Politica
Ospedale Andria, «nel riordino ospedaliero c’è chi vince, c’è chi perde. Noi siamo quelli che perdiamo»
La nota di Articolo 49
Corato - venerdì 15 marzo 2024
11.30 Comunicato Stampa
«Ospedale che vince, ospedale che perde - scrivono i referenti di Articolo 49 - Ricorderete che nel marzo 2022 nel corso di una commissione regionale congiunta bilancio e sanità l'assessore Rocco Palese, tra le altre cose, ribadì la realizzazione del "nuovo ospedale di Andria con conseguente disattivazione degli stabilimenti di Andria, Canosa e Corato". Ne seguirono incontri, smentite, dibattiti in consiglio comunale in cui sostanzialmente venne fuori che la chiusura non sarebbe stata immediata e che comunque sarebbe stata subordinata all'attivazione del nuovo meraviglioso ospedale di Andria, un ospedale di categoria superiore (secondo livello, mentre Corato dovrebbe essere di primo), molto più performante, con tante specializzazioni in più.
Il nuovo ospedale di Andria sarà realizzato sulla Corato – Andria e quindi facilmente raggiungibile da noi coratini, motivo per cui, è passata l'idea che avremmo visto spegnere lentamente il nostro ospedale in favore di uno decisamente migliore e più completo a pochi chilometri di distanza.
Tuttavia, proprio ieri, sono state pubblicate delle interlocuzioni in cui Vito Montanaro, direttore del dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia, con estrema chiarezza, palesa la volontà di realizzare ad Andria un nuovo ospedale, ma di primo livello, non più di secondo livello. In pratica, Andria avrà sì un nuovo ospedale, ma con le stesse caratteristiche di quello di Corato!
Dunque, stando agli atti e non alle parole, Andria avrà un nuovo ospedale ma di primo livello, Bisceglie (provincia BAT) vedrà finanziarsi il progetto del nuovo ospedale del nord barese e quindi passerà dall'attuale ospedale di base, ad ospedale di primo livello, Corato invece chiuderà.
Nel riordino ospedaliero c'è chi vince, c'è chi pareggia, c'è chi perde. Noi siamo quelli che perdiamo.
Ora, è evidente che la partita è politica, le trame sono fitte e noi di Articolo 49, misero movimento civico privo dei referenti provinciali, regionali, nazionali ed intercontinentali, con l'aiuto degli altrettanto civici amici andriesi dell'associazione Compagni Di Viaggio siamo riusciti solo a comprendere quanto sta accadendo nei nostri comuni.
Ma le grandi segreterie politiche delle nostre città dove sono? Sono a conoscenza di quanto sta accadendo? Cosa stanno facendo per evitare questa evidente penalizzazione che Corato sta subendo? Tra una pista ciclabile e un campo sportivo, ce la facciamo a dedicarci un momento al nostro ospedale? Un riordino equo e vantaggioso per noi cittadini è accettabile, anche nella misura in cui da Corato ci si debba spostare ad Andria per giovare di un significativo miglioramento dell'offerta sanitaria. Ma così no.
Chiudere Corato per andare ad Andria e trovare quello che già c'è a Corato è una follia, oltre che un enorme spreco di denaro pubblico».
Il nuovo ospedale di Andria sarà realizzato sulla Corato – Andria e quindi facilmente raggiungibile da noi coratini, motivo per cui, è passata l'idea che avremmo visto spegnere lentamente il nostro ospedale in favore di uno decisamente migliore e più completo a pochi chilometri di distanza.
Tuttavia, proprio ieri, sono state pubblicate delle interlocuzioni in cui Vito Montanaro, direttore del dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia, con estrema chiarezza, palesa la volontà di realizzare ad Andria un nuovo ospedale, ma di primo livello, non più di secondo livello. In pratica, Andria avrà sì un nuovo ospedale, ma con le stesse caratteristiche di quello di Corato!
Dunque, stando agli atti e non alle parole, Andria avrà un nuovo ospedale ma di primo livello, Bisceglie (provincia BAT) vedrà finanziarsi il progetto del nuovo ospedale del nord barese e quindi passerà dall'attuale ospedale di base, ad ospedale di primo livello, Corato invece chiuderà.
Nel riordino ospedaliero c'è chi vince, c'è chi pareggia, c'è chi perde. Noi siamo quelli che perdiamo.
Ora, è evidente che la partita è politica, le trame sono fitte e noi di Articolo 49, misero movimento civico privo dei referenti provinciali, regionali, nazionali ed intercontinentali, con l'aiuto degli altrettanto civici amici andriesi dell'associazione Compagni Di Viaggio siamo riusciti solo a comprendere quanto sta accadendo nei nostri comuni.
Ma le grandi segreterie politiche delle nostre città dove sono? Sono a conoscenza di quanto sta accadendo? Cosa stanno facendo per evitare questa evidente penalizzazione che Corato sta subendo? Tra una pista ciclabile e un campo sportivo, ce la facciamo a dedicarci un momento al nostro ospedale? Un riordino equo e vantaggioso per noi cittadini è accettabile, anche nella misura in cui da Corato ci si debba spostare ad Andria per giovare di un significativo miglioramento dell'offerta sanitaria. Ma così no.
Chiudere Corato per andare ad Andria e trovare quello che già c'è a Corato è una follia, oltre che un enorme spreco di denaro pubblico».