Cultura
Oscar alla carriera per Lina Wertmüller: a Corato girò "Io speriamo che me la cavo"
La pellicola fu girata in Piazza Abbazia
Corato - martedì 4 giugno 2019
13.39
La regista italiana Lina Wertmüller riceverà un Oscar alla carriera.
La regista, che ha firmato prestigiose pellicole tra cui "Io speriamo che me la cavo", film con Paolo Villaggio girato in parte a Corato, riceverà il premio come deciso dal board dell'Academy Academy of Motion Picture Arts.
Wertmüller, nata a Roma il 14 agosto del 1928, in passato è stata la prima donna candidata all'Oscar come regista nel 1977 per il film "Pasqualino Settebellezze". La cineasta riceverà la statuetta onoraria insieme al regista David Lynch e agli attori Wes Studi e Geena Davis. L'Oscar viene conferito alla regista perché "si è distinta in modo straordinario lungo la sua carriera, e per il contributo eccezionale dato al cinema". "Sono felice per questa notizia" dice all'Ansa commentando la decisione. "Non me lo aspettavo ma lo prendo volentieri", aggiunge con la solita ironia. "Mi fa piacere dedicarlo a Enrico Job, compagno di una vita e di lavoro e a nostra figlia Maria", prosegue la regista novantenne raggiunta nella sua casa romana.
Era il 1992 quando Lina Wertmüller scelse di girare a Corato il film ispirato al libro del maestro Marcello D'Orta. Una raffigurazione della Campania decadente, ambientata in una Corato "sgarrupata", nella vecchia Largo Abbazia. Forse uno stimolo al riscatto di quella zona tristemente abbandonata della città, invalicabile, emblema di degrado.
A distanza di 27 anni il centro storico è notevolmente cambiato. Forse anche grazie a Lina Wertmüller.
La regista, che ha firmato prestigiose pellicole tra cui "Io speriamo che me la cavo", film con Paolo Villaggio girato in parte a Corato, riceverà il premio come deciso dal board dell'Academy Academy of Motion Picture Arts.
Wertmüller, nata a Roma il 14 agosto del 1928, in passato è stata la prima donna candidata all'Oscar come regista nel 1977 per il film "Pasqualino Settebellezze". La cineasta riceverà la statuetta onoraria insieme al regista David Lynch e agli attori Wes Studi e Geena Davis. L'Oscar viene conferito alla regista perché "si è distinta in modo straordinario lungo la sua carriera, e per il contributo eccezionale dato al cinema". "Sono felice per questa notizia" dice all'Ansa commentando la decisione. "Non me lo aspettavo ma lo prendo volentieri", aggiunge con la solita ironia. "Mi fa piacere dedicarlo a Enrico Job, compagno di una vita e di lavoro e a nostra figlia Maria", prosegue la regista novantenne raggiunta nella sua casa romana.
Era il 1992 quando Lina Wertmüller scelse di girare a Corato il film ispirato al libro del maestro Marcello D'Orta. Una raffigurazione della Campania decadente, ambientata in una Corato "sgarrupata", nella vecchia Largo Abbazia. Forse uno stimolo al riscatto di quella zona tristemente abbandonata della città, invalicabile, emblema di degrado.
A distanza di 27 anni il centro storico è notevolmente cambiato. Forse anche grazie a Lina Wertmüller.