno ora i protagonisti di ieri, ciascuno per la sua parte, realizzarlo? La Carta di Ruvo, come qualcuno magari un po' arrabbiato ha scritto, è Carta Straccia, addirittura Carta Igienica, uno show a uso mediatico, una vuota passerella politica subito dimenticata - è quello, ciò che è stato firmato tre anni fa? O è, come noi pensiamo, la Carta del Futuro, che indica la partecipazione informata come via per una Politica migliore, oltre che per una Sanità migliore? Scoprilo con noi, a Ruvo, il 10 ottobre. Tre anni dopo» sono le domande che si pone Albrizio.