Vita di Città
Olio d'oliva per i bisognosi della Caritas, il dono di Unapol e AcliTerra
Si rinnova la solidarietà del progetto "Un ulivo per la vita"
Corato - martedì 10 novembre 2020
Comunicato Stampa
Nella mattinata di domenica 08 novembre, nel corso della 70^ "Giornata del Ringraziamento" per i beni del creato e della terra si è concretizzato anche per la comunità locale della nostra Corato, un gesto di solidarietà da parte degli olivicoltori dell'UNAPOL per le famiglie coratine in difficoltà.
Il presidente Loiodice Tommaso ha donato alla Caritas cittadina, nella persona del vicario Don Peppino Lobascio, 150 bottiglie da 75 cl di olio extravergine di oliva.
Il presidente Loiodice Tommaso ha donato alla Caritas cittadina, nella persona del vicario Don Peppino Lobascio, 150 bottiglie da 75 cl di olio extravergine di oliva.
Loiodice ci dice che: "Dopo aver donato, nei mesi scorsi, migliaia di bottiglie di olio evo in collaborazione con l'associazione professionale agricola AcliTerra alle Caritas di quasi tutte le regioni d'Italia, ritenevamo doveroso tornare nel luogo da dove eravamo partiti".
E aggiunge: "Sì perché il progetto "Un ulivo per la vita" in cui ho fortemente creduto e che ha registrato sin da subito la condivisione a livello nazionale dall'intero cda Unapol e dalle AcliTerra vede coinvolte una molteplicità di aziende del comparto agricolo locale, dalla produzione alla trasformazione e imbottigliamento. L'olio imbottigliato proviene dai terreni dell'agro coratino; è stato trasformato in frantoi coratini nostri associati ed è stato imbottigliato nel nostro territorio e dopo aver ravvivato le tavole di migliaia di famiglie italiane non poteva non portare quel messaggio di solidarietà di cui il comparto agricolo ne è sempre stato attore anche sulle tavole dei nostri concittadini".
E aggiunge: "Sì perché il progetto "Un ulivo per la vita" in cui ho fortemente creduto e che ha registrato sin da subito la condivisione a livello nazionale dall'intero cda Unapol e dalle AcliTerra vede coinvolte una molteplicità di aziende del comparto agricolo locale, dalla produzione alla trasformazione e imbottigliamento. L'olio imbottigliato proviene dai terreni dell'agro coratino; è stato trasformato in frantoi coratini nostri associati ed è stato imbottigliato nel nostro territorio e dopo aver ravvivato le tavole di migliaia di famiglie italiane non poteva non portare quel messaggio di solidarietà di cui il comparto agricolo ne è sempre stato attore anche sulle tavole dei nostri concittadini".
Don Peppino Lobascio ha voluto evidenziare come il gesto odierno assume un valore straordinario nel contesto della 70^ Giornata del Ringraziamento il cui tema è "L'acqua benedizione della terra" perché evidenzia la gratuita generosità dei contadini che hanno impresso nel loro dna il valore dell'accoglienza e dell'attenzione al "fratello bisognoso" che oggi questa pandemia legata al Covid si materializza con il sempre crescente numero di famiglie che hanno difficoltà nell'effettuare la spesa quotidiana. Ricorda il prezioso lavoro svolto da questi, anche in un periodo di emergenza come quello attuale, che garantisce la presenza di cibo quotidiano sulle nostre tavole.
A tal proposito Loiodice, nel ricordare che gli agricoltori quotidianamente compiono azioni di carità nel custodire i luoghi del creato, fa presente a Don Peppino che in questo momento storico anche gli agricoltori hanno la necessità di sentire vicina la comunità cristiana affinchè si possa sconfiggere un'altra pandemia in atto, quella vegetale che si chiama Xylella e che ormai è alle porte del nostro territorio. Occorre sensibilizzare tutte le coscienze affinchè non la si sottovaluti, come è avvenuto sino ad oggi, e si pongano in essere tutte le azioni possibili e immaginabili per contrastarne l'avanzata che sarebbe devastante e disastrosa al pari del Covid.
A tal proposito Loiodice, nel ricordare che gli agricoltori quotidianamente compiono azioni di carità nel custodire i luoghi del creato, fa presente a Don Peppino che in questo momento storico anche gli agricoltori hanno la necessità di sentire vicina la comunità cristiana affinchè si possa sconfiggere un'altra pandemia in atto, quella vegetale che si chiama Xylella e che ormai è alle porte del nostro territorio. Occorre sensibilizzare tutte le coscienze affinchè non la si sottovaluti, come è avvenuto sino ad oggi, e si pongano in essere tutte le azioni possibili e immaginabili per contrastarne l'avanzata che sarebbe devastante e disastrosa al pari del Covid.