Cronaca
Omicidio a Corato, Manzi ucciso dopo essere stato colpito al torace
Si è conclusa ieri l'autopsia sul corpo del 50enne ucciso in via Salvi. Domani, alle ore 15.30 alla parrocchia San Gerardo, i funerali
Corato - domenica 22 dicembre 2024
9.16
Ucciso dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco all'addome. S'è svolta ieri all'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari l'autopsia sulla salma del 50enne Nicola Manzi, ucciso il 16 dicembre scorso a Corato da Nicola, da Savino e Gabriele Pilato, padre e figli di 52, 22 e 18 anni, tutti rinchiusi in carcere.
L'esame autoptico, condotto dal professor Antonio De Donno e che è andato avanti per ore e si è concluso soltanto nel pomeriggio, ha evidenziato come sia stato attinto l'addome. I risultati dell'autopsia, però, non sono stati ancora resi ufficialmente noti e il medico legale avrà 60 giorni di tempo per elaborare il referto dopo gli esami istologici svolti sul cadavere dell'uomo. Il fratello di Nicola Manzi, invece, Michele, rimasto ferito, è ancora ricoverato in prognosi riservata al Di Venere.
Le immagini di videosorveglianza di via Salvi, dove è avvenuto il delitto, hanno mostrato una dinamica definita dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Domenico Zeno, «inequivocabile». Nei filmati si vede una Volkswagen Golf fermarsi vicino ai Manzi. Savino Pilato è stato il primo a scendere dall'auto. Poco dopo sono scesi Nicola e Gabriele Pilato. Savino, accortosi che Nicola Manzi stava impugnando una pistola, è stato visto correre via in direzione opposta.
A quel punto, Gabriele Pilato avrebbe prelevato un fucile dal sedile anteriore dell'auto e avrebbe sparato contro Nicola Manzi, uccidendolo, per poi dirigere i colpi contro Michele, ferendolo. Successivamente, Gabriele avrebbe passato il fucile al padre Nicola Pilato, mentre Marianna Balducci avrebbe raccolto una pistola e «puntato l'arma verso i Pilato», che stavano fuggendo. Gabriele, ancora armato di fucile, avrebbe coperto la fuga della sua famiglia puntandolo contro la donna.
Le dichiarazioni di Savino Pilato riportano che poche ore prima del delitto c'era stato un litigio con Michele Manzi, poi apparentemente risolto. Savino avrebbe affermato che stavano andando a caccia di cinghiali e, passando vicino alla casa dei Manzi, si sarebbero fermati per un ulteriore chiarimento. Ha aggiunto che si era avvicinato disarmato, ma di essere stato bersaglio di alcuni colpi di pistola. A quel punto, il fratello Gabriele avrebbe sparato con il suo fucile per difenderlo.
Anche Nicola Pilato avrebbe confermato il litigio precedente e ha dichiarato che i Manzi li avrebbero minacciati con delle armi da fuoco, affermando che Gabriele avrebbe agito solo per legittima difesa. I funerali di Nicola Manzi, intanto, si terranno domani pomeriggio, alle ore 15.30, nella parrocchia di San Gerardo Maiella.
L'esame autoptico, condotto dal professor Antonio De Donno e che è andato avanti per ore e si è concluso soltanto nel pomeriggio, ha evidenziato come sia stato attinto l'addome. I risultati dell'autopsia, però, non sono stati ancora resi ufficialmente noti e il medico legale avrà 60 giorni di tempo per elaborare il referto dopo gli esami istologici svolti sul cadavere dell'uomo. Il fratello di Nicola Manzi, invece, Michele, rimasto ferito, è ancora ricoverato in prognosi riservata al Di Venere.
Le immagini di videosorveglianza di via Salvi, dove è avvenuto il delitto, hanno mostrato una dinamica definita dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Domenico Zeno, «inequivocabile». Nei filmati si vede una Volkswagen Golf fermarsi vicino ai Manzi. Savino Pilato è stato il primo a scendere dall'auto. Poco dopo sono scesi Nicola e Gabriele Pilato. Savino, accortosi che Nicola Manzi stava impugnando una pistola, è stato visto correre via in direzione opposta.
A quel punto, Gabriele Pilato avrebbe prelevato un fucile dal sedile anteriore dell'auto e avrebbe sparato contro Nicola Manzi, uccidendolo, per poi dirigere i colpi contro Michele, ferendolo. Successivamente, Gabriele avrebbe passato il fucile al padre Nicola Pilato, mentre Marianna Balducci avrebbe raccolto una pistola e «puntato l'arma verso i Pilato», che stavano fuggendo. Gabriele, ancora armato di fucile, avrebbe coperto la fuga della sua famiglia puntandolo contro la donna.
Le dichiarazioni di Savino Pilato riportano che poche ore prima del delitto c'era stato un litigio con Michele Manzi, poi apparentemente risolto. Savino avrebbe affermato che stavano andando a caccia di cinghiali e, passando vicino alla casa dei Manzi, si sarebbero fermati per un ulteriore chiarimento. Ha aggiunto che si era avvicinato disarmato, ma di essere stato bersaglio di alcuni colpi di pistola. A quel punto, il fratello Gabriele avrebbe sparato con il suo fucile per difenderlo.
Anche Nicola Pilato avrebbe confermato il litigio precedente e ha dichiarato che i Manzi li avrebbero minacciati con delle armi da fuoco, affermando che Gabriele avrebbe agito solo per legittima difesa. I funerali di Nicola Manzi, intanto, si terranno domani pomeriggio, alle ore 15.30, nella parrocchia di San Gerardo Maiella.