Politica
Ordinanza anti botti, il Meetup 232: «È inservibile. Siamo delusi»
Una nota del Meetup 232 degli aderenti al Movimento Cinque Stelle
Corato - giovedì 14 dicembre 2017
9.09
Soltanto pochi giorni fa il sindaco Massimo Mazzilli ha firmato una ordinanza che vieta l'utilizzo e la vendita di botti, petardi e fuochi pirotecnici nei giorni a cavallo del nuovo anno. Un'ordinanza che non è stata apprezzata dagli aderenti al Movimento Cinque Stelle che hanno diffuso la seguente nota.
«Anche quest'anno il Sindaco di Corato ha completamente ignorato la richiesta di tanti cittadini emanando una inservibile ordinanza identica a quella degli anni precedenti, che vieta l'utilizzo di ogni fuoco pirotecnico solo nella notte tra 31 dicembre 2017 e 1 gennaio 2018, e la vendita su aree pubbliche, all'interno del centro urbano della città» si legge nella nota diffusa dal Meetup 232 aderenti al Movimento Cinque Stelle.
«La richiesta dei cittadini è chiara, in sostanza, si chiedeva una Ordinanza che vietasse l'esplosione nonché la vendita dei botti, petardi, mortaretti ed articoli pirotecnici in genere su tutto il territorio di Corato e per tutto il periodo natalizio che va dal 1 dicembre al 31 gennaio».
La richiesta del Meetup è strettamente correlata a motivi di carattere ambientale: «I motivi che noi del Meetup Movimento Corato 232 aderenti al Movimento Cinque Stelle, ne sconsigliamo l'uso sono molteplici: "ogni anno i botti di Capodanno fanno mediamente raddoppiare le polveri sottili". La qualità degli inquinanti prodotti negli scoppi, presenti nelle polveri sottili, sono particolarmente nocivi, contengono valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo. Nella fase di emergenza smog a cui anche la nostra città è sottoposta, sarebbe dunque auspicabile eliminare tutte le fonti di incremento delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera».
E quindi un passaggio sui rischi: «Altre considerazioni riguardano la pubblica sicurezza (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza n.773, aggiornato al 31/3/2003) e i ben noti incidenti causati dai botti che regolarmente funestano le festività natalizie».
E, facendo riferimento ai disagi che provocano i botti a persone affette da autismo e animalio, scrivono: «Ma quest'anno arriva un appello che condividiamo e sosteniamo in modo che arrivi forte e chiaro ai destinatari del messaggio. Chi lo scrive sono le famiglie di ragazzi con autismo "La paura dello scoppio di petardi e razzetti di vario tipo è da sempre un motivo di angoscia per lui e la famiglia ... all'approssimarsi della sera dell'ultimo giorno dell'anno siamo costretti ad allontanarci dal paese per rifugiarci in qualche zona di campagna isolata, lontana da festeggiamenti e rumori vari di fuochi d'artificio". Ciò che per noi è divertimento per loro è un incomprensibile turbinio di stridenti rumori che provocano molta paura.
Infine, la richiesta che si leva sempre più unanime di attenzione e rispetto verso gli animali, terrorizzati da questa usanza che può condurli anche alla morte. "Sebbene gli usi e i costumi possano essere fonti del diritto, occorre che le istituzioni, ove possibile, scelgano che cosa mantenere delle tradizioni che investono la sfera pubblica, e che cosa abbandonare o trasformare, analizzandone i contenuti. La morale, il diritto, l'empatia per le sofferenze altrui hanno posto fine da tempo a spettacoli pubblici violenti o offensivi nei confronti di esseri umani e non umani. Nessuna manifestazione può oggi prescindere dal rispetto dei diritti e della dignità degli esseri umani, così come dei non umani, definiti 'esseri senzienti' nell'articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (T.F.U.). Né potrebbe essere considerata culturale o tantomeno legale qualora comportasse anche indirettamente maltrattamenti, lesioni, o uccisioni."».
E, dichiarandosi delusi, spiegano: «La delusione dell'ordinanza sui botti sta nel fatto che Corato vieta l'uso e la vendita per qualche ora, ci chiediamo quale sia l'utilità di questo divieto che salvaguarda bambini e animali solo per qualche ora e solo nel centro, e chi vigilerà in quelle poche. Ricordiamo che i maggiori problemi si hanno soprattutto nelle giornate precedenti e successive al capodanno».
