Cronaca
Omicidio Manzi, la difesa dei Pilato: «Abbiamo sparato per difenderci»
Nicola e i suoi due figli Gabriele e Savino sono in carcere a Trani: hanno affermato di aver agito per «legittima difesa»
Corato - sabato 21 dicembre 2024
8.24
«Fall. Fall. Mo' è il momento». Nicola Pilato avrebbe incitato così i figli ad esplodere colpi all'indirizzo di Marianna Balducci, che, però, non la colpivano. È quanto ricostruito dal giudice per le indagini del Tribunale di Trani, Domenico Zeno, nell'interrogatorio di convalida nei confronti di Nicola, di Savino e di Gabriele Pilato.
I tre, rispettivamente padre e figli di 52, di 22 e di 18 anni, sono accusati dell'omicidio di Nicola Manzi, 50 anni, avvenuto il 16 dicembre scorso, e del ferimento del fratello di quest'ultimo, Michele Manzi, 41 anni. La moglie di Nicola Manzi, Marianna Balducci, di 48 anni, accusata dei reati di tentato omicidio e porto illecito di arma comune da sparo, da ieri è relegata agli arresti domiciliari nella sua abitazione con il braccialetto elettronico: ha dichiarato che «i tre sono scesi dall'auto».
Nicola Pilato sarebbe rimasto vicino al veicolo, mentre i suoi due figli Gabriele e Savino si sono avvicinati ai fratelli Manzi. Gabriele avrebbe estratto una pistola, sparando prima a Michele, ferendolo, e poi a Nicola, uccidendolo. Dopo gli spari, i Pilato sarebbero risaliti in auto e, nella fuga, Gabriele avrebbe esploso altri colpi contro la Balducci, «senza però colpirla». La donna ha affermato di essere corsa rapidamente a soccorrere il marito e il cognato, implorando i Pilato di fermarsi.
Tuttavia, le immagini di videosorveglianza hanno mostrato una dinamica diversa, definita dal giudice «inequivocabile perché obiettiva». Nei filmati si vede l'auto fermarsi vicino ai Manzi. Savino Pilato è stato il primo a scendere dall'auto: accortosi che Nicola Manzi stava impugnando una pistola, è stato visto correre via in direzione opposta. A quel punto Gabriele Pilato avrebbe imbracciato un fucile sparando contro Nicola Manzi, uccidendolo, per poi dirigere i colpi contro Michele.
Successivamente, Gabriele avrebbe passato il fucile al padre Nicola Pilato, mentre Marianna Balducci si sarebbe avvicinata ai corpi dei due uomini. La Balducci, quindi, avrebbe raccolto la pistola e «puntato l'arma contro i Pilato», che stavano fuggendo. Gabriele, ancora armato di fucile, avrebbe coperto la ritirata della sua famiglia puntandolo contro la donna. Le dichiarazioni di Savino Pilato riportano che prima c'era stato un litigio con Michele Manzi, poi apparentemente risolto.
Savino ha aggiunto che si era avvicinato disarmato, ma di essere stato bersaglio di colpi di pistola. A quel punto, il fratello Gabriele avrebbe sparato col fucile per difenderlo. Anche Nicola Pilato ha dichiarato che i Manzi li avrebbero minacciati con armi da fuoco, affermando che Gabriele avrebbe agito per legittima difesa.
I tre, rispettivamente padre e figli di 52, di 22 e di 18 anni, sono accusati dell'omicidio di Nicola Manzi, 50 anni, avvenuto il 16 dicembre scorso, e del ferimento del fratello di quest'ultimo, Michele Manzi, 41 anni. La moglie di Nicola Manzi, Marianna Balducci, di 48 anni, accusata dei reati di tentato omicidio e porto illecito di arma comune da sparo, da ieri è relegata agli arresti domiciliari nella sua abitazione con il braccialetto elettronico: ha dichiarato che «i tre sono scesi dall'auto».
Nicola Pilato sarebbe rimasto vicino al veicolo, mentre i suoi due figli Gabriele e Savino si sono avvicinati ai fratelli Manzi. Gabriele avrebbe estratto una pistola, sparando prima a Michele, ferendolo, e poi a Nicola, uccidendolo. Dopo gli spari, i Pilato sarebbero risaliti in auto e, nella fuga, Gabriele avrebbe esploso altri colpi contro la Balducci, «senza però colpirla». La donna ha affermato di essere corsa rapidamente a soccorrere il marito e il cognato, implorando i Pilato di fermarsi.
Tuttavia, le immagini di videosorveglianza hanno mostrato una dinamica diversa, definita dal giudice «inequivocabile perché obiettiva». Nei filmati si vede l'auto fermarsi vicino ai Manzi. Savino Pilato è stato il primo a scendere dall'auto: accortosi che Nicola Manzi stava impugnando una pistola, è stato visto correre via in direzione opposta. A quel punto Gabriele Pilato avrebbe imbracciato un fucile sparando contro Nicola Manzi, uccidendolo, per poi dirigere i colpi contro Michele.
Successivamente, Gabriele avrebbe passato il fucile al padre Nicola Pilato, mentre Marianna Balducci si sarebbe avvicinata ai corpi dei due uomini. La Balducci, quindi, avrebbe raccolto la pistola e «puntato l'arma contro i Pilato», che stavano fuggendo. Gabriele, ancora armato di fucile, avrebbe coperto la ritirata della sua famiglia puntandolo contro la donna. Le dichiarazioni di Savino Pilato riportano che prima c'era stato un litigio con Michele Manzi, poi apparentemente risolto.
Savino ha aggiunto che si era avvicinato disarmato, ma di essere stato bersaglio di colpi di pistola. A quel punto, il fratello Gabriele avrebbe sparato col fucile per difenderlo. Anche Nicola Pilato ha dichiarato che i Manzi li avrebbero minacciati con armi da fuoco, affermando che Gabriele avrebbe agito per legittima difesa.