E per concludere: «L'amministrazione dovrebbe guidare la propria città e dare il buon esempio, impegnarsi nella salvaguardia dei propri cittadini soprattutto dei più deboli animali compresi, a questo punto data l'assenza dell'amministrazione ci appelliamo al buon senso dei cittadini coratini, invitiamo tutti a festeggiare in modo più consapevole e soprattutto rispettoso il capodanno con l'augurio che sia un inizio pieno di gioia e serenità per tutti e non solo per alcuni».
«Anche quest'anno il Sindaco di Corato ha completamente ignorato la richiesta di tanti cittadini emanando una inservibile ordinanza identica a quella degli anni precedenti, che vieta l'utilizzo di ogni fuoco pirotecnico solo nella notte tra 31 dicembre 2017 e 1 gennaio 2018, e la vendita su aree pubbliche, all'interno del centro urbano della città» si legge nella nota diffusa dal Meetup 232 aderenti al Movimento Cinque Stelle.
«La richiesta dei cittadini è chiara, in sostanza, si chiedeva una Ordinanza che vietasse l'esplosione nonché la vendita dei botti, petardi, mortaretti ed articoli pirotecnici in genere su tutto il territorio di Corato e per tutto il periodo natalizio che va dal 1 dicembre al 31 gennaio».
La richiesta del Meetup è strettamente correlata a motivi di carattere ambientale: «I motivi che noi del Meetup Movimento Corato 232 aderenti al Movimento Cinque Stelle, ne sconsigliamo l'uso sono molteplici: "ogni anno i botti di Capodanno fanno mediamente raddoppiare le polveri sottili". La qualità degli inquinanti prodotti negli scoppi, presenti nelle polveri sottili, sono particolarmente nocivi, contengono valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo. Nella fase di emergenza smog a cui anche la nostra città è sottoposta, sarebbe dunque auspicabile eliminare tutte le fonti di incremento delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera».
E quindi un passaggio sui rischi: «Altre considerazioni riguardano la pubblica sicurezza (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza n.773, aggiornato al 31/3/2003) e i ben noti incidenti causati dai botti che regolarmente funestano le festività natalizie».
E, facendo riferimento ai disagi che provocano i botti a persone affette da autismo e animalio, scrivono: «Ma quest'anno arriva un appello che condividiamo e sosteniamo in modo che arrivi forte e chiaro ai destinatari del messaggio. Chi lo scrive sono le famiglie di ragazzi con autismo "La paura dello scoppio di petardi e razzetti di vario tipo è da sempre un motivo di angoscia per lui e la famiglia ... all'approssimarsi della sera dell'ultimo giorno dell'anno siamo costretti ad allontanarci dal paese per rifugiarci in qualche zona di campagna isolata, lontana da festeggiamenti e rumori vari di fuochi d'artificio". Ciò che per noi è divertimento per loro è un incomprensibile turbinio di stridenti rumori che provocano molta paura.
Infine, la richiesta che si leva sempre più unanime di attenzione e rispetto verso gli animali, terrorizzati da questa usanza che può condurli anche alla morte. "Sebbene gli usi e i costumi possano essere fonti del diritto, occorre che le istituzioni, ove possibile, scelgano che cosa mantenere delle tradizioni che investono la sfera pubblica, e che cosa abbandonare o trasformare, analizzandone i contenuti. La morale, il diritto, l'empatia per le sofferenze altrui hanno posto fine da tempo a spettacoli pubblici violenti o offensivi nei confronti di esseri umani e non umani. Nessuna manifestazione può oggi prescindere dal rispetto dei diritti e della dignità degli esseri umani, così come dei non umani, definiti 'esseri senzienti' nell'articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (T.F.U.). Né potrebbe essere considerata culturale o tantomeno legale qualora comportasse anche indirettamente maltrattamenti, lesioni, o uccisioni."».
E, dichiarandosi delusi, spiegano: «La delusione dell'ordinanza sui botti sta nel fatto che Corato vieta l'uso e la vendita per qualche ora, ci chiediamo quale sia l'utilità di questo divieto che salvaguarda bambini e animali solo per qualche ora e solo nel centro, e chi vigilerà in quelle poche. Ricordiamo che i maggiori problemi si hanno soprattutto nelle giornate precedenti e successive al capodanno».
E per concludere: «L'amministrazione dovrebbe guidare la propria città e dare il buon esempio, impegnarsi nella salvaguardia dei propri cittadini soprattutto dei più deboli animali compresi, a questo punto data l'assenza dell'amministrazione ci appelliamo al buon senso dei cittadini coratini, invitiamo tutti a festeggiare in modo più consapevole e soprattutto rispettoso il capodanno con l'augurio che sia un inizio pieno di gioia e serenità per tutti e non solo per alcuni».